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Ristoranti
8 Settembre 2015 Aggiornato il 11 Settembre 2015 alle ore 11:00

Roma. Il solito Kotaro Noda che ti manda alle stelle al Bistrot 64

Sia chiaro: questo post è in evidente conflitto di interessi. Lo scrivo per sdebitarmi di un favore. Di una segnalazione che mi ha fatto Emanuele Cozzo,
Roma. Il solito Kotaro Noda che ti manda alle stelle al Bistrot 64

pane e olio

Sia chiaro: questo post è in evidente conflitto di interessi.

Lo scrivo per sdebitarmi di un favore. Di una segnalazione che mi ha fatto Emanuele Cozzo, patron del Bistrot 64 ristorante di casa (nel senso che è vicino a dove abito per cui frequentemente varco l’ingresso) che a Festa a Vico mi ha detto “Vai al Don Geppi a Sant’Agnello, c’è uno chef pazzesco”.

Fegato con cipolle alla veneziana

Ora in un mondo come quello del food popolato da invidie e da personaggi che si mangiano il fegato invece di un buon piatto e sono sempre pronti a gettare fango invece che aspergere condimenti sulla pasta, io apprezzo un operatore del settore che ti dà un’informazione preziosa relativa a un collega.

Anche perché una veloce ricerca su internet mi aveva restituito la scialba cronaca di maniera in cui l’elemento per invogliare un commensale era l’umiltà dello chef. A me gli chef piacciono giustamente altezzosi e decisi su quello che preparano, per cui il dubbio mi si è istillato.

È andata a finire che oltre al ristorante di casa urbano, ho trovato il ristorante di casa in costiera (non che ci abiti vicino, ma il Don Geppi ha in testa l’hotel Majestic).

Ora che vi ho intrattenuto sulle ragioni di questo ennesimo scrivere, vi dico che Kotaro Noda è in gran forma.

gelato ostrica

Benvenuto. Mi ha deliziato con un gelato di ostrica immerso in una zuppetta di mele, sedano e zenzero servito nel ghiaccio. Penetrante, buonissimo, da mettere immediatamente in carta anche se lo chef nippo-romano ha fatto notare che la coppa mal si presta a passare i primi rinfreschi autunnali. Si cambi contenitore, diamine, e si abbondi in una porzione da – almeno – antipasto.

uovo strapazzato gamberi

Antipasto. Se ci fosse un premio alla peggiore interpretazione estetica di un piatto mirabile, l’uovo strapazzato con i gamberi rosa prenderebbe l’oscar. Non vi attrarrà al guardarlo e non solo per imperizia del fotografo, ma quanto è buono! Capovolgete i termini e otterrete una delle migliori messe a punto di temperature assaggiate negli ultimi tempi.

fusilli

Pasta. Lagano la conoscete? È il pastificio dei coniugi Capannelli che è a Roma alla Magliana. Noda propone i loro fusilli in una versione che a parecchi ricorderà l’insalata di fagiolini. Ci andate vicino con questo pesto di basilico, fagiolini, cilindretti di patate e seppie marinate. Non vi dico altro. Anzi, muovetevi che l’autunno si avvicina.

salmone

Pesce. Dai, il salmone no, fa tanto ristorante turistico a menu fisso. Poi assaggiate il salmone marinato al koji con salsa di yogurt e giardiniera home made e la (quasi) cottura vi conquisterà mentre il pesce si sfoglia quasi fosse un baccalà. Non ve lo perdete prima che il girare delle stelle farà cambiare il calendario astronomico.

mascarpone e frutta

Dolce. La via Lattea è uno di quei dolci cui è difficile rinunciare: ti manda alle stelle per restare in tema astrologico. Ma non mi sono pentito di assaggiare questo barattolino di mascarpone e frutta per niente stucchevole e molto fresco.

Chiudo con un macaron particolare che non vi fotografo così il servizio è incompleto e mi toccherà ritornare alla tavola nippo-romana. Può darsi che a via Calderini mi potranno fornire qualche altro indirizzo valido.Anzi, può darsi che Mario Affinita&Co legga questo post autoreferenziale insieme a Cozzo&Co: non è che si potrebbe fare un quattro mani diversamente carbonaro sotto casa?

via lattea

Pensa tu: un casertano, un napoletano, un po’ di costiera, un giapponese e un romano. Per finire la barzelletta dobbiamo chiamare solo qualcuno che porti il cannocchiale per scrutare cosa ci riserva il futuro il menu autunnale. E guardate un po’, lo conosco!

PS. Il degustazione lungo da 8 portate costa 60 €, quello basic da 5 portate viene via a 40 € e il vegetariano costa 35 €. Cosa che in tempi non sospetti mi aveva fatto gridare all’ottimo rapporto qualità – prezzo.

Giudicate voi e fateci sapere.

PPS. Non metto voto perché trattasi di post in siderale conflitto di interessi.

Bistrot 64. Via Guglielmo Calderini, 64. Roma. Tel. +39 06.3235531

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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