Tutti i piatti degli chef che hanno messo insieme Pomodoro e Basiliche a Cimitile
Maurizio De Riggi è stato il direttore artistico di Basiliche e Pomodoro: l’evento che ha coinvolto il paese di Cimitile, in provincia di Napoli, per valorizzare il territorio, il suo patrimonio artistico, culturale e agroalimentare.
Kermesse di cibo, arte e cultura resa possibile grazie alla collaborazione dell’associazione Cimitilesi cittadini del mondo, il patrocinio dell’amministrazione comunale con il sindaco Francesco Di Palma che sono riusciti a portare a compimento tutto il progetto, inizialmente ideato dall’assessore Tommaso Luigi Panagrosso.
Due serate dove momenti di approfondimento per la salvaguardia del patrimonio architettonico, performance di grandi chef e i più goduriosi degli street food si sono intrecciati senza soluzione di continuità.
A incorniciare tutto le spettacolari Basiliche dei Santi Martiri, un complesso paleocristiano di cui Cimitile conserva traccia.
Parte del ricavato della manifestazione è destinato al restauro di un’antica opera conservata nelle Basiliche.
Ricchezze territoriali di cui ancora troppi ne sono allo scuro, sono state raccontate attraverso questo grande evento dove le Basiliche hanno accolto il pomodoro, altra risorsa che tutto il mondo ci invidia.
Potenza e potenzialità dell’oro rosso sono emerse nei piatti che gli chef hanno cucinato nella prima serata dell’evento, vediamoli tutti.
Lo chef Maurizio De Riggi ha dato il benvenuto con il piatto “Welcome to”: gelato di lime, crudo di gamberi, biscotto salato al sesamo, polvere di pomodoro e basilico, sale affumicato.
Fabio Ometo chiama “profumi, colori e sentori” la sua pasta e patate al latte affumicato con calamarelle, pomodorini del piennolo e cipollotto.
Il polpo di Gabriele Martinelli “veste inglese”: polpo cotto a bassa temperatura caramellato al worcestershire souce , cremoso di broccoli , maionese al pomodoro datterino, gel al limone e cipolla rossa confit.
Per lo chef Giovanni Gigante è già “Buio”: pomodoro essiccato a legna, crema d’aglio e liquirizia, crumble al basilico e schiuma di latte di Bufala.
Senza ricorrere a nomi evocativi, dichiara subito le generalità del suo piatto lo chef Luigi Vitiello ovvero “caponatina campana” (caponatina con pomodorini e baccalà al ravece).
Michele De Martino e Riccardo Faggiano preparano un’essenziale parmigiana di alici con pomodoro San Marzano e mozzarella di bufala.
Lo chef Agostino Malapena delizia con “Il tortello”, un tortello ripieno di ricotta di bufala mantecato al burro e parmigiano in leggero guazzetto di pomodoro.
Chef Giovanni Arvonio è “come un passatello di basilico…e pomodoro”.
Ricordi soffiati sono quelli dello chef Valentino Buonincontri ovvero rigatoni soffiati ripieni di mousse di burrato su tartare di pomodoro confit e caviale di basilico.
Il piatto dello chef Giovanni Mariconda vuole essere “come un insalata di pomodoro”, ma in realtà è un gelato di insalata di pomodoro, estratto di basilico, pane croccante alla vinegrette, sale di trapani, olio ravece.
Francesco Fusco diverte con il suo gazpacho di pomodoro, ricotta mantecata e mandorle.
Mentre ai dolci hanno pensato la chef Patissier Anna Chiavazzo, che resta fedelmente ancorata al territorio con una ricotta di bufala, miele, fior di sale, foglie di basilico sotto sale, pomodorino del Piennolo vesuviano candito, frolla integrale, fondente extra 75%, olio evo o più semplicemente “Emisfero Sud”.
E lo chef Patissier Gennaro Langellotti con spuma di cioccolato bianco Bio e innesto di ganasce al basilico fresco e crumble di pomodoro San Marzano.
La seconda serata è stata interamente dedicata allo street food.
Salvatore Santucci (pizzeria Ammaccàmm), Gianfranco Iervolino (Morsi & Rimorsi), Francesco Genovesi e Antonio Genovesi della Pizzeria Gaetano Genovesi, Stefano de Simone (Pizzeria Genuino), Luigi Cippitelli (Voglia di Pizza Luigi Cippitelli), Mauro De Luca (Sciuè il panino vesuviano), Mirco Scognamiglio (The Black Hole), Genny Aurora e Ciro Coccia de La Dea Bendata a Pozzuoli, Simone Vastatelli (AgriBraceria di Fattoria Carpineto), Stefano Borrelli (Bocche di Bacco), Giuseppe De Costanza (Gelateria Gio’ Ice).
E ancora il pasticcere Alfonso Caccavale (Pastantica Antonio Prevete) e Salvatore Capparelli (Pasticceria S. Capparelli), Francesco Restivo di Villa Catone e Fabio Broda (The drugstore).
Non resta che darci appuntamento all’anno prossimo, siete d’accordo?