Tabi a Napoli, spettacolare ristorante di cucina giapponese fusion
Ignacio Hidemasa Ito è una garanzia di successo e altro non potevamo attenderci da una cena al ristorante Tabi a Napoli.
In zona Santa Lucia, è il ristorante di cucina giapponese fusion aperto dallo chef e da Stefano Parisio.
Un bel locale elegante e arioso con la grande vetrina che inquadra la sala.
Alla prima occhiata, protagonista sembrerebbe l’onnipresente banco che suggerisce sushi.
Ma basta accomodarsi al tavolo, guardare il menu e soprattutto affidarsi ai consigli di Stefano Parisio per entrare nel mondo di Ignacio Ito. Lo chef, dopo anni trascorsi all’ombra del Vesuvio, ha miscelato alla perfezione i suoi primi toni barocchi con la nuova asciuttezza degli ingredienti e la passione tutta partenopea per la pizza.
La varietà della proposta di Tabi è così ampia da scantonare in assoli fuori menu. Una verve napoletana da pizzeria con carta lunghissima in felice contrasto con gli studiati ingredienti delle portate. Insomma, chi ricorda l’Ignacio Ito sushiman degli esordi avrà qualche notevolissima sorpresa.
La serata fredda non preclude il piacere di un ottimo champagne di accompagnamento, il Bruno Paillard dosage zéro.
Che accompagna alla perfezione i gamberi e cetrioli con una evidente punta di agrodolce.
E va a nozze con la spolverata di tartufo che nobilita i gunkan in tempura. Delle vere nuvole di piacere.
La fusion proposta da Ignacio Ito al ristorante Tabi mette insieme benissimo Napoli e l’Oriente con i roll e gli uramaki. Ira decisamente partenopei con i gamberi, ora internazionali con la capasanta. Ma sempre in elegante equilibrio.
Il ramen di Tabi
Viene quasi da provocare la mano di Ignacio Ito e andare sullo strong. E vista la serata invernale, ci vuole una zuppa. Il ramen è piatto che fa della possenza degli ingredienti la cifra distintiva. Ma anche in questo caso, il ramen di carne di Tabi è leggero seppure di carattere. Uno dei migliori assaggiati con gli udon perfetti. Una vera delizia.
C’è tempo per un assaggio di un fritto di pesce estemporaneo. Buonissimo come possono esserlo quelle fritture di paranza fatte di pesce freschissimo e di manico. D’altronde siamo a Santa Lucia, antico borgo marinaro di Napoli, e Tabi sembra impregnato del miglior lascito dei pescatori di un tempo.
C’è spazio per una tartelletta, tanto domestica nell’aspetto quanto raffinata e concentrata nel sapore.
Veramente un bel viaggio questo alla tavola di Ignacio Ito. Che da Tabi conserva la sua riservatezza nel saluto e mostra tutta l’espansività partenopea nei piatti.
Voto: 9,5/10
Tabi. Via Raffaele De Cesare, 35. Napoli. Tel. +390810513280