Edit Torino. Menu e prezzi del nuovo polo gastronomico
Edit,innovativo spazio dedicato al food e al beverage, di cui vi avevamo già anticipato le caratteristiche, apre oggi a Torino. Ecco i menu e i prezzi delle diverse aree per aiutarvi a scegliere meglio.
Qui ci sono le pizze di Renato Bosco, il ristorante dei Costardi Bros, i piatti di un altro chef stella Michelin, Pietro Leemann.
La rinascita di una zona parte anche dalla fiducia che gli imprenditori nutrono per lei cÈ quanto sta accadendo in via Francesco Cigna, una delle strade più importanti del quartiere Aurora a Torino. La riqualificazione dell’area, che fino a una manciata di anni fa era conosciuta per il degrado e per i traffici illeciti, passa per una galleria d’arte (la Galleria Ettore Fico), un ampio viale (la Spina) che collegherà la città con il suo aeroporto, un centro commerciale, la sede distaccata dell’università e, appunto Edit.
Edit (Eat Drink Innovate Together) nasce dalla lungimiranza di Marco Brignone che, dopo una vita passata nell’alta finanza, ha deciso di investire nella sua Torino con un progetto unico in Italia. Negli oltre 2000 mq, disposti su due livelli, trovano posto diverse proposte coordinate sotto un’unica gestione. La destinazione gastronomica è unica ed è suddivisa in cinque aree principali – Bakery Cafè, Brewery, Pub, Cocktail Bar, Restaurant e Kitchens (quattro cucine professionali più una sala adibita a showcooking). E fin qui niente di nuovo.
La novità sta nell’interattività degli spazi. Infatti qui amatori, professionisti e piccole realtà artigianali possono affittare gli impianti e gli strumenti per svolgere il proprio lavoro.
Al piano inferiore si trovano il Bakery Cafè, la Brewery e il Pub, mentre al piano superiore, aperto solo alla sera, si può godere di un’offerta più ricercata nel Cocktail Bar e nel Restaurant.
Il Bakery Café è uno spazio intermedio tra casa e ufficio, dove poter lavorare, ma anche rilassarsi e socializzare, gustando caffè, infusi e succhi, e sperimentando ricette che si ispirano alla cucina vegetariana e vegana. Si divide tra uno spazio caffetteria aperto al pubblico e un laboratorio di panificazione e pasticceria, realizzato in collaborazione con Lavazza. Grazie a questa partnership è stato possibile il coinvolgimento diretto dello chef Pietro Leemann, il quale ha firmato un menù vegetariano dedicato all’intero piano terra di Edit. A completare l’offerta, le brioche sfogliate di Renato Bosco.
Sempre a piano terra c’è la Brewery, un birrificio urbano, punto di incontro per appassionati della birra, gipsy brewers e mastri birrai di tutto il mondo. Sul lungo bancone che percorre l’intero spazio si posizionano 19 spine, che propongono altrettante birre, in parte prodotte internamente, in parte provenienti dai migliori birrifici italiani e del mondo. Sono anche presenti 80 referenze di birre in lattina e in bottiglia. Inoltre la Brewery è a disposizione di homebrewers (appassionati e associazioni che intendano produrre la loro birra mettendo alla prova le proprie capacità), publicans, beershops e ristoratori che vogliono creare una birra adatta alla proprie esigenze, gipsy brewers (birrai senza impianto di proprietà che producono presso terzi), beer firms (progetti imprenditoriali di distribuzione di birra a marchio proprio senza impianto di proprietà) o ancora aziende che vogliono produrre una birra a proprio marchio.
Il Pub adiacente è uno spazio nel quale la birra si abbina a un menù che intreccia i lievitati di Renato Bosco, i piatti vegetariani di Pietro Leemann e le ricette della cucina povera. In continuità con il birrificio, con il quale dà vita a un unico spazio con una capienza di 180 posti, c’è un tavolo lungo ben 25 metri.
Passando al piano superiore si trova un’area lounge, un Cocktail Bar dedicato all’arte della mixology e del food pairing, nel quale si può intraprendere un percorso personalizzato tra i sapori creati dai Barz8, Salvatore Romano e Luigi Iula, maestri del bartending a livello nazionale. La bottigliera vanta una selezione di 888 referenze con un assortimento particolarmente curato di gin e vermouth. In carta si trovano inoltre piatti in forma liquida, analcolici di ogni tipo e cocktail a base di birra prodotta ovviamente in Edit. In questa area hanno sede anche una cantina a vista e una sala per metà sospesa nel vuoto e posizionata strategicamente tra il bar e il ristorante. Qui lo scontrino medio è previsto intorno ai 10 €.
Il luogo principe dello spirito di condivisione di Edit è il ristorante che annulla ogni barriera tra sala e cucina grazie a una cucina centrale a vista circondata da sedute al bancone. Guidato dai Costardi Bros. (Christian & Manuel), chef stellati della provincia di Vercelli, il ristorante ha un bancone che corre intorno alla cucina, con 22 coperti che si aggiungono ai 50 coperti del ristorante, e lo Chef Table più grande al mondo (costo medio di una cena 50 €).
Sempre al primo piano ci sono le quattro Kitchens, ovvero cucine professionali, aperte al pubblico, completamente attrezzate. Le cucine si affacciano su una sala di 150 mq che verrà allestita per eventi, team building e lezioni frontali.
Edit. Via Francesco Cigna, 96/17. 10155 Torino. Tel. +39 01119329700.
[Alessandra Iannello. Immagini: Antonio Lori]