La spesa di Alain Ducasse. Ecco tutti gli indirizzi
Se togliete alla religione del palato quella del chilometro zero e aggiungete il rispetto per la natura più la voglia di aprire uno dei carnet d’adresse più esclusivi del mondo (i fornitori di Alain Ducasse), il risultato sarà una manciata di produttori che all’Hotel Plaza Athénée di Parigi mettono in mostra ogni anno la loro raffinatissima mercanzia. Mentore, appunto, Alain Ducasse, lo chef più iperattivo del pianeta, che quest’anno, per il secondo anno consecutivo, ha messo in scena, nel cortile-giardino dell’albergo che ospita il tristellato Alain Ducasse au Plaza Athénée, lo spettacolo di prodotti alimentari di qualità, talvolta rari e antichi, prodotti con metodi rispettosi dell’ambiente e spesso caduti nell’oblio. Una vetrina a cinque stelle, metà salotto, metà boutique, dove 16 produttori selezionatissimi hanno esposto i loro gioielli offrendoli alla degustazione (ma non alla vendita), raccontando peripezie e passioni, mettendosi in vetrina e offrendosi alla curiosità degli avventori.
Quest’anno sono stati in 400 a visitare il mercato e a conoscere, come ha spiegato Ducasse, “prodotti, percorsi, iniziative e processi di produzione” che “meritano di finire sotto i riflettori”. Un’iniziativa pensata “per rendere omaggio a tutte quelle persone con cui lavoriamo giorno dopo giorno per poter offrire ai nostri clienti una cucina di qualità”, come ha detto, per spiegare l’iniziativa, Alain Ducasse, neo cittadino monegasco, nemico giurato della cucina molecolare, reduce dall’ultima apertura, la Trattoria-Sporting Club, ristorante monegasco dal sapore toscano, animatore di due tristellati, il Louis XIV di Montecarlo e l’Alain Ducasse au Plaza Athénée di Parigi (erano tre prima della chiusura del tristellato di New York, nel 2007). Molti degli espositori sono il frutto della ricerca di qualche “cacciatore di prodotti” che, con la determinazione di cercatori d’oro e la professionalità di head hunter, hanno battuto per anni il territorio francese, zolla per zolla, alla ricerca di prelibatezze, passioni ed esclusività alimentari. Agrumi inimitabili, verdure e fiori commestibili di incomparabile bontà, fragole di bosco irripetibili, asparagi senza confronto. E poi sale al profumo di oceano e di violetta, presidi Slow Food, formaggi di capra Rove, tartufi e primizie, volatili di Bresse e carni dei migliori allevatori del mondo. Un’antologia di buone pratiche produttive, una festa dei sapori inimmaginabili per chi è avvezzo all’agricoltura e all’allevamento intensivi, ai non-sapori della grande distribuzione, ai cibi che passano l’esame HACCP ma non quello del gusto. Chi ha avuto la fortuna di andarci ha incontrato personaggi unici come i loro prodotti. Di ognuno di loro ci resta, in attesa del prossimo appuntamento, il profilo di una storia e di una passione autentica.
Ecco il carnet d’adresse di Alain Ducasse. Da portare con sè in Francia per una spesa che non teme confronti!
(Indirizzi e link in aggiornamento)
Ortaggi e verdure
Gli asparagi in alta Provenza: Jean-Pierre e Susanne Blanc – Les Asperges de Robert Blanc
Le verdure dei Castelli della Loira: Didier e Sandrine Pil – Le Potager du Petit Moulin
Gli ortaggi vicino Aix-en-Provence: Nathalie e Jérôme Galis – Etablissement Galis
La pescheria in Bretagna: Patrice Lorillon e Anne Kervagoret – SDAB Maréyage
Il pesce della Vandea: Gautier Brunet-Moret – Produits Noirmoutrins et Vendéens
La gioielleria della carne a Parigi: Jean-Claude Huguenin – Société Jean-Claude Huguenin
La migliore carne del mondo: Yves-Marie Le Bourdeonnec – Le Couteau d’argent
Formaggi e burro
La capra Rove della Provenza: Réné Pellegrini – Les comptoirs d’Epicure
Il burro vicino Nantes: Pascal Beillevaire – La Seiglerie
Gli agrumi dei Pirenei: Bénédicte e Michel Bachès – Les Mas Bachès
Le fragole di bosco da Malaga a Parigi: Rolande e Cathy Most – La Finca
Un siciliano a Parigi per l’olio d’oliva: Cédrio Casanova – La tête dans les olives
I vini della Borgogna: Christine e Erio Buatois – La Cave des Cordeliers
Il foie gras dell’Aquitania: Sandrine e Maurice Lesgourgues – Maison Paris
Il sale dell’Atlantico: Florence e Philippe Constant – Le Mulon de Pen Bron
I cacciatori di bontà: Alexandre Drouard e Samuel Nahon – Terroirs d’Avenir