Taste of Roma 2016. La classifica dei 6 piatti per costruire il vostro menu perfetto
Dal 15 al 18 settembre si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica la quinta edizione di Taste of Roma, uno degli eventi gastronomici più attesi dell’anno.
Nato a Londra nel 2004 ed ormai diffuso in tutto il mondo, Taste si propone, con degustazioni, incontri, showcoooking, lezioni e cene, di portare la cucina degli chef più famosi della città, e non solo, alla portata di tutti.
Dopo aver superato le 23mila presenze lo scorso anno, l’obiettivo è di continuare ad incrementare il numero dei partecipanti puntando molto sui giovani e sulla loro voglia di assaggiare sapori e combinazioni nuove.
Sono 13 gli chef che presentano 4 piatti ciascuno: Heinz Beck, Cristina Bowerman, Francesco Apreda, Daniele Usai (che vedremo senza Claudio Bronzi), Giulio Terrinoni, Stefano Marzetti, Alba Esteve Ruiz, Roy Caceres, Angelo Troiani, Davide Del Duca, Alessandro Narducci, Adriano Baldasarre (del promettente Tordomatto) e Andrea Fusco.
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A questi si aggiungono un Charity Restaurant, con un menu creato da Anthony Genovese, Oliver Glowig (in procinto di aprire la sua trattoria contemporanea al Mercato Centrale di Roma Termini), Massimo Viglietti e Gianfranco Pascucci, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza con un particolare riguardo per le zone terremotate.
Inoltre la VIP Lounge ospiterà la brigata di Stazione di Posta guidata da Gigi Nastri.
A tre giorni dall’inaugurazione abbiamo assaggiato in anteprima alcuni dei piatti che saranno presentati a questa edizione grazie al Taste Restaurant Safari, un tour in 4 tra i ristoranti della manifestazione.
Ad accoglierci, Roy Caceres (Metamorfosi), Alba Esteve Ruiz (Marzapane), Stefano Marzetti (Mirabelle) e Giulio Terrinoni (Per me).
Questa la nostra classifica dei piatti assaggiati che potrà guidarvi nella scelta durante la manifestazione.
1.Trippa di rana pescatrice (Per Me)
La Trippa di rana pescatrice, spuma di pecorino, olio e menta (6 € il costo al Taste of Roma), trattata come la trippa tradizionale (bollita in tre brodi) risulta la portata migliore del Safari.
Molto delicato il gusto di pesce tanto da confonderla con la ricetta tipica romana.
Piatto preparato da Giulio Terrinoni, chef cresciuto professionalmente a Fiuggi che, dopo l’esperienza stellata con Angelo Troiani a Acquolina Hosteria, ha deciso di aprire il suo ristorante in una piccola traversa di via Giulia.
2. Bottoni di Manzo (Marzapane)
Bottoni ripieni di coda di manzo con il suo brodo, cavolfiore e carote bruciate e daikon fermentato a cubetti (6€), cucinati dalla giovane chef spagnola Alba Esteve Ruiz, da marzo 2013 alla guida di Marzapane e vincitrice nel 2014 del premio Chef Emergente del Gambero Rosso.
Piatto dai sapori dolci, rende onore alla passione della chef per le zuppe che ama servire anche in estate.
3. Lattuga (Metamorfosi)
Lattuga, ceviche di ricciola, mais croccante , emulsione di miso e sopa Azteca (7 €) di Roy Caceres è una portata fresca e ricca di consistenze.
Lo chef colombiano, dal 1993 in Italia, è dall’ottobre 2010 alla guida di Metamorfosi dove nel 2012 ha ottenuto la sua prima stella Michelin.
4. Cacio e pepe (Per Me)
Giulio Terrinoni con il suo Superspaghettone Cacio e Pepe, alici, fiori di zucca, polvere di arancia (7 €) è riuscito a rendere fresco un piatto tradizionalmente dai sapori decisi.
5. Salmone croccante (Mirabelle)
Il Salmone croccante ai cereali, con gelato di burrata, alici e chutney di pomodori verdi, cardamomo, mango, peperoncino e lime (7 €) è un piatto audace che dimostra la voglia di sperimentare di Stefano Marzetti, chef romano formatosi in famosi ristoranti della capitale tra cui la Pergola ed il Convivio. Dal 2007 al Mirabelle, nel 2012 ne diventa Executive Chef.
6. Secreto di maiale (Marzapane)
Il secreto di maiale (10 € sempre al Taste of Roma) cotto 14 ore a 68° con puree di carote e verza e gel di pompelmo degustato da Marzapane paga rispetto agli altri una minore complessità nei sapori; ottima però l’esecuzione.
Due i piatti che Caceres e Marzetti hanno solo spiegato. Roy Caceres ha definito l’Anti-pasta (10 €) una “pasta senza la sua essenza, i carboidrati”. È di un brodo di pesce trasformato prima in gel, poi disidratato e tagliato a forma di tagliatella, quindi reidratata in acqua fredda per due minuti. Condita con un emulsione di teste di gamberi, gobbetti crudi e gel di limone, rappresenta al massimo lo spirito di Taste e, con la sua complessità nella preparazione (solo 250 g di pasta preparata al giorno), aiuta a far capire l’impegno con cui ogni chef si approccia all’evento.
Stefano Marzetti propone anche lo storione (10 €). Il pesce d’acqua dolce sarà prima posto in osmosi per 24 ore in un Rossini alle fragole per poi essere cotto al forno a 90° per 4-5 minuti. Sarà servito con uno tzatziki con fragole e cetrioli a cubetti ed aglio nero fermentato ed una spugna alle alghe.
Gli chef hanno voluto stuzzicare i nostri palati anche con piatti non previsti a Taste 2016.
Abbiamo quindi assaggiato un’arepa di mais con cuore di manzo, peperoncino e misticanza (Roy Caceres) ed una foresta nera rivisitata (Giulio Terrinoni).
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Questa anteprima vi ha convinto ad andare al Taste of Roma al Flaminio e investire 16 € per entrare? Avete tutti i menu da cui attingere per incrociare gli assaggi e costruire il vostro menu perfetto.
[Testo e foto: Matteo Bizzari]