Pascucci al Porticciolo, forse il miglior ristorante di pesce di tutta Roma
Il migliore ristorante di pesce a Roma? Levo o aggiungo il forse solo per via della geografia urbana. Gianfranco Pascucci è al Porticciolo di Fiumicino, altro comune rispetto alla Capitale.
Il Magister piscis ha fatto vedere spesso e volentieri di che pasta è fatta anche all’interno del perimetro urbano negli eventi che lo vedono protagonista, ad esempio, alla Gatta Mangiona.
Ora che avanza l’approssimarsi dell’estate, la puntata per mangiare pesce diventa inevitabile.
E ve la consiglio anche con questo nuovo menu che vi regalerà belle soddisfazioni.
In tempo di street food, Pascucci ha messo al centro un hamburger di tonno rosso con una maionese senza uova. Un boccone che ha spiazzato anche il mio commensale.
Ostrica, l’abc dell’alta cucina di mare diventa un piatto profumato di sapori dei nostri lidi con il basilico che sposa l’idea esotica dello zenzero. Diversamente ostrica.
La striscia di gamberi rossi e bianchi in forma di battuta accende il legame con la campagna: la spolverata di conciato romano è ben dosata e si abbina molto piacevolmente con la salsa di ostrica, la lingua di seppia e i pistacchi. Il mare e monti contemporaneo.
Un altro re del mare, il pesce spada e la sua preda, cioè le alici. Il pesce spada è crudo, le alici sono sul pane e burro. Tutto a tocchetti e in perfetto equilibrio sulla spinta dei broccoli e della cipolla marinata.
Non fa in tempo, il mio commensale, a stupirsi della fattura del piatto che il prosciutto di mare ricorda come il Magister piscis riesca a proporre composizioni mai banali.
Pascucci è una tavola che frequento con piacere anche perché la capacità di perfezionare i piatti è pane quotidiano. Prendete i ravioli umami ripieni di fegato di rana pescatrice. Buonissimi e coinvolgenti che ora sono riproposti in una sfoglia velo che rende ogni boccone ancora più esplosivo. Per confrontarli, ecco l’avvio e la ricetta di tre anni fa quando furono presentati.
Rasentano la perfezione le linguine Mancini con novellame e salicornia. Cotture e sapidità naturali da applauso.
Un classico della tavola di Pascucci (e come non farlo assaggiare a chi si avvicina per la prima volta) sono i gamberi cotti sulla piastra di sale e insaporiti dai profumi delle erbe bruciate e gli agrumi. Qui c’è tutta la maestria nel tenere sempre in primo piano la qualità della materia prima.
Che non viene meno nemmeno nella triglia. Questo piatto è l’evoluzione 2.0 della frittura all’italiana. Croccante, leggera, con una triglia saporita come se non fosse stata fritta e golosa perché lo è. In accompagnamento il foie gras al marsala di De Bartoli con lamponi e nocciole. Impossibile non consigliarla.
Chiudiamo con un rinfrescante finocchio di mare e alziamo bandiera bianca di fronte a un percorso che forse è un pelo sottovalutato dalla critica più tradizionale. Peccato, relativamente perché parliamo sempre di una stella Michelin.
In sala c’è la sempre gentile e attenta Vanessa che aiuta nella scelta dei vini. Noi abbiamo assaggiato una bottiglia romana.
Alla voce costi segnate il menu degustazione classico con 5 portate a 70 € e quello più articolato con 9 portate a 85 €. Si chiude con il caffè Giamaica di Frasi e anche questo spiega la bellezza di una tavola di mare.
Convinti?
Voto: 9/10
Pascucci al Porticciolo. Viale Traiano, 85. Fiumicino (Roma). Tel. +39 06.65029204