Milano. Le ragioni del lusso in 8 stupendi piatti al Vun di Andrea Aprea
Concedetevi un lusso. Andate a cena al Vun del Park Hyatt. Troverete un Andrea Aprea in forma strepitosa, proprio al centro della città in quella Galleria e in quel quadrilatero che si appresta a diventare crocevia di cose buone con nuove aperture.
Faccio parlare subito i piatti di un sabato sera con una sala piena e un servizio attentissimo. Una di quelle felici combinazioni che ti lasciano un segno e la voglia di raccontare una stella Michelin.
La cucina di Andrea Aprea è una ponderata costruzione di effetti speciali che lasciano incantanti. Vi provoco con questo tavolo fumante di sensazioni di limone, ma gli effetti di cui vi parlo sono quelli del lusso che ammanta questa bellissima struttura di ospitalità e soprattutto quelli che arrivano dal piatto.
Apriamo semplicemente con le note dello champagne e dell’olio da olive nocellara. Ci vogliono ricordare che il gusto della semplicità può generare abbinamenti meravigliosi.
Al tavolo finiremo con il restare drogati dall’ingrediente più basic, i grissini che più del pane vanno giù uno dietro l’altro. Dobbiamo chiedere a malincuore di interrompere il rifornimento.
Il benvenuto con la patata soffiata con stracchino e paprika dolce e il panzerotto ripieno di ricotta di bufala ci ha ben predisposto alla caprese dolce salata. Una bufala sifonata in una leggera crosta. Bellissima e buonissima con il pomodoro che rielabora un piatto tradizionale e diffusissimo. Che eleganza!
La seppia diventa alla diavola con rafano, patata e cavolo acidulo.
Il gambero rosso va a nozze con i funghi pioppini, il radicchio e il suo ristretto.
Il riso carnaroli della riserva San Massimo è una sferzata fresca con gli scampi, i capperi e il limone. Il Mediterraneo alla maniera milanese.
Roma – Milano per i tortelli cacio e pepe con la cipolla caramellata.
Un altro classico del sud, la pizzaiola ma disidratata e declinata con il baccalà.
Maiale nero 100 ore, che sono le ore di cottura, con radicchi di campo, provola affumicata, miele e peperoncino. Buonissimo.
Lemon sensation. Scenografico intermezzo per ripartire con il dolce.
Diplomatica napoletana, dichiarazione di origine controllata e certificata della cucina partenopea.
Chiudiamo con la piccola pasticceria un percorso punteggiato da abbinamenti sempre azzeccati.
Eccoli riassunti. Il percorso di degustazione Percorsi Partenopei con 7 portate costa 115 € (cioè tra i meno cari di tutta Milano), Viaggiando fra Nord e Sud (9 piatti) costa 150 € e con i vini si arriva a 240 €. Forse un prezzo leggermente alto, ma siete nel salotto buonissimo di Milano.
Concedetevelo questo lusso cui potete aggiungere un aperitivo al bar Mio (per una veloce colazione c’è sempre il Club Sandwich che Andrea Aprea cura e rivisita ogni anno) e, se venite da fuori, fate un pensiero a un soggiorno pur breve ma intenso. Non ci sono solo le super suite di questo hotel che è bellissimo.
Vun del Park Hyatt. Via Silvio Pellico, 3. Milano. Tel. +39 02 8821 1234