Firenze. La nuova pizzeria Berberè vuole cancellare la pizza gourmet
I fratelli Salvatore e Matteo Aloe hanno aperto una nuova pizzeria Berberè a Firenze.
Dopo il successo di Berberè light pizza & food, a Castel Maggiore (Bo) nel 2010, e Alce Nero – Berberè nel centro di Bologna, provano a sfondare anche nel nel cuore di Borgo San Frediano con questo locale nato dalla matita dell’architetto Giambattista Ghersi dello Studio Rizoma Architetture.
Berberè – craft pizza & beer è il nome del locale che preannuncia il ruolo delle birre artigianali.
L’obiettivo resta sempre lo stesso: offrire una pizza di alta qualità, stagionale, digeribile, sostenibile, frutto di ricerca continua su farine, fermentazione, topping, metodi di cottura e proprietà nutrizionali.
Pizza alla portata di tutte le tasche grazie a un prezzo base di 6 €.
“Berberè ha rotto gli stereotipi della pizzeria con Coca Cola, french fries e pizza quattro stagioni. Ci siamo dedicati a una ricerca della qualità dalla farina alla tecnica dell’impasto, dal pomodoro all’olio d’oliva, dall’architetto al cameriere. Berberè è stato etichettato come pizzeria gourmet, ma ora vogliamo rompere anche questo stereotipo con un prezzo d’attacco democratico”, spiega Matteo Aloe.
Il menu del nuovo locale offre anche pizze vegetariane che utilizzano gli stessi impasti con sole farine macinate a pietra, biologiche e anche alternative al grano. Resta anche a Firenze uno dei punti di forza di Berberè: la formula degustazione, che permette di provare più pizze, servite una alla volta, in condivisione tra i commensali.
Una delle caratteristiche principali della pizza di Matteo Aloe è l’utilizzo di pasta madre, ottenuta dalla fermentazione naturale a temperatura ambiente della farina attraverso gli zuccheri della frutta. La selezione e la miscela di farine diverse dal grano (farro, enkir, kamut) rappresentano valide alternative dal punto di vista organolettico. Per migliorare la digeribilità della pizza, a Berberè hanno sperimentato il metodo di fermentazione, totalmente privo di lievito, basato sul processo fisico di idrolisi degli amidi messo a punto da Beniamino Bilali.
Il menù cambierà con il cambiare delle stagioni: una parte delle pizze ha abbinamenti tradizionali mentre l’altra si spingerà verso accostamenti di sapore più originali; tutte utilizzeranno materie prime che rappresentano le eccellenze regionali e ci saranno molti presidi Slow Food.
Oltre alle pizze Berberè mette a disposizione 10 proposte di cicchetti, o piccoli assaggi da consumare prima, dopo o durante la pizza e non mancano i dolci, pure fatti artigianalmente.
Come detto, spazio alle birre artigianali alla spina, 6 in tutto, selezionate da L.A.B. Libera Arte della Birra,. Accanto alle birre una scelta accurata di vini da agricoltura biologica e biodinamica, nati dal lavoro appassionato di piccoli viticoltori indipendenti i cui metodi di produzione si rifanno alla tradizione contadina.
Insomma, la meta finale è passare dall’idea di pizza gourmet a quella “più semplice” di pizza buona. Ci riuscirà il nuovo Berberè?
Berberè – craft pizza & beer. Piazza De’ Nerli 1. Firenze. Tel. +39 055 2382946
[Immagini: Comunicattive]