Gabriele Bonci. Guida fotografica alle pizze del Pizzarium che chiude e si trasferisce al Panificio
Il Pizzarium di Gabriele Bonci chiude per lavori da lunedì 23 febbraio. Dopo la rivisitazione degli interni qualche anno fa, è arrivato il momento dell’ampliamento.
Gabriele Bonci in pratica raddoppia la superficie della pizzeria a taglio più amata dai gastrofanatici di tutti i continenti pronti a fare la fila come se stessero ai Musei Vaticani tanto da valergli il nick name Michelangelo della Pizza (lo avevate dimenticato, vero?) e non solo per l’impasto.
L’effetto più immediato di questa chiusura è che il Panificio ritornerà ad essere “onnivoro” per tutto il periodo dei lavori al Pizzarium. E per tutti coloro che proprio non riusciranno a seguire la cartina e le indicazioni per andare a piedi da Via della Meloria a via Trionfale 36 (lì dove si fanno le chiacchiere “leggere” al forno), o semplicemente non leggeranno gli avvisi, è stato istituito un servizioi di navetta gratuito dalle 11 alle 18.
Riassumiamo subito gli orari in modo da evitare stracciamenti di vesti per quanti si recano in pellegrinaggio da Bonci:
- Tutti i giorni dalle 8.30 alle 2.:30
- La domenica dalle 11 alle 16 e dalle 18. alle 21.30
Avete quindi una settimana scarsa per continuare ad andare al Pizzarium e stamparvi nella memoria il piccolissimo ingresso. Tra un mese circa le porte saranno due e il bancone si allungherà. Ne guadagneranno anche le aree di preparazione che al momento costituiscono uno di quei miracoli tipici della ristorazione di qualità in grado di fare eccellenza in pochissimo spazio. La cifra dell’inusuale rapporto qualità per centimetro quadro.
Per tutti quelli che non faranno in tempo o che vorrebbero sapere cosa ritroveranno nei locali del Panificio (anch’esso in sommovimento con la realizzazione del ristorante al piano superiore dove mangiare pizza – sempre in teglia – da seduti) ecco una breve guida fotografica che ha il chiaro intento di risvegliare i vostri istinti animali e vegetali. E farvi salivare.
Procedo.
Si inizia con le verdure che Gabriele Bonci coltiva in maniera quasi autarchica alle porte di Roma. Verdura bio che finisce tutta sulle pizze. Bieta, rape e rucola hanno facce diverse. E anche sapori. Ne è tanto convinto che ha tatuato sul braccio le rape per ricordarlo a chi incontra.
Mi sono affacciato e ho avuto modo di apprezzare la preparazione del “Cordon Bleu” bonciano con la lenta cottura del petto di pollo imbottito di se stesso.
Sarà disponibile anche in questo periodo di transizione? Non so, ma un po’ di prosciutto e un po’ di lardo non mancheranno.
Oltre alla pizza rossa (quella non può mancare in nessun assortimento) e alla crema di zucca vegetariana.
Insieme alle alveolature della pizza vegetariana.
Che sono comuni a quella destinata ai carnivori.
Stiamo parlando sempre della pizza a taglio più buona di Roma e non solo. Così dicono le cronache della galassia del cibo.
Voi non ci credete?