Amatriciana e tortellini al whisky al Festival del Cinema di Roma
Parte oggi il Festival del Cinema di Roma all’Auditorium della Musica. Programma ricco con la selezione ufficiale (il primo film in proiezione è Truth di James Vanderbilt con Robert Redford e Cate Blanchett), gli Incontri Ravvicinati (c’è Paolo Sorrentino con la versione estesa de La grande bellezza), gli Omaggi (uno per tutti, Ricordando Pasolini a 40 anni dalla scomparsa), le retrospettive (Pixar).
E c’è il cibo. Nelle pellicole come in Les Rois du monde con Eric Cantona nei panni di un macellaio del paese di Casteljaloux e Céline Sallette in quello della donna che Sergi Lopez uscito di prigione cercherà di riconquistare.
Ma c’è cibo anche nel villaggio per gli spettatori con “Roma Food Story” e La Trattoria del Cinema che sarà animata da due osterie della Capitale.
Dal 16 al 20 ottobre ci sarà lo Chef Alberto Colacchio con il suo Al 59, mentre dal 21 al 25 toccherà a Nicola Delfino, chef di Da Benito al Ghetto. I menu proposti sono della tradizione e hanno appigli con il mondo del cinema.
Colacchio ha presentato i piatti del suo menu in un incontro con giornalisti e blogger al suo ristorante. Ecco cosa ha scelto di fare assaggiare dalla carta del Festival.
Un trittico per antipasto. Non il solito supplì che si inserisce nel filone classico romano. La passatina di ceci con baccalà nel suo olio (non godibilissimo per via del servizio in tazzina). Un piacevole carpaccio di storione Calvisius marinato.
I primi sono stati aperti da un assaggio di amatriciana, con la gramigna fresca tirata dalla vecchia macchina della Cesarina che è rimasta in dotazione Al 59, di buona osservanza romanesca.
A seguire, Tortellini del Maestro con whisky. Il maestro è Federico Fellini che Al 59 usava mettere nel brodo il J&B. Questi li prepara Secondi e la tazzina di whisky è stata servita separata per il dosaggio personale.
Un piatto che potrebbe andare anche in asporto è il Pane azzurro cioè un hamburger di tonno e spada appena scottato in forno con salsa home made fresca di agrumi e menta con aggiunta di Strega. Decretato al tavolo il migliore piatto della serata.
E accostato al vero comfort food d’antan del Polpettone di carni bianche con marsala e purea di patate.
A chiusura, Pane raffermo con zucchero, vino e ricotta De Julis. E un Gelato di zabaione con bollente al cioccolato amaro.
Se vi convince la scelta di tradizione, sappiate che alla trattoria del Festival del Cinema troverete anche altro: il menu è qui.
E se volete cenare sotto la CineLuna, la luna gigante realizzata da Paola Romano, non dovete fare alto che andare al ristorante nei pressi di Piazza del Popolo.
Ristorante Al 59. Via Angelo Brunetti, 59. Roma. Tel. +39 06 321 9019