Milano. Matteo Fronduti chiude Manna per aprire il nuovo ristorante
Il ristorante Manna di Matteo Fronduti a Milano «chiude per come lo conosci tu. Però poi tornerà, come ancora non lo conosce nessuno.»
Così, con poche righe sui social, Matteo Fronduti ha annunciato la morte definitiva di Manna, aperto a Milano nel lontano (si dice sempre così) 2008. Morte definitiva perché una “piccola morte” c’era già stata, con la chiusura ai tempi del Covid.
Ma con questa chiusura terminale Matteo Fronduti annuncia anche una nuova apertura, sempre lì, nei locali di Manna a Milano. OK, più che una promessa, sembra una minaccia, scritta com’è nel suo stile immaginifico. Minaccia che si dovrebbe concretizzare quest’autunno. Quando il ristorante Manna Milano diventerà una cosa completamente diversa.
A Milano «Manna chiude. Solitamente aspettavi l’approssimarsi di ferragosto. Sceglievi il fine settimana più utile e via! Venerdì ultimo servizio, sabato pulizie e giù la serranda. Poi cena dello staff e domenica liberi tutti. Post canonico sui social: foto della cucina spenta e pulita. “Io, come d’uopo, andrei.” E ci si rivede tra quattro settimane!
Questa volta, no. 28 luglio. Questa è la data scelta. Non ci sarà un settembre. Quella sera, per cena, andrà in scena l’ultimo atto di Manna.»
Manna e non più Manna ma sempre con Matteo Fronduti a Milano
Rullo di tamburi, metaforico per Manna che chiude: perché ci sarà una nuova apertura, non-Manna, a Milano, e sempre con Matteo Fronduti,è chiaro; che sarà in autunno, anche. Quando? Non si sa. Ma, rassicuriamoci: «L’estate sarà quindi cortissima perché se il dio degli Edili ti assisterà, sarai in grado di riaprire verso ottobre. Il giorno preciso non è dato sapere.»
E intanto che Manna chiude come faremo a Milano senza Manna? Ci rifaremo con Non-Più-Manna? Ci sono locali, o chef, o tutt’e due, con cui hai una affinità particolare – ci si annusa da lontano, e ci si piace, ci piacciono gli stessi ingredienti, cose così. O magari noi non piacciamo allo chef-ristorante, ma lui-esso piace a noi. E tanto ci basta.
Quando poi il ristorante, Manna Milano, e il cliente, sono in balìa di uno chef-patron come Matteo Fronduti, tutto si complica. La simpatia, o l’affezione, viene amplificata dal menu (usavo sopra l’aggettivo ‘immaginifico’: ecco), dal racconto che ne fa lo chef, dall’atmosfera. Matteo non scende a compromessi, né con i suoi piatti, né con i suoi clienti– prendere o lasciare. E il consiglio è di prendere, sempre.
Lo abbiamo fatto fin dalla nostra prima cena da Manna (a proposito, piazzale del Governo Provvisorio è uno degli angoli più carini di Milano – e se non sbaglio Matteo Fronduti è di qui).
E subito dopo la vittoria di Matteo a Top Chef – era il 2017. E ancora nel corso degli anni.
Ok. Dal fronte delle prossime aperture autunnali a Milano (vi abbiamo appena riferito di Viviana Varese e della sua bakery) è tutto. Per ora.