Roma. Per Me di Giulio Terrinoni: pranzo di pesce con tappi stellari
Giulio Terrinoni è ritornato sorridente come sempre. E ne ha ben donde.
In molti discutono sulla possibilità di vedere una pizzeria con una stella Michelin. La risposta di Sergio Lovrinovich, direttore della Guida più osannata e non solo dallo stretto circolo dei food addicted, è stata chiara.
Nell’attesa Giulio Terrinoni prova a illuminare la sala del suo nuovo Per Me con una luce più intensa di quella del pregevole impianto domotico che sarà la croce di tutti i fotografi armati di cellulare.
E lo fa con i Tappi cioè la versione de noantri delle tapas spagnole.
A guardare il menu del pranzo vi potrebbe venire lo scoramento: 3 tappi, 30 € con pane, acqua e caffè e via. Cioè hai poco tempo a disposizione. Altrimenti, Il Tempo Giusto fanno 2 tappi, un primo o secondo, pane, acqua e caffè a 40 €. In Relax 5 tappi sempre con accessori a 55 €.
Se avete in mente il bar sotto all’ufficio con i panini siete fuori strada. Qualità e quantità qui vanno ben d’accordo e il consiglio è fare attenzione di più alla quantità. La carta è ben nutrita con 10 Tappi e la promessa dello chef di stappare per voi nel caso prendiate tutti è una sfida.
Già dal primo assaggio di baccalà con gel di cipolle rosse si capisce che la carne, ops, il pesce al fuoco è tanto.
Terrinoni fa quello che sa fare meglio, per fortuna. Cioè trattare il pesce da maestro e su Roma sono in pochi a saperlo fare. Che poi i suoi più affezionati clienti del ristorante precedente, lo stellato Acquolina che è rimasto ad Angelo Troiani, sanno bene anche della predilezione per la caccia.
E nemmeno a voler stabilire un nuovo parametro di riferimento, ecco che arrivano le alici marinate che sono tutt’altro rispetto a tante, troppe infelici realizzazioni tendenti al marroncino. Alici croccanti, marinate il giusto. Ci vanno tre giorni di lavoro con un processo di disidratazione che leva acqua anche all’aglio.
Un Tappo costa a listino 9 €. E già ci vorrebbe un bancone per passare al volo e fare un intermezzo. Per Me ha un po’ di spazio all’aperto con i tavolini. Io ci vedrei un banco con le rotelle kin stile street food per prendere giusto un maccarello bruciato su pane arso e stracciatella.
Il toast di gamberi con maionese di mare home made è la pausa pranzo perfetta. O almeno l’intermezzo delle 11:30 se siete per porzioni più abbondanti.
La tartelletta con baccalà, cipolla fondente e misticanza bruciata profuma di sambuco e di caramello. Boccone intenso.
Ma non spettacolare quanto la trippa di rana pescatrice con pecorino. Una new entry alla romana che con l’accompagnamento del pane vi soddisfa da sola. Il confort food che vi serve per allungarvi con brio sulla seconda parte della giornata.
Bella piaciona, ecco la pappardella ripiena di ricotta di Bracciano (proprio farcita come se fosse un cornicione di una pizza…), salsa di zucchine, gran fondo e cappellotti (o occhi di canna) accompagnati da fiori di zucca e una spolverata di pecorino. Vi verrà solo il dubbio di poterlo chiamare Tappo.
A proposito di caccia e carne, i cappellacci ripieni di faraona con asparagi e caciocavallo di Scanno sono una delizia e la conferma che Per Me non è solo ristorante di pesce.
Perdo il conto dei Tappi ma i 10 li vedo lontani. Non posso dire di no al foie gras accompagnato dagli agretti e dai lamponi. Delicato e pungente al tempo stesso.
Giulio Terrinoni mi aveva già premiato con lo stappo di un buon Monte Dall’Ora. Ma per arrivare al fondo dei Tappi ci vuole di più del Relax come anche per aggiungere un dessert.
La formula dei tre Tappi sembra azzeccata per il pranzo.
Ora tocca a voi. Da Per Me di Terrinoni si va a mezzogiorno per assaggiare questi Tappi o la sera per una cena “normale”?
Voto: 8,5/10
Per Me Giulio Terrinoni. Vicolo del Malpasso, 9. Roma. Tel. +39 06 687 7365
[Immagini: Vincenzo Pagano, iPhone Vincenzo Pagano]