Da Caino a Montemerano imperdibile ristorante due stelle Michelin
Ci è venuta voglia del ristorante Da Caino durante la scorsa Festa a Vico.
Non siamo critici né giornalisti. C’è chi ci chiama gourmet, chi appassionati ma la verità è che siamo due ragazzi a cui piace mangiare e piace farlo bene. La cucina di Valeria Piccini è stracitata da tutti gli esperti e noi non ce lo siamo fatto ripetere due volte.
Tornando a casa, diretti a Mondovì in Piemonte, abbiamo fatto la giusta deviazione: Montemerano in Maremma ovvero Da Caino.
E adesso scriviamo la nostra prima recensione per Scatti di Gusto, che abbiamo conosciuto dal vero dopo tante letture al tavolo durante la cena al Bikini di Festa a Vico.
In uno dei borghi più belli d’Italia la famiglia Menichetti, nel suo ristorante due stelle Michelin, trasmette tutto il calore familiare con un’ospitalità semplice ma ricercata.
Accolti da Andrea, figlio di Valeria e Maurizio, prendiamo posto nella sala raccolta che può ospitare circa 20 persone e apriamo la cena con un amuse bouche: gelato di piselli con parmigiano e aceto balsamico delicato, fresco perfetto per aprire il pasto.
Piccolo varco che apre il sipario su tutta la cena.
Come antipasti abbiamo assaggiato il carciofo da ritto a fritto: armonica sinfonia tra i sapori, il gusto e la presentazione del piatto che fa sentire il peso della stagione (del carciofo) ormai terminata.
Il minestrone di primavera con crostini di caprino è la primavera in un piatto: potage vellutato, delicato nel profumo e al palato, dolcezza smorzata dalla puntuale acidità donata dal caprino.
E poi trippa: questa volta è diversa. Si chiama così il piatto della tradizione riveduto e corretto che mantiene intatti i sapori ma stravolge le texture. Colpisce la parte croccante.
Pici con datterini alla brace, piselli e alici fresche dell’argentario al limone e bottarga della cooperativa dei pescatori di Orbetello: gusti netti e ben bilanciati tra l’affumicato del pomodoro e il profumo di mare. Gioco di consistenze tra la carnosità delle alici carnose e la pasta ruvida, che accoglie e raccoglie i diversi sapori.
Bottoni cremosi di patate del casentino con crema di cipolle al sale e guanciale croccante. Comfort food nella sue essenza, presentato con inattesa eleganza.
E poi i secondi. Maialino di Cinta Senese con verdure primaverili e crema di vignarola: superata la croccantezza esterna, la carne si rivela tenera e saporita, ma di quel sapore che solo la Cinta Senese sa dare.
Agnello nostrale con mentuccia e carciofi: una verticale di agnello in diverse cotture e diverse consistenze.
Prima del dessert ci lasciamo distrarre e travolgere da un assaggio di formaggi caprini (6 tipologie) accompagnati dalle marmellate di Valeria, che diventano un bis.
Quindi cioccolato liquirizia e frutti esotici: setoso e fresco in bocca dove si sprigiona l’essenza della liquirizia e il palato è piacevolmente sorpreso da un retrogusto sapido sul finale.
Cene importanti meritano vini importanti (o viceversa?). Per l’occasione ci siamo affidati ad Andrea che ci conduce contro corrente e, nella patria del Morellino di Scansano, sceglie un Temerario 2009. Pinot Nero toscano dell’Azienda Casavyc che nulla ha da invidiare ai cugini altoatesini.
Il secondo vino che ci ha accompagnati nella serata è stato un incredibile Chianti del ’58: tra le perle che è possibile trovare nella cantina di Caino con oltre 20.000 bottiglie.
Per pochi fortunati la possibilità di passare la notte in una delle due stanze a disposizione, e noi siamo tra quelli. Ad ogni notte segue un risveglio e Da Caino il mattino è la colazione preparata da Valeria la padrona di casa che ti sveglia con i suoi dolci.
Un posto che vale il viaggio, la deviazione e anche il ritorno.
Non vi abbiamo convinto?
Da Caino. Via della Chiesa, 4. Montemerano (Grosseto). Tel. +39 0564 602817
[Valentina Spirito e Giacomo Caramelli. Immagini: Valentina Spirito, Centurion Magazine]