Terra Madre Day con i protagonisti di Slow Food in Penisola Sorrentina
Nello storico mercato ortofrutticolo di Piano di Sorrento si è celebrata la festa mondiale di Slow Food del cibo locale. Per una settimana, ogni anno in tutto il mondo si promuovono le produzioni e i metodi di consumo sostenibili con cene, incontri con le scuole, i cittadini, creando mercatini e coinvolgendo le comunità locali dei contadini, allevatori, pescatori e trasformatori.
La convinzione è che le produzioni di cibo di piccola scala e di prossimità alle città possano salvaguardare l’ambiente, la salute, le economie locali e quella diversità che nella grande distribuzione è tanto sacrificata.
Altrove nel mondo si è dato vita a una “manifestazioni contro i fast food in Bangladesh, una cerimonia per il trapianto di alberi in Kenya, un concorso di cucina a base di ingredienti locali in Canada, una lunga tavolata anti ogm in Germania, una mostra fotografica in India, un eat-in a Londra e altre mille attività che hanno coinvolto oltre 100.000 persone in tutto il mondo”.
Le colline ed i piccoli pescatori di questo territorio sono ormai quasi scomparsi e le nuove generazioni sono assorbite dalle opportunità offerte dal turismo di Amalfi, Sorrento e Capri o sono emarginate dall’industria del cibo che schiaccia verso il basso le soddisfazioni economiche di chi lavora la terra.
L’iniziativa in costiera sorrentina ha scelto di portare i contadini ed i loro prodotti alla vendita chiedendo all’amministrazione comunale l’uso del Mercato cittadino. L’aria che si respirava era particolare. Bella esperienza essere accolti dalle musiche di Terra Madre*, tormentone di Roy Paci incluso, dalle bandiere verdi delle comunità di Slow Food, dai sorrisi degli organizzatori, dei contadini, delle signore agguerrite che facevano la spesa della domenica, dall’occhio attento di chef e albergatori della zona a prodotti che ormai è difficile reperire, dai tanti che scattavano foto.
Tra i partecipanti, incontro a braccetto con Amelia Mazzola, patron del ristorante La Torre di Massa Lubrense, tappa fissa di Carlin Petrini quando viene in costiera, e Imma Gargiulo, cuoca e frizzante commentatrice per Scatti di Gusto di Masterchef 2. Amelia nel suo ruolo di attivista dell’associazione della chiocciola spiegava con passione l’iniziativa e con lei Rita Abagnale, organizzatrice e storica responsabile.
Questa prova zero.zero si è conclusa a tavola in un ristorante vicino dove con una quota fissa abbiamo assaggiato le verdure acquistate al mercato oltre che il ragu della domenica con tanto di candele spezzate di Gragnano. Una parte dell’incasso è andata a sostegno di Terra Madre, in particolare del progetto Orti in Africa con l’obiettivo di arrivarne a creare 10mila in tre anni. Ma questa è un’altra storia.
*“La Comunità del Cibo è un’entità fisicamente individuabile, che ha valori, interessi e destini comuni e che si occupa, con la salvaguardia dei semi, la raccolta, l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, la trasformazione, la distribuzione, la promozione, l’educazione e con altre attività gastronomiche, di far sì che un cibo, prodotto su piccola scala, arrivi fino a chi lo mangerà.” Carlo Petrini, Presidente Internazionale Slow Food.
[Mauro Avyno]