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15 Ottobre 2015 Aggiornato il 16 Ottobre 2015 alle ore 08:40

La rivoluzione verde è una stella: Michelin, Mercedes e Ora d’Aria

Auto e tavola. Il link lo conoscete tutti: guida Michelin, la Rossa al servizio degli automobilisti e delle loro soste. Dovremmo aspettare dicembre per
La rivoluzione verde è una stella: Michelin, Mercedes e Ora d’Aria

michelin stelle

Auto e tavola. Il link lo conoscete tutti: guida Michelin, la Rossa al servizio degli automobilisti e delle loro soste. Dovremmo aspettare dicembre per conoscere il nuovo quadro del firmamento italiano. Giovedì 10, in una nuova location milanese, la festa delle stelle avrà un andamento diverso rispetto alla usuale conferenza stampa con buffet di mezzodì.

Fino a quel giorno varrà ancora la lista dei 332 stellati che conosciamo. Alla Michelin si sono dati un mese in più per un maggiore lavoro di rifinitura.

Michelin, come sapete, vuol dire anche, anzi, soprattutto pneumatici con un corollario importante di ricerca e di innovazione per offrire il migliore prodotto finale.

Uno dei suoi brevetti, la sostituzione del nero fumo con la silice nel 1992 (offerta gratuitamente a tutti i competitori), aveva aperto la strada alla rivoluzione green nel mondo del pneumatico che cercava minor attrito e maggiore scorrevolezza oltre a un minore rilascio di componenti inquinanti per migliorare le performance ambientali.

Mercedes elettrica Firenze

Sul versante auto c’è l’altra stella, questa volta a tre punte, della Mercedes impegnata come gli altri costruttori a produrre veicoli a basso impatto ambientale. Obiettivo, emissioni zero. Cioè l’auto elettrica.

Ed è questo il motivo del tour #IoSonoElettrica che fa tappa in diverse città. Dimostrare che viaggiare elettrico è possibile non solo in città ma anche sui tratti inter city. Come Firenze – Bologna lungo uno dei percorsi più impegnativi per il guidatore di tutti i giorni: l’autostrada nel tratto appenninico.

La scelta di Firenze è presto detta. Il sindaco Dario Nardella è sostenitore acceso della rivoluzione elettrica come testimonia la delibera che favorisce il rilascio di 70 licenze per i taxi elettrici e un investimento di 500 mila euro per favorire i tassisti che vorranno passare all’alimentazione del futuro.

sala Ora d'Aria

La connessione del mondo del food e dell’auto è completata con la scelta del ristorante stella Michelin di Marco Stabile che, in questo discorso ambientale, ha un nome evocativo: Ora d’aria. La libertà di respirare meglio oltre che la pausa da dedicare al buon cibo.

Come avvenuto con un’altra iniziativa sulla sicurezza stradale e la tavola, gli abbinamenti di Michelin non sono mai tirati a caso. Il cibo ha una sua ragione fondante e non è messo lì per questione di moda.

Marco Stabile chef

Se ne fa interprete Marco Stabile che mette in scena la sua rivoluzione verde con “La mia strada vegetale”, percorso stabile della sua tavola in un menu dedicato a chi fa del verde la filosofia di vita (70 € il prezzo). E che in questa occasione è quanto mai azzeccato. Anche per smentire che i recensori di auto e tavole facciano le cose a metà affidandosi a veline, noleggi e regalie varie.

panzanella invernale

L’avvio è con una panzanella invernale ricca di olio.

consegna auto

Ma sono le suggestioni che si alternano con la consegna della Mercedes Classe B totalmente elettrica al primo cittadino di Firenze (e che sarà oggetto della prova in strada) a uscire fuori.

spuma di patate oro tartufo

La crema di sedano rapa con spuma di patate e oro al tartufo è delicata e di carattere come non ti aspetteresti dal candore che in questa tavolata mista auto/cibo appare come la promessa di una pulizia di sapori mantenuta.

castagne e cavoli

Castagne e cavoli sono un piatto goloso e ricco che non diresti per la povertà degli ingredienti di base. Il pensiero va subito all’auto sportiva che consuma come un’utilitaria. Il concetto è quello e potete anche dire una Ferrari che consuma come una 500 che nessuno ne avrà a male.

risotto terra e terriccio Marco Stabile

Il piatto del pranzo è altrettanto emblematico. Risotto terra e terriccio di bosco: ricordo di mio padre. Marco Stabile vuole ricordare il lavoro del padre, falegname, che sa di legno. Il suo risotto nero è frutto di un attento assemglaggio di spezie a simulare i sapori della terra e del bosco. Quindici per parte variamente dosate. Effetto fulminante in bocca. Ne sarà contenta la Michelin che potrà vedere l’evoluzione del suo pneumatico verde in tavola e, con captatio benevolentiae assolutamente non richiesta, andare a quel lavoro di rifinitura offerto dal mese in più della presentazione per meglio lumeggiare la tavola fiorentina.

pane nero di seppia Aldobrandesca

Faccio una digressione per il pane. Che arriva anche nero in tavola. Buono, nonostante la moda, ma qui è nero di seppia e tanta bella lievitazione. E approfitto della parentesi per elogiare il mio calice – unico, c’è da guidare – di Aldobrandesca rosé che mi accompagna sul percorso verde.

tartare di porri

Che resta alla forma rotonda di un pneumatico con la tartare tiepida di porri, capperi e profumo di arancia. Un ottimo equilibrio di salino e di profumi che, prendo a prestito dal mondo delle auto, dà grande scorrevolezza in bocca (tradotto, ne mangeresti a badilate).

latte caramello sale

Chiudiamo con un’altra prova di equilibrio tra dolce e salato con Latte, caramello e sale, davvero gustoso, e ci prepariamo a testare la Mercedes elettrica.

auto batterie cariche

La mia commensale decide di indossare le vesti del navigatore e di lasciare a me il volante per tutta la prova. Ben accetto.

Mercedes Classe B posteriore

La Classe B è vettura elegante anche in questa livrea bianca con la spina della corrente che disegna il tracciato del tour. La cura dei dettagli all’interno è un classico della casa tedesca. Solidità, sobrietà, ergonomia sono gli ingredienti di una ricetta sempre apprezzata dai clienti. Che ritroveranno tutta l’aria di famiglia se non fosse per gli indicatori di consumo “carburante” e di efficienza delle batterie.

Mercedes in città

Il contagiri qui ha una zona verde “negativa” che indica la ricarica effettuata in frenata o lungo le discese con un recupero di energia utile ad allungare l’autonomia della vettura.

Il cambio è automatico e due paddle al volante permettono di attivare la modalità D- che recupera l’energia. A meno di non voler ricorrere a una sorta di kick down, che nelle normali automatiche serve a scalare marcia, come ho fatto io.

Bisogna fare attenzione a guidare un’auto elettrica in città. Uscendo da Firenze la preoccupazione è che i pedoni non avvertano la presenza dell’auto che non emette alcun rumore. Occhi aperti e clacson in punta di dito.

L’auto è pesante ma la cavalleria c’è: 180 cavalli e un’accelerazione 0 – 100 km/h in 7,9 secondi ci dicono di una vettura prestazionale. L’accelerazione è repentina e probabilmente calmierata dall’elettronica più che dal peso. D’altronde il notevole spunto offerto da un motore elettrico è impensabile per un’auto a benzina.

contagiri auto elettrica

In autostrada l’occhio cade sulle frecce verdi che segnalano la ricarica. Si viaggia a “filo di gas” con la lancetta che staziona nell’area economy (non c’è rumore quindi la sensibilità di guida è affidata tutta alla scorrevolezza e alla stabilità dell’acceleratore). L’obiettivo è farsi bastare la carica del 97% fino alla stazione ferroviaria di Bologna senza viaggiare a passo di lumaca e intralciare il traffico. Dal cruscotto arrivano tutte le informazioni per non restare a secco nel bel mezzo di un sorpasso. I chilometri che è possibile ancora percorrere sono l’indicazione più facile per tutti.

Mercedes Classe B elettrica

Arriviamo un po’ trafelati a Bologna per il traffico, ma con quasi 50 chilometri di autonomia ancora a disposizione e la sensazione che la strada dell’auto elettrica sia quella giusta per viaggiare comodi, puliti e risparmiosi. Il tallone d’Achille è ancora l’autonomia anche se qui siamo saliti a circa 230 km grazie ai progressi delle batterie dei telefonini. Poi o hai una colonnina di ricarica rapida della Enel a portata di mano (3 ore per il 100% e circa 1 ora per avere a disposizione altri 100 km) o devi attaccarti alla corrente elettrica normale per circa 8 ore. E anche il prezzo della vettura non è per tutti, 45 mila € (due le formule alternative: leasing con 35 canoni da 299 €, con un anticipo di 6.900 € e la possibilità di restituire la vettura dopo tre anni – e di Noleggio a Lungo Termine in collaborazione con Mercedes-Benz CharterWay – 24 canoni da 399 €, con un anticipo di 5.500 €).

Sempre di una stella si tratta e fortunati sono coloro che potranno permettersi di partecipare alla riduzione dell’inquinamento senza rinunciare a nulla in termini di piacere di guida.

Voi comunque almeno provate Marco Stabile al suo Ora d’Aria. È proprio di fronte agli Uffizi e vi strabilierà con le sue opere d’arte. E fateci sapere se vi ha sufficientemente elettrizzati.

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Ora d’Aria. Via dei Georgofili 11R. Firenze. Tel. +39 055 200 16 99

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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