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30 Gennaio 2023 Aggiornato il 29 Luglio 2024 alle ore 17:31

Luminist di Giuseppe Iannotti, bistrot a Napoli centro: menu e prezzi

Sushi e frittura di mare ottimi al nuovo bistrot caffè Luminist in via Toledo. Deludono i primi piatti della tradizione. Cornetti eccezionali
Luminist di Giuseppe Iannotti, bistrot a Napoli centro: menu e prezzi

Salgono le quotazioni dei nuovi Caffetteria e Bistrot Luminist aperti a fine settembre nel palazzo ex sede del Banco di Napoli su via Toledo. Al piano terra dell’immobile, le Gallerie d’Italia ecco i primi due spazi ristorativi curati da Giuseppe Iannotti, chef del ristorante due stelle Michelin Kresios di Telese Terme.

Il modello è quello già visto a Torino con i Costardi Bros.

Com’è il bistrot Luminist

Luminist, l’ingresso in Caffetteria
Luminist Caffè Bistrot Napoli
Il bistrot

Alla Caffetteria si accede con un ingresso separato rispetto a quello del museo. Occupa l’ala sinistra del palazzo inaugurato nel 1940 su progetto di Marcello Piacentini. L’ampia navata è suddivisa tra caffè e bistrot con la cucina a vista che chiude il prospetto. Michele De Lucchi ha ridisegnato gli spazi con tocco leggero: il corridoio dorato che immette nel museo diventa al Luminist una boiserie che percorre l’intera sala sul lato cieco.

Luminist Caffè Bistrot Napoli: i tavoli
I tavoli e le sedie di Luminist. Foto di Alberto Blasetti
Luminist Caffè Bistrot Napoli: i divani
I divani sui palchetti. Foto di Alberto Blasetti

Quadri uguali scandiscono le luci delle grandi finestre riquadrate dai divani a schienale alto montati su palchetti in legno. Il tappeto di parquet riscalda l’ambiente e ben si intona alle sedute Filla con schienale in due pezzi disegnate da De Lucchi per Very Wood e cuscini nei toni dell’azzurro. Lascia solo un po’ interdetti il soffitto con un’illuminazione troppo da ufficio e accecante e il riverbero sonoro che disturba a locale pieno. Molto belli i tavoli in legno nudi.

Passando davanti al banco della caffetteria per accedere al bistrot non si resta insensibili alla lunga teoria di cornetti (croissant per i diversamente napoletani).

Armando Palmieri

Sono di Armando Palmieri, pasticciere di prim’ordine chiamato da Giuseppe Iannotti a sovrintendere a tutte le operazioni dolci del caffè e del bistrot. Palmieri si è spostato da Toronto, dove risiede, per questo entusiasmante progetto. Che sarà completato con il ristorante fine dining 177 (dal numero civico di via Toledo) all’ultimo piano e dal cocktail bar.

Giuseppe Iannotti, Antonio Grazioli, Armando Palmieri. Foto di Alberto Blasetti

Nella cucina di Luminist c’è lo chef Antonio Grazioli che mette in pratica le indicazioni di Iannotti.

Quanto si spende al bistrot Luminist

Luminist Caffè Bistrot Napoli: menu e prezzi

Le quotazioni di Luminist sono in ascesa e, nella selva di street food e odore di fritto che aleggia per tutta via Toledo, sono meritate. Ma con le quotazioni sono saliti anche i prezzi che appaiono ritoccati da novembre, mese ufficiale del lancio.

Una scorsa alla carta che cambia nella settimana (martedì – giovedì e venerdì domenica) i ritocchi vanno dall’euro dei rigatoni allardiati e dei croque madame o monsieur ai 5 € del sushi di 8pus passando per i 3 € dell’avocado toast. Il menu di Luminist si divide tra due filoni gastronomici. La tradizione partenopea rivista e l’offerta contemporanea che guarda a Oriente con Pesce e Riso, il sushi appunto di 8pus nato a Telese Terme.

Il quadro delle portate e dei prezzi è questo.

Stop & go

Luminist Caffè Bistrot Napoli: toast
  • Avocado toast (15 €)
  • Club sandwich (19 €)
  • Caesar salad (15 €)
  • Toast. Prosciutto cotto spagnolo e caciocavallo podolico (12 €)
  • Croque monsieur (13 €)
  • Croque madame (14 €)
  • Selezione di salumi e formaggi (25 €)

8pus da Kresios a Luminist

Pesce e riso. Foto di Alberto Blasetti
  • Hamburger di tonno rosso (18 €)
  • Lobster roll (28 €)
  • Onigiri set 3 pz (32 €)
  • Pesce e riso 20 pz (40 €)
  • 36 pz (60 €)
  • Pesce e riso 52 pz (90 €)
  • Crudo di pesce (50 €)
  • Gran cotto (50 €)
  • Paella minimo 2 persone (60 €)
  • Patatine fritte by 8pus (6 €)
  • Tarte au citron (9 €)
  • Tiramisù al sifone (7 €)

La tradizione secondo Luminist

Luminist Caffè Bistrot Napoli: spaghetti ai frutti di mare
Gli spaghetti ai frutti di mare. Foto di Alberto Blasetti
  • Insalata di mare (15 €)
  • Alici marinate (8 €)
  • Polpette al sugo (8 €)
  • Vellutata di zucca (10 €)
  • Zuppa grano e fagioli (10 €)
  • Cuzzetiello salsiccia, friarielli e provola con birra (15 €)
  • Rigatoni allardiati (12 €)
  • Candele spezzate al ragú napoletano (13 €)
  • Ziti alla genovese (13 €)
  • Pasta “ammiscata” patate e provola (14 €)
  • Lagane ceci e baccalà (16 €)
  • Spaghetti ai frutti di mare (18 €)
  • Tubetti cozze e fagioli (12 €)
  • Baccalà porro e patate (18 €)
  • Filetto di pescato del giorno – all’acqua pazza, alla griglia, alla mugnaia – (22 €)
  • Frittura di gamberi, calamari e alici (22 €)
  • Tagliata di manzetta prussiana (20 €)
  • Salsiccia di suino a punta di coltello (14 €)
  • Costolette di maiale e papaccelle (14 €)

Green

  • Spinaci sesamo e soia (6 €)
  • Friarielli alla napoletana (7 €)
  • Peperoni olivee capperi (6 €)
  • Bieta saltata con semi misti (6 €)
  • Scarola ripassata (7,00)
  • Verdure alla griglia (6 €)
  • Patate al forno (6 €)
  • Misticanza e lamponi (6 €)

End

il babà di Luminist Caffè Bistrot Napoli
Il babà. Foto di Alberto Blasetti
  • Torta caprese (6 €)
  • Crema catalana (6 €)
  • Babà (6 €)
  • Crostata (6 €)
  • Gelato o sorbetto (6 €)
  • Tagliata di frutta con panna (8 €)

I vini

La carta dei vini non è suddivisa per bianchi e rossi, né per regioni. Luminist li accorpa sotto denominazioni come vini estetici, goiosi, voluttuosi, luminosi, impossibili.

fiano di Ciro Picariello

Luminosi come il Fiano 906 di Picariello del 2019 (40 €).

Come si mangia al bistrot Luminist (gennaio 2023)

mazzancolle al Luminist Caffè Bistrot Napoli
sushi e salsa di soia al Luminist Caffè Bistrot Napoli

Avvio folgorante con il Riso e Pesce (20 pezzi) da spennellare con la salsa di soia. Ottimi con il solo calamaro un po’ troppo spesso e coriaceo per reggere l’abbinamento.

Sul fronte della tradizione invece le cose vanno meno bene. L’alleggerimento delle ricette tradizionali annacqua troppo il contenuto strong degli ziti alla genovese con una cipolla poco caramellizzata e sugo lasco.

rigatoni allardiati al Luminist Caffè Bistrot Napoli

I rigatoni allardiati sono più vicini a una pasta con il pomodoro ben condita.

tubetti fagioli e cozze al Luminist Caffè Bistrot Napoli

Piatti anche i tubetti con fagioli e cozze che non hanno quell’aura di comfort food cui la cucina napoletana ci ha abituati.

Spicca invece il pane con una mollica profumata.

frittura di calamari, gamberi e alici al Luminist Caffè Bistrot Napoli

Eccezionale la frittura di calamari, gamberi e alici di Luminist da intingere nella salsa di accompagnamento.

Armando Palmieri ci offre un “delitto a metà”, ovvero un croissant accompagnato da crema spalmabile. E ci convince subito sull’urgenza di fare colazione alla caffetteria.

Rimpinguandola con una delle monoporzioni del carosello di dolci. Tutti ben fatti.

caffè al Luminist Caffè Bistrot Napoli
Mariafrancesca Natale

Chiudiamo con un caffè affidandoci alla Dea Fortuna. Che in questo caso è benigna. Un buon caffè non così scontato da trovare a Napoli. Fresco pur con una piccola nota di retrogusto bruciato. Ce ne meravigliamo ma non c’è da meravigliarsi. All’uscita, al bancone della caffetteria c’è Mariafrancesca Natale. Brewer, barista e consulente per l’area bar. Allieva di Andrej Godina e di Mauro Illiano (di cui è moglie), il terribile duo del caffè e autori della guida alle torrefazioni. Le cose buone non nascono mai per caso.

voto recensioni Scatti di Gusto 2,5

Voto: 7,5/10

Luminist Café Bistrot
Indirizzo
Via Toledo, 177
Napoli - NA
Numero di Telefono
Proposta
Contemporanea, tradizionale
Fascia di prezzo
€€€
Orari di apertura
lunedì:
martedì:
mercoledì:
giovedì:
venerdì:
sabato:
domenica:
Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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