Roma. Cosa mangiate da TA’ che apre per portare il verbo del tartufo a prezzo popolare
Si ricorderà a Roma un nome così corto? TA’, con l’accento sulla A, non sta per Taranto, ma per Tacito, la via in cui questo locale inaugura giovedì 7 gennaio. Siamo nel quartiere di Prati dalle uova d’oro, quello in cui tutti fanno a gara per entrare e aprire un punto ristoro.
TA’ lo fa incrociando stili e generi diversi. Un po’ locale modaiolo, un po’ cascina umbra in trasferta che nasce con il dichiarato scopo di creare un nuovo luogo di sosta a ora di pranzo in zona particolarmente affollata.
Ci sarà la bottega (“prosciutteria”) con uno spazio “in cabina” che offrirà la possibilità di fare spesa e i panini ai viandanti di questo Giubileo che quasi non si avverte (eppure siamo a poca distanza da San Pietro) e soprattutto una possibile alternativa alla pausa pranzo dei molti uffici del circondario.
Presi con le mani in pasta e la serranda semi-aperta, le due curatrici Maria Castellano e Roberta Quinzi, hanno fatto uscire qualche piatto di prova e abbiamo dato una sbirciata al menu.
Tutti i dettagli si scopriranno giovedì, ma eccovi qualche anticipazione.
Lo spazio è ampio con circa 75 posti a sedere. Varcata la saracinesca c’è uno spazio di porticato utile ai fumatori e a chi vuole mangiare con la sensazione di stare all’aperto. Questo dehor “arretrato”, insieme alla prima sala del locale, servirà per il take away: si compra il panino e ci si siede ai tavoli sociali in una sorta di fast food. Benedetto, però, dalla norcineria umbra e dagli altri prodotti in vendita in arrivo dall’Umbria.
La cucina a vista è in fondo alla sala.
Il patron del locale è Elio Roberti che ha un incrocio familiare con le tartufaie in una frazione di Norcia, nella regione cuore verde dell’Italia, e una passione per i nomi corti. TA’ sta anche per tartufo e forse qui ci vorrebbe un cane abilitato alla cerca per tirare fuori il doppio significato. La declinazione annunciata e rinfrancante per il portafoglio è “Tartufo Popolare”.
Il tagliolino al tartufo, pasta preparata nel box a vista, sceglie la via del burro e costa 16 €. Abbastanza popolare.
Gli (in)evitabili taglieri di salumi e formaggi potranno essere accompagnati da un calice di vino. Prezzi da 7 a 14 €.
Che rendono – nonostante un fiocco della Tuscia di Chiodetti – maggiormente apprezzabile un panino (5 € e 8,50 € con il tartufo). Ci sono anche gli hamburger
Assaggio simile con la fettunta e uovo in camicia (che dovrebbe finire anche in una ciabatta). Prezzo: 7,50 €.
Il filetto di manzo con il tartufo nero costa 18 €.
Non mancano i piatti vegetariani come il rosti di patate con broccoli (8 €).
E l’irrinunciabile tiramisù qui declinato con un pan speziato e volendo aggiunta di tartufo (8 €).
Alberto Mereu sta provando a mettere a registro la carta in tempi piuttosto stretti.
Un passo avanti è Valeria Pieri, bartender che ha parecchie frecce al suo arco. Sicuramente all’apertura le sue proposte vi conquisteranno. Il suo Scient of Stormy fresco e frizzante di spezie e il drink signature del locale, il robusto TA’ con bitter al tartufo, due whisky e il sassolino della toscana Morelli, partono con il piede giusto.
Pronti per dire la vostra sulla via popolare al tartufo dell’Umbria?
TA’. Via Tacito, 18. Roma. Tel. +39 06 94378141