La Guida del Gambero Rosso 2011. Il racconto per foto e per numeri [aggiornamento]
Una leggera pioggia accoglie gli ospiti della presentazione della Guida del Gambero Rosso ai Ristoranti d’Italia 2011. Entro con Niko Romito (Reale di Rivisondoli) impeccabile nel suo impermeabile nero con basco. Il primo saluto è con Gennaro Esposito (La Torre del Saracino di Vico Equense).
Un saluto a Norbert Niederkofler che Alessandro Bocchetti ha raccontato questa estate suscitando più di un’invidia gastronomica 🙂
Facce amiche che ti fanno venir subito voglia di … sederti a tavola. Pier Giorgio Parini (Osteria del Povero Diavolo di Torriana) e Mauro Uliassi (Uliassi di Senigallia).
Sala delle grandi occasioni con il mondo gastronomico al gran completo diviso, non equamente, tra chi sa cucinare e chi sa soprattutto mangiare. Interviene anche Paolo Cuccia, AD della Gambero Rosso Holding che ringrazia anche i giornalisti per l’interesse che dimostrano per questa guida. Mi rendo conto, però, che non ci sono gli scambi di cortesia tra avversari (o competitori che dir si voglia) in stile feste dei partiti. Mancano le altre guide. Non crederanno alle tesi e ai punteggi delle controparti 🙂
Mentre Clara Barra ringrazia la squadra molto al femminile, c’è chi già fa di conto per verificare il barometro di chi sale e di chi scende. La vera novità della Guida è la valutazione in progress della Pergola di Roma che sale da 93 a 94. Il voto più basso era stato dato sulla Guida della Capitale prima dell’estate!
Iniziano i premi. Qualità/prezzo: il primo a ritirarlo è Peppino Tinari (Villa Maiella di Guardiagrele – Chieti). Gli abruzzesi esultano. Basilicata, l’Antica Osteria Marconi (Potenza). Campania, Il Papavero (Eboli). Friuli Venezia Giulia, Avenati del Grand Hotel Entourage (Gorizia). Liguria, Quintilio (Altare – Savona). Lombardia, Osteria del Sass (Besozzo – Varese). Marche, Il Casolare dei Segreti (Treia) e Marchese del Grillo (Fabriano – Ancona). Molise, Vecchia Trattoria da Tonino (Campobasso). Piemonte, ‘I Bunet (Bergolo, Cuneo). Puglia, Vigna del Mar (Monopoli – Bari). Toscana, Mocajo (Guardistallo – Pisa). Valle d’Aosta, La Clusaz (Gignod – Aosta).
Tocca ai Premi Tradizione. Ancora Abruzzo con L’Angolo d’Abruzzo (Carsoli – L’Aquila) degli splendenti Valerio e Valentina Centofanti. Piemonte, La Pergola (Vezza d’Alba – Cuneo). Lombardia, Cigno Trattoria dei Martini (Mantova). Emilia Romagna, Hosteria Giusti (Modena). Basilicata, Lucanerie (Matera).
Ed è la volta del Premio Innovazione che va a Novecento (Meina – Novara), Dal Vero (Morgano – Treviso), Il Povero Diavolo (Torriana – Rimini), Dattilo (Strongoli – Crotone), ma soprattutto al Glass Hostaria (Roma). Ritira il premio l’architetto Silvia Sacerdoti con il piccolo Luca (il figlio di Cristina Bowerman e Fabio Spada) in giacca da chef. Il futuro inizia giovane, altro che invecchiare!
La Campania si fa onore con la migliore Carta dei Vini conquistata da Oasis (Vallesaccarda – Avellino). Vince il premio anche la Locanda Mariella (Calestano – Parma).
Tre bottiglie all’Enoteca Marcucci (Pietrasanta – Lucca) di cui vi racconterò una piacevole serata. Riconoscimento anche a La Baita (Faenza – Ravenna), Casa Bleve (Roma), Le Case della Saracca (Monforte d’Alba – Cuneo), Del Gatto (Anzio – Roma), Ombre Rosse (Preganziol – Treviso), Oste della Mal’Ora (Terni), Picone (Palermo), Roscioli (Roma).
Ed è la volta dei TRE GAMBERI
Angiolina (Pisciotta – Salerno). Forza Cilento!
Antichi Sapori (Andria)
Osteria del Boccondivino (Brà – Cuneo)
La Brinca (Ne – Genova)
Ai Cacciatori (Cavasso Nuovo -Pordenone)
Caffé La Crepa (Isola Dovarese – Cremona)
Cibus (Ceglie Messapica – Brindisi)
Consorzio (Torino)
Locanda Al Gambero Rosso (Bagno di Romagna – Forlì Cesena)
Locanda Mariella (Calestano – Parma)
Luna Rossa (Terranova di Pollino – Potenza)
Maso Cantanghei (Civezzano – Trento)
La Ragnatela (Mirano – Venezia)
La Sangiovesa (Sant’Arcangelo di Romagna – Rimini)
Vecchia Marina (in foto, Roseto degli Abruzzi – Teramo). Parte la ola da un settore alla sinistra del banco della premiazione.
Osteria della Villetta dal 1900 (Palazzolo sull’Oglio – Brescia)
Le TRE FORCHETTE
Punteggio | Ristorante | Variazione 2011/2010 |
94 | La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri (Roma) | 1 |
94 | La Torre del Saracino | 0 |
94 | Vissani (Baschi – Terni) | -1 |
93 | Combal. Zero | 0 |
93 | Don Alfonso 1890 (Sant’Agata sui Due Golfi – Napoli) | 0 |
93 | Reale (Rivisondoli – L’Aquila) | 2 |
92 | Le Calandre (Rubano – Padova) | -1 |
92 | Osteria Francescana (Modena) | 0 |
92 | Piazza Duomo (Alba – Cuneo) | 0 |
92 | Laite (Sappada) | 1 |
92 | Villa Crespi (Orta San Giulio – Novara) | 0 |
92 | Dal Pescatore Santini (Canneto sull’Oglio – Mantova) | 0 |
91 | Oasis Sapori Antichi (Vallesaccarda – Avellino) | 1 |
91 | Uliassi (Senigallia) | 0 |
91 | Il Pagliaccio (Roma) | 3 |
90 | Lorenzo (Forte dei Marmi – Lucca) | 2 |
90 | Le Colline Ciociare (Acuto – Frosinone) | 3 |
90 | Da Caino (Montemerano – Grosseto) | -1 |
90 | La Madia (Licata – Agrigento) | 0 |
90 | La Madonnina del Pescatore (Senigallia – Ancona) | -1 |
90 | Trussardi alla Scala (Milano) | 4 |
90 | St. Hubertus de l’Hotel Rosa Alpina (San Cassiano – Bolzano) | 2 |
90 | Enoteca Pinchiorri (Firenze) | -3 |
90 | Miramonti l’Altro (Concesio – Brescia) | 2 |
Ecco, dunque, i vincitori. In cima alla classifica tre ristoranti con caratteristiche diverse: il classico, la modernità, la storia. Quasi una divisione perfetta per non scontentare nessuna delle tre anime che innervano il mondo degli appassionati della gastronomia. E ci sarà tempo per ragionare e confrontare. A bocce ferme e del caso aspettando gli altri responsi delle guide 2011.