Guida in 15 punti alla cucina giapponese della Soba con Sàgami che apre un temporary a Milano
Uno dei ristoranti che hanno avuto maggior successo presso il Padiglione Giappone durante Expo2015 è stato Sàgami, con i suoi onigiri, soba, udon, donburi.
Sàgami Group è una delle più importanti catene di ristoranti del Giappone e del sud-est asiatico, con 270 locali, ed è specializzata nella soba, la pasta di grano saraceno, tanto da fregiarsi del titolo di “The Healthy Company”. La soba, e il Nagoyameshi, la cultura gastronomica della regione di Nagoya, sono ritenuti altamente salutari.
In particolare, la soba è ricca di proteine, di flavonoidi come la rutina, che è un antiossidante e riduce il rischio di diabete e arteriosclerosi, di colina, che aiuta il fegato e il metabolismo, di vitamine (B1, B2, E), che aiutano a proteggere la pelle.
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Ha più proteine e vitamine di grano e riso, per dire. Ed è considerata utile a prevenire gli acciacchi dell’invecchiamento: sembra che la longevità della popolazione in alcune zone del Giappone sia dovuta anche al Nagoyameshi. Ecco perché io ne consumerò in quantità, in questo mese. Magari assieme ai nostri pizzoccheri. Tanto più che è uno street food, quindi non troppo costoso…
Il gruppo Sàgami si è dato la missione di diffondere questa cultura in Asia, tanto da essere il primo in questo tipo di cucina. E a quanto pare intende diventarlo anche in Italia, vista appunto la decisione di aprire un temporary qui a Milano, che si suppone possa preludere a uno sbarco più massiccio.
Per un mese, dal 13 aprile al 20 maggio, Sàgami sarà ospitato da Sari Morimoto nel suo ristorante WellKome in via Bezzecca, zona Cinque Giornate. Verranno proposti una quindicina di piatti del Nagoyameshi, la soba innanzitutto. Vediamo il menù.
1. Kake-soba
Pasta di grano saraceno in brodo caldo (7 €).
2. Tempura Soba
Abbinata al tempera (12 €).
3. Zaru-soba
Con brodo freddo (7 €).
4. Ten Zaru-soba
Soba con brodo freddo, con tempura. Era un piatto che i nobili e i samurai mangiavano in privato (12 €).
5. Curry-soba
La zuppa viene addensata con farina, il curry con brodo di pesce o di pollo; si aggiungono cipollotti, tofu fritto, carne di maiale (10 €).
6. Udon in zuppa di miso
È tipico di Nagoya, da dove viene il miso rosso utilizzato nella zuppa, e più consistente. (20 €).
7. Ten-ju
Tempura su letto di riso (12 €).
8. Ten-musu
Onighiri con ripieno di tempura di gamberi (6 €).
9. Hitsumabushi
Fette di anguilla grigliata su un letto di riso, da consumare in una ciotola con wasabi, cipollotti e alga nori, e versandovi sopra un brodo di pesce (25 €).
10. Gamberi fritti
Un’altra specialità di Nagoya: impanati con pangrattato giapponese, si servono su un letto di riso con insalata di cavolo e salsa tonkasu o di uova (12 €).
11. Miso Katsu Ju
Cotoletta con insalata di cavolo e miso rosso di Nagoya (12 €).
12. Miso Kushi-katsu
Spiedini di cotoletta con salsa di miso rosso (2 €).
13. Alette di pollo
Le alette di pollo sono caramellate in una salsa agrodolce tipica di Nagoya (1 €).
14. Oni-manju
Dolce di patate americane, zucchero e farina, cotto al vapore (5 €).
15. Ogura-toast
Toast imburrato con marmellata di fagioli rossi, molto popolare nei bar di Nagoya (5 €).
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Proposte diverse, un po’ per tutti i gusti che saranno accompagnate da showcooking, Japan night, degustazioni per tutto il mese.
E chissà che tutto questo non sia un preludio a una apertura “stabile” di Sagami qui a Milano.
Sagami Temporary Restaurant presso WellKome. Via Bezzecca 1. Milano. Tel. +39 02 36572402
[Immagini: Sàgami, japanesecooking101, supermatsubokkuri]