Gelato: New Magnum Algida Chocolate vs cioccolato Neve di Latte
Boccheggiate e avete voglia di gelato. Qualcuno sornione vi piazza la classifica delle migliori 50 gelaterie artigianali d’Italia e voi con un grido di orrore vi rendete conto che non siete a Roma e la gelateria Neve di Latte guidata da Ermanno Di Pomponio si piazza al primo posto della classifica. Trattandosi di classifica sottilmente pilotata (ma sì, dai, c’è Andrea Soban in seconda posizione) voi potreste rifarvi con una delle ennemila gelaterie a caso che proliferano sottocasa se proprio nemmeno una delle 50 gelaterie è a portata di mano.
Oppure, oppure fiondarvi in un supermercato e accaparrarvi l’ultima delizia di casa Algida che dopo aver infranto cuori e cuori a suon di cornetto, ha avviato la serie Magnum che, dopo la stagione dello stecco e della bomboniera, finisce in barattolo. Colpo basso per tutti gli spalettatori professionisti con scarso tempo da dedicare alla ricerca della gelateria perfetta.
Partiamo dall’assunto che il confronto è tra i numero 1 dei rispettivi settori: industriale e artigianale (odo già il clangore dei cucchiani levarsi minaccioso all’indirizzo di queste affermazioni), ma più banalmente cerchiamo di appurare una certa fungibilità dei due prodotti (accento sulla certa, please).
PACKAGING. Non c’è storia. Da Magnum hanno studiato forma, formato, lettering della doppia M, cuore di cioccolato e c’è anche il bollino Rainforest Alliance. Il sottotitolo a Chocolate, meglio del nostrano cioccolato, recita “Delizioso gelato al cioccolato con croccanti pezzetti di cioccolato. Magnum è un morbido cuore al cioccolato”. Si fa notare anche in un affollatissimo scaffale frigorifero.
Dalle parti di Neve di Latte si incarta una normalissima vaschetta con un normalissimo foglio di carta tenuto da un bollino adesivo che ha il logo ufficiale: la neve di latte è piuttosto una goccia, ma per gli appassionati è il segno dell’indicibile bontà. Non cambia molto con le coppette, mentre il locale – meccanico – è bello. Se dovessimo inserire alla voce “interfaccia” Ermanno di Pomponio, sappiate che, appurato il motivo degli appunti della incolpevole ambasciatrice, ha sospirato: “Dissapore, non ci capiscono niente. Mi hanno messo al secondo posto nel 2011″.
IMPATTO VISIVO. I pezzetti di cioccolato del New Magnum sono lì pronti ad accalappiare la salivazione appena aperto il barattolo. La temperatura di esercizio è fondamentale: tirato fuori dal frigorifero occorre scalpellare per dosare la propria razione. Dimenticarlo fuori dal frigo casalingo equivale a consumarlo in una sola volta (330 grammi dichiarati).
Non ha granelli né “impiattamenti” particolari la vaschetta di Neve di Latte che corre rasa al bordo. Il profumo è subito invitante a differenza del Magnum che ha bisogno di scendere di temperatura per riuscire ad attivare l’olfatto. La consistenza è cremosa e invitante. Il colpo di cucchiaino è repentino.
GUSTO. Magnum ha imparato a titillare le papille dei consumatori con una serie di prodotti calibrati sulle voglie in auge e il cioccolato non fa eccezione nemmeno in questa proposta più votata al consumo domestico. La cioccolata c’è e si sente, ma l’accompagnamento variegato è più una scusa di diverse consistenze, il cuore morbido che viene fuori, piuttosto che gustativo.
Da Neve di Latte, l’emozione è nella morbidezza della mantecatura che segna il vero punto di riferimento per tutti i gelatieri d’Italia. Il Cioccolato Toscano Black Amedei all’acqua di fonte lauretana delle Alpi, latte d’Alta Baviera, zucchero bio Mascobado integrale di canna raggiunge un equilibrio vicino alla perfezione già l’ho detto) e in bocca il gelato è estremamente fresco quasi come un gusto alla frutta.
PUNTEGGIO. Assodato che stiamo parlando dei due numero 1, io assegnerei 7 al Magnum e 9 ½ a Neve di Latte. Corretto?
Magnum Algida. In tutti i supermercati d’Italia o giù di lì.
Neve di Latte. Via Luigi Poletti, 6 Roma.