Salone del Gusto 2010. Terra Madre. Il progetto per Angelo Vassallo
Il Castello dei Principi Capano a Pollica diventerà la sede del Presidio Permanente della legalità e della cultura del territorio. E’ questa la notizia che arriva da Terra Madre per ricordare in maniera propositiva la figura di Angelo Vassallo, il sindaco del paese del Cilento assassinato una domenica di fine estate. Slow Food, Cittaslow, Libera e Legambiente possono essere considerate come altrettanti specchi della maniera di intendere la politica di Angelo Vassallo. Cultura e rispetto del territorio e dell’ambiente, valorizzazione delle espressioni locali tra cui il patrimonio enogastronomico, la difesa della legalità. Nascevano su questi filoni i progetti di cui discuteva con i componenti della sua amministrazione e con gli amici. Al porto, al bar, passeggiando. Era nata così l’idea di importare la sosta a pagamento da Roma e da Parigi o di alzare la qualità delle case in affitto con un sistema simile alle chiavi francesi. O di innovare completamente non solo la raccolta differenziata dei rifiuti con il porta a porta o l’innaffiamento con la rete duale. Angelo ti faceva vedere idee per il futuro prossimo per stare in cima alla classifica delle spiagge e dei mari più belli. I riconoscimenti erano una base per andare oltre, per immaginare il bello, il buono e il giusto. Il prossimo progetto avrebbe riguardato la Dieta Mediterranea entrata nel Patrimonio dell’Umanità. “Se hai un progetto, poi lo facciamo”. Che equivaleva a dargli un’idea, un parere e vedere come si materializzava senza troppi giri di parole e di burocrazia. Il Presidio permanente della legalità e della cultura del territorio sarà alimentato dalle idee di Associazioni che erano seguite con interesse da Angelo Vassallo. E dovrebbe nascere anche un altro Presidio Slow Food, quello delle “olive ammaccate”, così buone così diverse nella ricetta tra collina e mare, tra Pollica, Galdo, Celso, Cannicchio, Pioppi e Acciaroli.
Ho chiesto a Gabriella Mazziotti, Consigliere comunale e amica di Angelo Vassallo, di parlarci del rapporto con Terra Madre. (V.P.)
Pollica, 26 ottobre 2010
Tornando da Torino, la mia mente spaziava continuamente a ritroso, scavando nei cassetti dei tanti ricordi, con la speranza di trovare la forza e la determinazione di andare avanti.
A Terra Madre, per una serie di circostanze, è toccato proprio a me ricordare Angelo.
Non solo per ricordarlo ma per fargli una promessa.
Parlai ad Angelo di Terra Madre, nel 2006 dopo una circolare di Cittaslow, che invitava tutte le città della rete a sostenere con un contributo economico questo progetto.
In periodi di crisi come quelli che stiamo attraversando, soprattutto per piccole realtà come la nostra, quel contributo era un grosso sacrificio. Ma consapevoli della grande profondità di Terra Madre, il Comune di Pollica fu il primo della rete a rispondere all’appello.
La scorsa primavera, si era stabilito che tutte le Cittaslow, avrebbero organizzato, nel mese di Settembre, una manifestazione per raccogliere fondi a sostegno di Terra Madre.
Ricordo ancora le sue parole: “ Non dobbiamo fare brutta figura, ho preso un impegno ben preciso”.
Nonostante tutto, Angelo, ha mantenuto l’impegno assunto.
A Terra Madre lui non c’era, ma c’era il contributo che lui aveva promesso.
E adesso tocca a noi, a quanti erano presenti per ricordarlo, a quanti hanno espresso solidarietà e belle parole, mantenere le promesse fatte nel momento del cordoglio. Altrimenti sarebbe tutta retorica…. E Angelo odiava la retorica.
Angelo Vassallo era la speranza dell’altro Sud, quello vero, quello sano. Era il simbolo della legalità, colui che quotidianamente metteva in essere i principi fondanti delle associazioni di Cittaslow, Sloow Food , Libera e Legambiente.
Ecco, a Torino c’erano tutti.
Tutti nel nome di Angelo Vassallo, pronti ad andare avanti con un progetto comune di far diventare Pollica un presidio della legalità e della cultura del territorio.
Anni fa, qualcuno scrisse di lui, che i pescatori sono contadini prestati al mare…
Angelo Vassallo era la prova provata di questa teoria. Uomo saggio, ma ancor prima, umile e di poche parole, diceva che a mare bisognava essere concreti e amare il silenzio. Queste virtù lui aveva cercato di trasferirle nella politica….
L’amore per la sua terra, la sua concretezza, la sua grande testardaggine e la sua umiltà, gli hanno dato la forza tirare fuori e a far conoscere il meglio del proprio territorio. Era innamorato e fiero del suo Cilento e riusciva, solo a parlarne, a fare innamorare di questi luoghi chi lo ascoltava.
Nel suo percorso, durato 15 anni, Angelo ha seminato, ha saputo coltivare e ha, in parte, raccolto dei frutti.
Sono convinta che molti, dopo circa 50 giorni, non si rendono ancora conto della grande e pesante eredità che Angelo ci ha lasciato.
Sarebbe più comodo mollare, girarsi dall’altra parte…….