Si è spento Luigi Condurro, maestro di semplicità alla pizzeria Da Michele
La pizza. L’unica, quella autentica, cioè Margherita e Marinara. All’Antica pizzeria Da Michele non si conosce altra variante, ma al limite si può chiedere la normale, la media, la doppia mozzarella, la maxi.
Il Maestro di questa semplicità della pizza è Don Luigi Condurro. Una figura mitologica che popola il mio paradiso della pizza e suppongo quello di molti altri appassionati. Un paradiso abitato da altre figure come Zia Esterina, Ernesto Cacialli, Carmela Pintauro.
L’annuncio della scomparsa del decano della pizza napoletana è apparso sulla pagina di Facebook della pizzeria ed ha fatto subito il giro del web.
Io ho due foto di Luigi Condurro che ho scattato mentre mi preparava una marinara con gesti e ricordi di altri tempi. Un piccolo rallentamento nella incredibile e ordinaria velocità al banco della pizzeria che aveva fatto tirare il fiato a tutti per il piacere di vedere quella maestria all’opera.
Ora la fila dei tanti appassionati che affollano la pizzeria nel cuore della Napoli più popolare ad ogni ora del giorno accompagnerà la memoria del pizzaiolo che ha lasciato indelebile il messaggio originario della pizza: essere semplici, diretti e contemporanei.
Quel condividere la pizza che è una delle cifre della sua pizzeria con i commensali che si siedono accanto a perfetti sconosciuti e diventano amici in nome di quella tradizione che ha il suo dogma nella messa al bando della mozzarella di bufala e dell’olio di oliva e nell’esaltazione dell’impasto con una farina che pochi sanno utilizzare in purezza.
Chapeau, Don Luigi.