Quanto guadagna un cameriere: chi ha il coraggio di scriverlo sul menu?
Quanto guadagna un cameriere?
Non sono cose da scrivere nel menu di un ristorante. Anzi, in Italia, informazioni simili restano nel totale riserbo.
Nel sud della Spagna non è così.
La Grillaera è una mini catena di hamburger andalusa con due sedi, a Malaga e nella vicina Algeciras. Hamburger e follia si potrebbe dire, perché nei locali spagnoli nulla segue i canoni.
Gli insoliti ristoranti, gestiti da tre giovani amici, sono diventati virali nelle ultime ore per una decisione: scrivere sul menu quanto guadagna un cameriere.
Non solo: quanto guadagnano gli 8 camerieri dei due locali, i 7 cuochi, il lavapiatti, tre impiegati di contabilità e amministrazione, il responsabile della manutenzione, un manager e il capo del marketing.
In pratica i guadagni di tutta la forza lavoro di Grillaera Burger sono impressi nell’ampio menu dei locali.
Esiste in Italia un ristorante che abbia il coraggio di fare altrettanto? Mica facile essere ristoratori tanto trasparenti da pubblicare tra un panino e un cocktail, tra un piatto di carne e una birra, le condizioni di lavoro di tutto il personale.
La carenza di personale nei ristoranti
Quanto guadagna un cameriere è un problema all’ordine del giorno in Italia e in mezza Europa.
Fanno discutere i motivi per cui, anche in presenza di buoni guadagni (il ristorante stellato Butterfly di Lucca paga 1900 € per un sommelier e 1600 per un cameriere), i ristoratori non riescono a trovare personale.
Da mesi divampano le polemiche sulle condizioni di lavoro di cuochi e camerieri. Da un lato datori di lavoro quali Alessandro Borghese e Filippo La Mantia si lamentano dei giovani, accusati di avere poca voglia di lavorare.
Dall’altra aumentano le denunce per gli orari infiniti e gli ”abusi” subiti dai dipendenti. Come vi abbiamo raccontato nella cronaca di una settimana di lavoro da cameriera sperimentata da una nostra giornalista.
Nel mezzo si schiera la piccola catena andalusa.
Quanto guadagna un cameriere: è scritto nel menu
Il messaggio impresso a pagina 2 del menu è in stile sindacal-food. “Scegliendo La Grillaera contribuisci a creare una professione più giusta e a sradicare la piaga sociale che ruota attorno ai ristoranti”.
Chiunque può conoscere la risposta alla domanda quanto guadagna un cameriere, basta sedersi a un tavolo del locale e ricevere il menù. 1.648 euro lordi per 40 ore settimanali, che, al netto delle tasse, fa 1.430 euro.
Tra le numerose pietanze del menu non mancano altre informazioni sul contratto di lavoro dei dipendenti.
I ristoratori andalusi rispettano il contratto collettivo. Non chiedono straordinari perché il personale riesce a coprire tutti i turni. In pratica hanno più dipendenti di quanti ne servirebbero nei loro ristoranti.
Anche perché i camerieri de La Grillaera non si limitano a raccogliere e servire le ordinazioni, sono animatori che intrattengono i clienti cantando e ballando.
Ragione per cui sul menu c’è scritto persino a quanti giorni di riposo hanno diritto.
I clienti del locale, sfogliando il menu, non apprendono soltanto quanto guadagna un cameriere.
Ma pure che che l’80% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato. E che il 70% ha un contratto da 40 ore settimanali. Infine che il regime seguito da La Grillaera è il seguente: cinque giorni di lavoro e due di riposo.
I giovani ristoratori
L’esercizio di trasparenza praticato dai tre giovani imprenditori sta pagando. Nei social La Grillaera è diventata virale. I tre amici passano da un’intervista all’altra. Televisioni, radio e quotidiani: vanno avanti così da giorni.
Evidentemente retribuire il personale secondo gli accordi e rispettare la legge non è così comune tra i ristoranti.
E in Italia? Sarebbe possibile leggere sul menu di un ristorante quanto guadagna un cameriere e quanto il resto del personale?
Qualcuno potrebbe spingersi a imprimere sul menu tutte le informazioni sul contratto di lavoro dei dipendenti?