Chef sotto le stelle. La cucina romana fusion esiste e abbiamo le prove
Giocano a ripulire con tanto di scopa gli chef convenuti al Palazzetto dell’Hassler Hotel che ha ospitato la seconda edizione dell’evento enogastronomico Chef sotto le stelle di Roma. L’edizione del 2012 è stata dedicata all’attenzione del mondo enogastronomico romano verso i turisti e di lì l’invito a tenere pulito ogni angolo della città comprese le scale di San Sebastianello, meno fortunate della famosa scalinata di Piazza di Spagna che è a un passo.
Gli chef hanno espresso “80 reasons to love Rome”, 80 ‘dichiarazioni d’amore’ per Roma per sottolineare gli aspetti della Capitale che il mondo ama e che attirano ogni anno milioni di turisti. Ognuno degli chef stellati ha realizzato un piatto a 4 mani insieme a un collega straniero che ha eletto Roma come luogo di vita e di lavoro.
Francesco Apreda del ristorante Imàgo dell’Hassler ha cucinato la zuppa di lenticchie Dahl, praline di gamberi rossi e agrumi insieme allo chef indiano Pareemjeet Singh, del ristorante Jaipur.
Cristina Bowerman, Glass Hostaria, con Kuky Tadese, chef etiope del ristorante Mesob, ha messo a punto l’Injera con hummus etiope, manzo o salmone marinati, cipolla rossa in agrodolce e insalata di uva, rucola e saba.
Riccardo Di Giacinto del ristorante All’Oro è stato fiancheggiato dallo chef argentino Emiliano Lopez del ristorante La Buca di Ripetta nell’elaborazione dell’Asado di manzo piemontese con salsa chimi churri e dulce de patata.
Angelo Troiani del Convivio Troiani ha avuto come partner Christian Ante Galarza dell’Ecuador, chef del ristorante Zoc, per una convincente Carboncina, edizione fusion della carbonara nostrana.
Andrea Fusco del Giuda Ballerino ha cucinato insieme a Roy Caceres, colombiano, del ristorante Metamorfosi il Baccalà, crema di peperoni di Pontecorvo, sapori e croccantezze Colombiane.
Agata Parisella del ristorante Agata e Romeo ha preparato il suo piatto con lo chef giapponese Kazuhiko Endo del ristorante Doozo (La Fassona incontra il Giappone).
Giulio Terrinoni dell’Acquolina Hosteria, che ha scelto lo chef brasiliano Alessandro Harteri de La Cantinetta, ha preparato l’Ostrica in cocco piccante e tapioca al nero.
Inoltre, alcuni chef stellati hanno preparato tre tipi di pasta.
Da applauso le Linguine con il polpo di Gianfranco Pascucci di Pascucci al Porticciolo di Fiumicino.
Anthony Genovese de Il Pagliaccio, ha preparato gli spaghettini in brodo di prosciutto, fichi e pomodoro marinato al thai.
Michelino Gioia del “The Cesar de la Posta Vecchia” ha utilizzato le pennette rigate per il suo morbido d’anatra, carciofi e verdure candite