Successo per il Firenze Gelato festival 2013 che oggi chiude. Forse
Nel suo nuovo libro, presentato al salone del Libro a Torino, Matteo Renzi ha elogiato la ‘gentilezza’ da contrapporre all’ormai vetusto ‘rottamare’. Gentilezza di cui non sono stati resi partecipi gli organizzatori del Firenze Gelato Festival che si sono visti tagliare dal sindaco, a poche ore dall’inaugurazione, i giorni di durata della manifestazione dai previsti dieci a quattro. Nonostante tutto (anche il tempo incerto) folla di visitatori soddisfatti, incontri e show svolti come da programma (con Vissani, i suoi libri, e la sua proverbiale lingua senza peli) e critiche dei fiorentini che così hanno avuto di che discutere.
«Abbiamo autorizzato il Festival esattamente come gli altri anni», ha affermato il primo cittadino, «non si può dare a un privato per metà mese di maggio le principali piazze della città. Si dà il weekend, perché si è già fatto in passato, probabilmente risolveremo il problema dal prossimo anno quando, se avranno bisogno di un po’ più di tempo, lo potranno avere alle Cascine” scagliandosi poi contro i mezzi d’informazione (e ottenendo subito di rimando una nota di critica da parte dell’Associazione Stampa Toscana) rei a suo dire di dare troppo spazio a queste polemiche ignorando invece altri progetti artistici di respiro internazionale. “Questa è la Firenzina” ha chiosato, prima di partire per il Piemonte, salutato dalla minoranza in consiglio comunale a cui non è parso vero di cavalcare la protesta rimproverandogli di avere la testa rivolta ad altre questioni nazionali, trascurando così la gestione cittadina.
Un danno economico e d’immagine non indifferente se pensiamo che la manifestazione impegna 200 persone con 500 mila euro di appalti ad aziende del territorio, coinvolge 150 studenti e 70 gelaterie, spalma 100 mila euro di pubblicità sui media locali, facendo inoltre incrementare il giro d’affari di tutti i locali pubblici del centro storico per un ritorno stimato per la città di 1 milione 300 mila euro. Senza contare che non sarà ammortizzata come nelle previsioni neppure la spesa per realizzare il primo e più grande laboratorio di gelateria mobile al mondo (prontamente ribattezzato il ‘Buontalenti’, dal nome del poliedrico artista che introdusse il gelato alla corte dei Medici nel ‘500) e che permetterà al Festival di portare il Gelato Tour nelle piazze di Milano, Torino e Roma.
Per questo sembra molto strano che gli organizzatori, che già a febbraio avevano stilato il programma con le date dell’evento, non avessero avuto rassicurazioni sull’ottenimento dei permessi necessari per poter svolgere il festival in questa forma.
D’altronde in una città che le polemiche non te le manda a dire, si sono ricorse per tutto il weekend le voci più fantasiose, da quella che fantasticava di un orda di gelatieri armati di spatola e paletta, pronti a sfilare in segno di protesta sotto le finestre di Palazzo Vecchio, a quella che assicurava che il festival non si sarebbe concluso in quanto l’organizzazione era già pronta ad adire le vie legali ricorrendo al TAR.
Di certo c’è che con questo taglio perderemo la possibilità di poter assaggiare tutti i gusti degli altri gelatieri che sarebbero stati presenti al festival dal 22 maggio (erano stati divisi su due turni), tra cui l’israeliano Yaniv Abergel con il suo gusto al caffè corsini Huehuetenango (lo scorso aveva vinto meritatamente il primo premio tra i gelatieri emergenti con il caffè malawi). I gelatieri non avranno la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico internazionale, Sammontana (che ha fatto in tempo a presentare il cortometraggio di Virgilio Villoresi sulla sua storia) ricaverà meno soldi dalla vendita dei suoi gelati da donare all’ospedale pediatrico Meyer a rimetterci ci saranno anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero Saffi che si sarebbero dovuti impegnare in attività di produzione e di servizio del gelato così da guadagnare crediti scolastici per il voto finale.
A uno di loro l’azienda Bravo avrebbe regalato un corso per gelatiere, ma per fortuna questa possibilità verrà confermata e sarà la scuola a decidere il vincitore.
Quindi, salvo ripensamenti dell’ultim’ora che sono ancora sperati, possiamo confermare che anche oggi (lunedì) gli stand rimarranno aperti (delle previste due giornate necessarie per sgombrare le piazze, se ne utilizzerà solamente una cercando di fare i salti mortali), si svolgerà la votazione, anticipata, del concorso del miglior gelato del Festival, e poi tutti a casa.
[Link: libero. Immagini: gelato festival, Facebook]