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30 Aprile 2020 Aggiornato il 1 Ottobre 2021 alle ore 10:17

Gennaro Esposito convocato da De Luca per la riapertura. No al plexiglas

Lo chef del ristorante due stelle Michelin ha già espresso le sue posizioni: meglio servire un tavolo alla volta dei divisori in plexiglas
Gennaro Esposito convocato da De Luca per la riapertura. No al plexiglas

In Campania il Governatore della Regione Vincenzo De Luca ha chiamato al tavolo della task force Gennaro Esposito, chef del ristorante due stelle Michelin La Torre del Saracino di Marina di Seiano e inventore di Festa a Vico che sta collaborando alla definizione delle linee guida del Ministero della Salute per la Fase 2.

Sicuramente, considerata la posizione dello chef, in Campania non si vedranno schermi di plexiglas sui tavoli.

Mentre in Calabria la Presidente della Regione riapre bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi esclusivamente con il servizio ai tavoli ma all’aperto e il ristoratore Pasquale Naccari è convocato dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, De Luca sceglie la via del consiglio da uno dei maggiori rappresentanti del settore della ristorazione della Regione.

Gennaro Esposito chef La Torre del Saracino

A darne l’annuncio è lo stesso Gennaro Esposito con un post sulla sua pagina Facebook.

Ecco il testo

? Sono fortemente motivato, anche dopo l’incontro di oggi con il governatore regionale Vincenzo De Luca, a dare il mio fattivo contributo per la ripartenza del comparto ristorazione in Campania. Con lo spirito di collaborazione che da sempre anima chi lavora in cucina, da domani ci metteremo a lavoro con gli operatori e le associazioni di categoria per comprendere al meglio le differenti esigenze di chi è impegnato nel settore (chef stellati, ristoratori, pizzaioli e quanti altri) tenendo conto delle specificità legate al territorio di appartenenza. Coglieremo questa opportunità per ripartire nel modo giusto.


L’intervista a Gennaro Esposito


Poche righe per comunicare l’impegno a trovare soluzioni in vista della riapertura annunciata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il 1 giugno che in molti in Campania sperano possa avvenire prima non solo per le fughe in avanti di altre regioni che hanno già concesso l’asporto (la lista avviata da Toscana, Abruzzo, Emilia Romagna, Puglia si allunga) prima del 4 maggio, ma anche per la curva dei contagi che appare sotto controllo.

Questa volta De Luca vuole evitare il balletto di ordinanze che hanno caratterizzato l’ok al delivery arrivato soltanto il 27 aprile dopo una prima normativa che era sembrata impraticabile (prevedeva infatti utilizzo di camici, guanti e sovra scarpe in cucina come ai forni) ed era stata modificata a distanza di poche ore.

Il successo del delivery soprattutto alla voce pizza deve aver convinto De Luca a seguire una strada di confronto con chi mastica la materia.

Misure di prevenzione del contagio e distanziamento sono gli argomenti sul tavolo.

No al plexiglas, dice Gennaro Esposito

Gennaro Esposito chef La Torre del Saracino

Sicura la ferma opposizione dello chef della Costiera Sorrentina ad immaginare palliativi come i famigerati divisori in plexiglas.

In un’intervista a Repubblica, Gennaro Esposito, ha dichiarato “Il plexiglas? Piuttosto servo un tavolo alla volta”.

Aggiungendo, “Schermare i tavoli mi sembra una follia. Bisogna trovare una via d’uscita. Non possiamo diventare un presidio medico. E poi se è una coppia, che fanno: vengono insieme e poi li separo? Oppure pretendo che vengano con due macchine separate? Io ho otto tavoli, i miei clienti stanno in sicurezza. Ma il piatto te lo lancio, perché a un metro e mezzo non ci arrivo!”.

Musica per le orecchie di ristoratori e pizzaioli che hanno potuto leggere nelle sue parole una ribellione a sale trasformate in camere operatorie: “Magari faranno gli speakeasy come durante il Proibizionismo, con la gente che mangia vicino e si abbraccia… Se non c’è il piacere, che ci vieni a fare al ristorante?”.

Dalla protesta educata alla proposta, quindi, e già tra i commenti c’è chi fa sentire la sua voce come Ulderico Carraturo dell’omonima pasticceria di Napoli: Tra i “quanti altri” esistono anche le PASTICCERIE, che fino ad oggi sono la categoria dimenticata, bistrattata, penalizzata nei provvedimenti della Regione”.

Il primo passo è compiuto, ora bisogna vedere quali esigenze saranno rappresentate al tavolo di De Luca. A partire dalle modalità dell’asporto attese soprattutto dalle pizzerie con impazienza e che ora hanno in Gennaro Esposito il loro nume protettore.

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