Pizzeria Malapizza, recensione con riserva per disattenzione sulle allergie
A Cava de’ Tirreni, appena prima dello scoppio della pandemia, il 13 febbraio 2020 inaugurava la pizzeria Malapizza. Caratterizzata da un concept tutto particolare, ironico e giovane.
Lo studio di progettazione architettonica Officina 50 ha realizzato gli ambienti. Il brand design è di concerto con lo studio Lettera 7 (firma di alcuni prodotti di Armatore Cetara, Agricola Romaniello e Pasta Armando).
La pizzeria Malapizza ha riscosso un notevole successo. Tanto da comparire spesso sulla bocca di parecchie persone di mia conoscenza. E alla fine ho deciso di provare anch’io la loro pizza.
In cucina troviamo Marco De Luca, nome già conosciuto nel progetto Don Piero Gastronomie Prêt à Porter, sempre a Cava de Tirreni. È tornato in patria dopo una lunga esperienza lavorativa in Svizzera e una parentesi nel suo locale, ora chiuso, Il Ristoro degli angeli.
Il menu della pizzeria Malapizza
Il marchio è moderno, ma soprattutto gioca molto su alcune trovate di marketing parecchio ammiccanti. Come il logo del fantomatico Conte Malapizza, avventuriero che viaggia per il mondo, raccogliendo sapori e profumi da riproporre nella cucina della sua pizzeria. Condita da colori accesi tanto instagrammabili da attirare anche una clientela più giovane.
Sul menu ritroviamo gli stessi loghi oltre a una presentazione in rima e in prima persona dello stesso Conte che introduce l’offerta.
Compare subito una prima sezione dedicata ai fritti, quindi frittatine, crocchè, montanarine, chips, arancini, calzoncini ripieni e pizze fritte. Subito dopo le pizze: classiche, vegetariane, una selezione di pizze gialle, quindi con pomodorini gialli del Vesuvio dop, stagionali e infine speciali. Un ventaglio ampio e si ha l’imbarazzo della scelta. In ultima battuta, un poker di dolci fatti in casa.
I fritti della pizzeria Malapizza
Essendo in sei a tavola, optiamo per un assaggio delle tre frittatine di pasta (che loro chiamano Timballi in pastella), dei tre crocché (Crocchette in pane panko) e delle tre montanarine, tutti a 3 € al pezzo.
I timballi sono completamente diversi tra loro. Ne abbiamo uno con bucatini all’amatriciana, uno di pasta e patate con pasta mista e uno di bucatini alla genovese.
Il primo crocchè è con friarielli, salsiccia e mallone. Il mallone è un misto di erbe selvatiche di montagna tipico della zona tra l’alta Valle dell’Irno e l’Agro Nocerino Sarnese. Il secondo di patate viola, nduja e caciocavallo e l’ultimo classico, con patate di montagna, provola e pepe.
Per quanto riguarda le montanarine, infine, ne troviamo una classica, con pomodoro e pecorino, una alla genovese e un’altra con blu di bufala e acciughe.
I fritti vengono presentati ognuno in un piatto singolo perché prevedono un impiattamento vagamente scenografico. Ogni pezzo, infatti, ha dei topper e delle salsine di accompagnamento di volta in volta diversi.
Ad esempio servono il crocché classico di patate di montagna viene con una salsina alla rapa rossa. Il timballo è accompagnato dalla genovese con una fonduta di caciocavallo dei Monti Lattari. L’aspetto è molto invitante e il sapore altrettanto soddisfacente. Soprattutto la sapidità della genovese sulla montanarina e la bontà della pasta e patate nel timballo. Favolosa.
Fritti asciutti, forse con condimenti a volte superflui che nulla aggiungono o tolgono all’insieme. Le montanarine invece sono nuvole, leggerissime, assolutamente consigliate.
Le pizze
Il piatto forte della pizzeria Malapizza sono ovviamente le pizze. Ne scegliamo alcune classiche altre dalla Selezione gialla. Più una pizza del giorno, proposta fuori menu.
Abbiamo dunque due Scarpariello (7 € l’una) con pomodoro San Marzano, fior di latte, chips di parmigiano e basilico.
Una Ex Duchessa (8 €), bianca con provola affumicata, crocchette di patate, salsiccia piccante, stracciata di bufala e olio al rosmarino. Una Scarpariello da decreto (8 €), ovvero una scarpariello ma con i pomodorini gialli. Una Diavola Sbagliata (9 €) con pomodorini gialli, salsiccia piccante, fiordilatte, fonduta di parmigiano e nduja di Spilinga.
Dulcis in fundo, una pizza del giorno (10 €) che prevede crema di zucca, fiordilatte, funghetti di bosco, gorgonzola e granella di nocciole.
Le sviste della pizzeria Malapizza
Le ultime due pizze della pizzeria Malapizza hanno causato qualche problemino.
La Diavola Sbagliata è arrivata sul serio sbagliata perché la pizza era proprio un’altra rispetto a quella ordinata. Niente di irreparabile, è stata sostituita. È comprensibile che durante un sabato sera affollato ci possa essere qualche distrazione.
La pizza del giorno invece, espressamente richiesta senza la granella di nocciole per un’allergia, arriva comunque con la granella di nocciole. Errore grave. Per fortuna la commensale se n’è accorta e l’ha rimandata indietro. Ma si tratta di una pecca difficilmente perdonabile.
A onor del vero bisogna dire che le pizze tornano velocemente a tavola, senza troppa attesa. Senza nulla togliere al sapore. Fatta eccezione per la Scarpariello classica, che mancava di sale, tutte le altre sono perfette. Impasto leggero, fragrante, condimento generoso.
La pizza del giorno con zucca e gorgonzola indovinata, anche se direte voi con l’abbinamento zucca e gorgonzola si vince facile.
L’Ex Duchessa sapida, saporita, cremosa. La Diavola Sbagliata forse la più riuscita della serata, con la piccantezza della crema di nduja e la rotondità del parmigiano. Le dimensioni generali delle pizze sono ottime, né troppo grandi né troppo piccole, i cornicioni non troppo pompati.
Il conto è giusto
Il conto alla pizzeria Malapizza è onestissimo. In sei, con i coperti, due birre, una coca cola e due acque lisce, spendiamo 106€ in totale. Con un abbuono di 1 € fa 17,50 € a testa. Inoltre, le pizze mandate indietro non vengono giustamente conteggiate.
Un peccato allora per quelle sbavature facilmente evitabili. Perché si tratta di un format che funziona e di una pizza che, con le dovute accortezze, merita i migliori complimenti.
Promuovo la pizzeria Malapizza con riserva. Probabilmente tornerò per una seconda visita, sperando di trovare un servizio più attento e una cura per il cliente più oculata.
Malapizza. Via XXIV Maggio, 48. Cava de’ Tirreni (SA). Tel. +393273815935
[Immagini: Francesco Sammarco]