Milano. Sushi B per mangiare sushi gourmet all’aperto in giardino
Nella Milano popolata da sushi restaurant scegliere quello giusto non è un’impresa facile, ma noi abbiamo l’indirizzo che fa per voi.
Eliminiamo dalla lista tutti gli “all you can eat”, che della qualità conservano un ricordo lontano, e puntiamo su una sosta gourmet.
Cancelliamo pure i soliti noti e cerchiamo nel centro della città.
Non so voi, ma sulla mia lista è rimasto un nome: Sushi B nel cuore pulsante della movida meneghina, a Brera in via Fiori Chiari 1/A. Stessa proprietà del Pasta B in via Hoepli.
Il posto vuole essere elegante ma non troppo pretenzioso e il bar all’ingresso è un richiamo per chi di Milano ama soprattutto gli aperitivi.
Il ristorante si sviluppa in più piani, una sessantina di coperti al primo piano con uno spazio all’aperto che si rivela nella sua cura in estate, ma è accessibile anche in inverno grazie alle miracolose lampade-stufa.
Il giardino verticale è un tocco di glamour che fa la differenza. E per i più esigenti in fatto di ambient e location c’è la “hall vip”, una sala intima e attentamente curata dove c’è posto per un massimo di 10 commensali.
Cucina a vista con sguardo che cade sulle performance dei preparatissimi chef mentre al seminterrato c’è l’Aria sushi bar, in una soluzione più semplice e comoda (posso dirlo con certezza dopo aver provato le loro poltrone).
Il Director Manager di Sushi B è Marco Mazzilli, mentre l’executive chef è Nobuya Niimori. Il suo menu è ben strutturato, legato alla tradizionale cucina giapponese ma in versione creativa. Molto ricca la scelta (c’è anche una degustazione tutta vegetariana) e, in carta, c’è un’accurata selezione dei vini e di sake.
Mi accomodo (sulle poltrone di cui sopra) et voilà i cocktail: East Inspiration e West Inspiration. Da provare il Caosmopolitan (Gin Tanqueray al limone, Combier, limone, melograno e fumo al lemongrass): presentato sotto una cupola di vetro per mantenere l’affumicatura, ha un effetto che oserei dire, esilarante. L’autore è il barman Alessandro Avilla (i prezzi dei drink variano da 12 € a 15 €).
Sushi B è aperto anche a pranzo con il menu break lunch, un po’ diverso da quello serale.
La bento box (in versione anche vegetariana) è la proposta più gettonata, e io l’ho assaggiata: si parte da un’insalatina, apparentemente semplice, dove le verdure croccanti, la ricciola e i filetti di pollo ruspante si combinano in un matrimonio quanto mai riuscito.
La tempura mista è l’intermezzo in attesa del crudo distribuito su una tavolozza con 3 pezzi di sushi, 4 pezzi uramaki, zuppa di miso e un filetto d’anguilla cotto alla perfezione: la superficie laccata copre una pelle croccante e perfettamente abbrustolita. La bento box costa 30 € a persona.
La cura del dessert è affidata al pasticcere Bruno Manganaro, anche qui non mancano incroci italo-giapponesi: ci dà il suo benvenuto con il gelato al tè Sakura e crumble di biscotto e ci saluta con squisiti eclair al lime, fragola, cioccolato, tono su tono con la glassa del ripieno, non c’è limite alla fantasia ma neanche alla bontà.
Il servizio è finito, il palato è appagato e l’occhio ha avuto la sua parte.
Dal menù vi segnalo la selezione di sushi creativo che costa 45 €; Omakasé, il menu degustazione di otto portate che costa 95 €; quello da 6 portate € 75.
In media si spende 70 € a persona escluse bevande.
Il Sushi B ha abbracciato la filosofia Asian gourmet, come Gong e Dim Sum prima di lui, sempre a Milano che sembra essere capitale di questa tendenza.
Ho di nuovo la mia lista in mano, avete idee per il prossimo da assaggiare?
[Aggiornamento: il ristorante Sushi B ha chiuso definitivamente nel 2020.]
Sushi-B. Via Fiori Chiari, 1/A. Milano Tel. +39 02 8909 2640
[Isabella Scuderi]