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11 Maggio 2010 Aggiornato il 20 Agosto 2017 alle ore 12:25

Gli ingredienti giusti della fotografia di Guerani

In un mondo in cui giochiamo un po’ tutti a fare i fotografi è davvero un piacere ammirare le foto di un vero fotografo. Ho conosciuto di persona
Gli ingredienti giusti della fotografia di Guerani

In un mondo in cui giochiamo un po’ tutti a fare i fotografi è davvero un piacere ammirare le foto di un vero fotografo. Ho conosciuto di persona Alessandro Guerani alla 12 ore di Le Max da Massimo Bottura, anche se la sua fama di fotografo lo precedeva. Di lui mi ha subito colpito una caratteristica che io considero un grande pregio: il non prendersi mai troppo sul serio. Alessandro scatta gran belle fotografie, è un professionista dall’esperienza ventennale, ma non te lo fa mai pesare, è una persona estremamente competente, ma anche estremamente modesta. Con grande piacere ho accettato quindi l’invito suo e di Barbara all’inaugurazione di “Ingredienti, forme e colori”, una mostra fotografica in cui saranno esposte le sue opere fino a metà giugno, a Milano da Kitchen in via de Amicis 45. Per una volta in primo piano non i piatti o le ricette, ma la materia prima.

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Guardando le sue foto appare evidente che Alessandro non improvvisa. Studia minuziosamente le luci, i colori, le inquadrature, nulla è lasciato al caso. Riserva una grande attenzione ai particolari e dietro ogni suo scatto c’è una grande tecnica, ma non è tutto. Alessandro precisa che “a creare davvero una foto non è la fotocamera, non è l’obiettivo, non sono le luci che si possiedono o si potrebbero comprare. È solo la nostra mente Non è così indispensabile concentrarsi sull’equipaggiamento fotografico, ma sulle idee”.

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Immaginatelo nel silenzio della notte, si perché Alessandro predilige la calma e la tranquillità notturne, a giocare con i pannelli, a lavorare con le sue attrezzature, ma soprattutto a divertirsi a pensare e ad immaginare l’ambientazione e l’atmosfera da creare per l’immagine finale. “Penso sia molto importante – continua Alessandro – prendersi del tempo per completare questo processo in modo soddisfacente in quanto è una grande base di partenza per fare un buon scatto. Tutte le decisioni successive avranno un percorso chiaro da seguire e il vostro lavoro sarà molto più semplice”.

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Questo è il motivo per cui Alessandro riesce a non essere mai uguale a se stesso. Le sue foto, pur dimostrando uno stile personalissimo, sono sempre molto diverse tra loro, mai banali, mai scontate. Vi capiterà di vedere un’essenziale confezione di uova, un tagliere da cui sembra voler uscire una testa d’aglio, un vellutato ciuffo di ravanello, ma anche una vera e propria natura morta fiamminga con la luce che squarcia il buio dall’alto, a cui sembra mancare solo una mosca a fare capolino tra i chicchi di melograno, o un chiaro omaggio alla pittura di Morandi, grandi passione di Alessandro. I riferimenti alla sua cultura e ai suoi studi artistici sono frequenti e vari: Alessandro spazia dalla pittura fiamminga a Morandi (con i suoi agrumi con bottiglie), passando per il cinema, con grande padronanza e naturalezza: “Lo studio e l’analisi di un capolavoro di un grande pittore , può darvi un sacco di idee su come comporre un soggetto in una scena fotografica”, precisa Alessandro.

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Ho trovato davvero indovinata la scelta di stampare le foto su forex, di non usare passpartout e cornici per non appesantirle e per conferire loro una maggiore efficacia. E per tutti coloro che desiderano assaporare a casa propria il gusto proposto da Alessandro Guerani, possono contattarlo: le foto esposte sono in vendita.

Lydia Capasso. Foto: Alessandro Guerani

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