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10 Ottobre 2015 Aggiornato il 10 Ottobre 2015 alle ore 22:44

Roma. Perché andare a bere al nuovo The Race Club al Colosseo

"È come quando vai da Burger King o a un ristorante stellato: così è la differenza tra questo tipo di  cocktail e quello che ti servono quando vai in
Roma. Perché andare a bere al nuovo The Race Club al Colosseo

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“È come quando vai da Burger King o a un ristorante stellato: così è la differenza tra questo tipo di  cocktail e quello che ti servono quando vai in discoteca”. Mai definizione fu più azzeccata e chiara per capire il senso di mixology. Mescolare sapientemente sapori, secondo qualche vocabolario online qua e là.

L’autore di questa perla di saggezza è Diego Ferracani, 27 anni, bartender, che insieme al fratello Dario, di 24, gestisce un nuovo locale a via Labicana, nei pressi del Colosseo.

Una zona un po’ morta, penserete. E in effetti è così, ma vi chiedo di proseguire la lettura per capire insieme a me se il neonato The Race Club può cambiare le cose.

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Partiamo dall’arredamento: luci soffuse, complementi vintage (che fanno sempre molto figo) e un’officina con tanto di moto, che mi fa molto pensare che Cracco e Lapo Elkann abbiano ragione: motori e cibo (in questo caso buon bere) vanno particolarmente a braccetto.

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Ma andiamo al fulcro della cosa, i drink. Non si sentano esclusi gli astemi: anche loro possono confezionare secondo i propri personalissimi gusti il proprio cocktail (un po’ come certi hamburger nuovi in Centro a Firenze).

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Ok, c’è l’alcol. E poi ci sono i vari sapori, che in questo caso sono realizzati home-made dai due giovanotti sopracitati. Ananas, fragole, mele, arancio e frutta varia vengono acquistati al mercato e lavorati in casa per poi estrarne il succo, l’essenza. Così anche si ricavano lo sciroppo di rosmarino o di basilico, prima di mescolare il tutto con un po’ di zucchero liquido (anch’esso fatto in casa, eh).

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Sbagliate se vi aspettate prezzi esorbitanti. Qui i cocktail costano 9 €. Vediamone alcuni (tenendo conto che sono personalizzabili):

  • Race Sour Club: vodka, cointreau, succo di lime, sciroppo di camomilla, basilico fresco.
  • The Copper: bourbon whiskey, cointreau, succo di lime, sciroppo di cardamomo.
  • The Cumba Fizz: vodka, cetriolo, succo di lime, zucchero, soda.
  • Il Conte Sardo: campari, vermouth rosso, liquore al mirto, soda.
  • Mediterranean Race: vodka, succo di limone, succo di zenzero, sciroppo al rosmarino, cetriolo.
  • Berry Ginger Pick: rum chiaro, creme de cassis, lime, zenzero, purea di fragole.
  • Rosmary Berry Pick: vodka, sciroppo al rosmarino, succo di lime, purea di fragole.

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Ecco, invece, gli analcolici (7 €):

  • Al Pachino: pachino, basilico, sciroppo di rosmarino, cranberry.
  • Tilly Sour: purea di mirtilli, succo di lime.
  • Mojito Zen: lime, zucchero, purea di zenzero, menta, ginger beer.
  • Capiroska Fragola e Cetriolo: lime, cetriolo, fragole.
  • Damon Hill Cooler: pestato di frutti di bosco, succo di lime, sciroppo di zucchero, purea di ananas.

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Allora? Pensate che un locale del genere – fautore del buon bere, figo e vintage – possa avere un futuro in una zona come questa?

Fatemi sapere. E, intanto, cìn.

The Race Club. Via Labicana 52. Roma 333.3189954.

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