Salt Bae che apre a Milano e le altre novità in inverno
Sì, lo so, è un po’ che non vi aggiorno sulle ultime novità nel variegato e frenetico mondo delle inaugurazioni di ristoranti, delle celebrazioni di pizzerie, delle innovazioni dei supermercati. Ma ho una scusante: dovevo mangiare panettoni, lenticchie e cotechini, e cucinare…
Cerco di rimediare con una veloce carrellata di novità.
Salt Bae arriva in città
La notizia l’abbiamo letta in un post del solitamente bene informato Dominique Antognoni: Salt Bae, ovvero, il meat-perfprmer e influencer della griglia, il funambolo dei condimenti, la multinazionale del grill, arriverà in città con i suoi coltellacci e le sue acrobazie salatorie. Si dice abbia già “perlustrato” la zona di Porta Nuova.
Dal primo ristorante, anzi, dalla prima steakhouse (aperta nel 2010) di Nusret Gökçe, vero nome del cuoco turco di origini curde ora universalmente noto col nome di Salt Bae, aperto si è arrivati a un gruppo internazionale, con locali ad Ankara, Bodrum e Marmaris in Turchia, Abu Dhabi (Dubai), Doha (Qatar), Gedda (Arabia Saudita), Mykonos, Miami e New York, frequentati dal jet set internazionale, attirato dalle sue salagioni acrobatiche, un gioco di polso e di rimbalzi sull’avambraccio peraltro nerboruto. Poteva mancare il capoluogo lombardo, così attento alle novità?
Il lato spettacolare (come ad esempio la tomahawk in foglia d’oro) ovviamente confina in un secondo piano il discorso sulla cucina in sé, che è quasi solo commento sui prezzi: ma noi avevamo chiesto un parere a uno dei nostri amici, grande esperto di carni e ristoratore, Luciano Bifulco, che lo definisce “grandissimo”: potete leggerlo qui.
I Butticè, nuova trattoria dei fratelli de Il Moro di Monza
Ricercano personale di sala, i fratelli Butticè, titolari del Moro a Monza, una delle realtà gastronomiche più interessanti della Brianza. Sono di origini siciliane: possiamo supporre che ritroveremo la loro terra anche nella Trattoria di prossima apertura, magari con una proposta meno “alta”, ma che sarà, se tanto mi dà tanto, sicuramente da provare.
La Sicilian Bakery di Tommaso Cannata diventa I Compari
In realtà, è rimasto tutto uguale in corso Indipendenza: è solo cambiata l’insegna, dall’originale Sicilian Bakery alla nuova I Compari, grazie all’entrata di un nuovo “compare” a fianco di Tommaso Cannata.
Nessuna preoccupazione: pane, focacce (messinesi), pidoni, arancini sono sempre buoni. Li ho ri-provati personalmente.
A fine gennaio apre Ci Piace
“Apriremo a fine gennaio, siamo un fast-food sano che offre vellutate di verdure fresche e risotti.” Così Ci Piace a una mia domanda diretta – vabbè, diretta ma su Facebook. Ahimé senza altri particolari.
In effetti, le foto postate sono di risotti e vellutate.
Il rinnovato Ba Asian Mood di Marco Liu
Una bella rinfrescata a Ba Asian Mood – “L’autentica cultura culinaria cinese dal gusto contemporaneo”. Il fortunato ristorante di Marco Liu, giovane rampollo della dinastia Liu, da intendersi come Iyo e Aji e Iyo Aalto, ovvero il fratello Claudio, e Gong, ovvero la sorella Giulia, ha cambiato aspetto, ma sempre con quell’impronta di eleganza che lo contraddistingueva. Anzi, quel tot di posti in meno, ovvero la rarefazione dei tavoli, lo ha reso ancora più piacevole.
Ba Asian Mood.
E poi c’è anche Iyo Aalto
Aperto già da qualche settimana, un altro locale di alta cucina giapponese, nonostante il titolare, Claudio Liu (appunto), sia cinese. Filiale in salsa nipponica di Iyo Taste Experience, primo stellato etnico italiano della Guida Michelin, il ristorante Iyo Aalto in zona Porta Nuova, ovvero piazza Alvar Aalto, vede in cucina Domenico Zizzi e Masahi Suzuki al banco sushi.
La Esse nuovo format di Esselunga
Risolti i vari problemi legati alla successione, la creatura di Bernardo Caprotti continua la sua corsa anche in questo nuovo decennio all’insegna dell’innovazione. E se già l’anno scorso Esselunga aveva iniziato la partnership con i fratelli Cerea sotto il marchio di pasticceria Elisenda, ecco arrivare La Esse all’inizio di corso Italia (è nei locali di Palazzo Meroni, l’edificio “a ferro sa stiro” simile al Flatiron Building di New York).
Si tratta di un nuovo format sperimentale di prossimità, ovvero una “Esselunga corta” (“Esse”, appunto), pensato per studiare sul campo le nuove modalità di fruizione del supermercato, con la possibilità ad esempio di fare colazione, o pranzare, sul posto (e quindi ecco i dolci di Elisenda e la cucina a vista).
I prodotti in vendita (c’è anche un piano sotterraneo) sembrano privilegiare il consumo immediato, o la spesa fatta prima di rientrare per la cena.
Qualcosa di simile a quello che stanno già proponendo alcuni punti vendita di Carrefour.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati; pagine e siti dei locali; la foto di Ba (e apertura) sono di Dominique Antognoni]