Ristorante Follis a Fiumicino, buon pesce sul mare di Roma
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Fiumicino è una meta virtuosa per gli appassionati di cibo. Lele Usai con il ristorante stellato e il bistrot, Marco Claroni con l’osteria, Luca Pezzetta con la pizzeria e il capostipite Gianfranco Pascucci sono il nucleo forte del “mare” di Roma. E che ora può contare su Follis, uno spazio di 600 metri quadri dove convergono due filosofie diverse della ristorazione, una bistrot e una fine dining.
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Entrambe sono dirette dalla brigata dello chef Daniel Lo Celso, composta da 12 cuochi under 30 e due pasticcere, Eleonora Ciletti e Alice Fiore.
Le due anime del ristorante Follis
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Follis è il nome latino di un’antica moneta romana. Il nome scelto per il locale enfatizza infatti le due facce di questo spazio gastronomico. La parte Living, da cui si accede, è dominata da un prorompente bancone stile americano e diversi tavoli, dove si può assaggiare una cucina diretta e tradizionale fatta di tanto mare. Questo spazio è ideato anche per aperitivi e dopo cena, dove assaporare la carta dei mixology proposta dalla bar manager Samantha Parente. O scegliere tra le 540 etichette selezionate dall’head sommelier Alessio Carati (anche lui proveniente dall’Antico Arco).
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La seconda sala è dedicata alla parte del Follis by Slowly, il ristorante fine dining.
Come si mangia al fine dining
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Per l’occasione abbiamo provato la parte Slowly del ristorante Follis. La sala è arredata con un design decisamente moderno e si apprezzano i tre tavoli di vetro rotondi che si appoggiano su una base di legno di quercia. Molti eleganti.
Lo cucina dello chef nato a Roma attinge dalle sue plurime radici e dai ricordi d’infanzia della Sicilia e Sardegna, terre dei suoi nonni. Con il menu Confido, Daniel lo Celso si confronta con le sue origini, rispetta la materia prima e la tradizione e le rielabora in chiave contemporanea.

Exordium è l’amuse bouche. Un cocktail accompagnato con una pelle di pesce soffiata, condita con tartare di ricciola marinata con sale, olive e capperi e guarnita con un ketchup di carote. Dei culurgiones con menta, pecorino, patate e lardo e infine la robiola del caseificio locale Ammano, con chutney di rapa rossa, pane carasau sbriciolato e misticanza.
Gli antipasti
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Le mie radici è un cannolo fritto di pane carasau, ripieno di animella cotta a bassa temperatura, marinata con erbe aromatiche e colatura di alici e completato con caciocavallo grattugiato e maionese alle alici. Idea originale e che trasversalmente richiama le pietanze simbolo delle origini dello chef del ristorante Follis.
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Si prosegue con Macchia e mare aperto. Tartare di tonno alla liquirizia con alla base pane e frutti di bosco, ricoperta un gelato di alghe e pinoli, con lattuga di mare e salicornia. Si completa il piatto con un infuso di camomilla, basilico e menta. Una ricetta un po’ pretenziosa, i troppi ingredienti coprono il sapore del pesce che si perde nel corso dell’assaggio.
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Lo chef si riprende con il Fiore di inverno. Carciofo prima cotto alla romana e poi fritto alla giudia sulle punte, servito su una fonduta di parmigiano e farcito con coratella di tonno rosso, uovo marinato con soia e miso e tartufo nero. Un antipasto esempio di tradizione applicata alla rivisitazione.
I primi piatti
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Ricordo di una pasta riscaldata segue il focus della tradizione, delle ricette della nonna mai dimenticate. Un cannolo ripieno di ragù di genovese di tonno, cotto a bagnomaria e arrosticciato in padella. Poi nappato con una demi-glace e appoggiato su una fonduta di parmigiano, mezcal e vaniglia. Confort food che appaga il palato a metà della degustazione del ristorante Follis.
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L’altro primo rimane in tema pesce, ma diverso per concetto e applicazione. Risotto al nero di seppia e il suo ragù, namelaka alla ricotta e limone nero fermentato. Dopo diverse portate cariche nel gusto, qui si apprezza l’eleganza e la freschezza.
I secondi con il maialino sardo
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Il Trippamisù è l’esordio dei secondi. Alla base trippa di vitella, nel mezzo una spuma al pecorino, sopra trippa di baccalà soffiata e fritta con a chiudere un giro d’olio al prezzemolo. Il doppio gioco di trippa è un equilibrio di consistenze ben assortito.
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Si chiudono gli assaggi salati con il Su porceddu: maiale sardo cotto a bassa temperatura e scottato sulla pelle, il suo fondo usato anche per nappare il cardo, trito di mirto e mele renette. La Sardegna nel piatto, i nonni di Daniel Lo Celso saranno felici di questo omaggio, noi lo siamo senz’altro.
Il dolce
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Il dessert è un altro gioco dello chef che dimostra estro e creatività. Ovetto al tartufo con mousse di robiola, finto tuorlo a base di crema di carote e finto tartufo, ossia cioccolato bianco grattugiato al momento. Da “pucciare” nel tuorlo, un pane caldo al caffe e carammellato con zucchero di canna.
Quanto costa il ristorante fine dining
Il Maris (70 €) con 4 portate dedicate al mare e il Terrae (70 €) con 4 proposte di terra. O il Confido (100 €), un percorso di 7 tappe dove ci si affida alle creazioni estemporanee dello chef Daniel Lo Celso.
E poi ci sono i piatti alla carta.
Antipasti
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- Tra macchia e mare aperto (20 €)
- Maremma che triglia! (20 €)
- Orto di primavera “la vignarola” (20 €)
- Le mie radici (20 €)
- Due piccioni con una fava (20 €)
I primi piatti del ristorante Follis
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- Il sogno di una mazzancolla (22 €)
- L’altra coda alla vaccinara (22 €)
- In Bianco e nero (22 €)
- La nostra carbonara (22 €)
- Ricordi d’infanzia (22 €)
Secondi
- Polpo! Polpo! Polpo! (27 €)
- Fondali sabbiosi (27 €)
- Invaso dal mare (27 €)
- Ogni giorno è Pasqua (27 €)
- Su Porceddu (27 €)
Dolci
- Cacio e Pere (14 €)
- Come un mostacciolo (14 €)
- Indimenticabile merenda (14 €)
- Ovetto al tartufo (14 €)
Ed ecco i prezzi del bistrot.
Menù e prezzi del ristorante Follis by Living
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Antipasti
- Insalata di mare tra crudo e cotto (16 €)
- Mazzancolle alla catalana (16 €)
- Seppie, carciofi e hummus di ceci (14 €)
- Sautè di cozze (12 €)
- Alicette spinate fritte dorate con gel di limone (13 €)
- Crocchette di arzilla e broccoli con salsa aiolì (13 €)
Primi
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- Spaghetti alle vongole veraci (15 €)
- Risotto con scampi, stracciatella e limone (16 €)
- Pasta e ceci, baccalà peperone crusco (12 €)
- Raviolo di patate e pecorino al sugo di moscardini alla luciana (15 €)
I secondi del ristorante bistrot Follis
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- Pescato, cotto e mangiato (8 € l’etto)
- Frittura Follis (18 €)
- Mare alla griglia, citronette e scarole all’insalata (26 €)
- Baccalà e polenta (16 €)
- Polpo rosticciato, bbq di mare, crema di carote e bietoline piccanti (18 €)
- Contorno di stagione (6 €)
Dolci
- Tiramisù (6€)
- Cheesecake ai frutti di bosco (6 €)
- Sacher (6 €)
- Gelato al limone (5 €)
- Gelato stecco (6 €)
- Frutta di stagione (6 €)
- Ananas al rhum Zacapa (6 €)
- Cantucci (4 €)