Pignalosa apre Gina Pizza, nuova pizzeria da asporto “sacra” a Banksy
Il nome Gina Pizza è un omaggio alla ReGina della pizza che nelle fantasie di Giuseppe Pignalosa, il pizzaiolo dei Due Golfi delle Parùle di Ercolano e dell’omonima Pignalosa di Salerno, si chiama appunto Gina.
Gina come la Regina e quindi la margherita, pizza per antonomasia anche della nuova pizzeria che aprirà mercoledì 17 giugno alle ore 17 con un gioco di cabala che gli è uscito naturale al pari del nome.
La pizzeria, piccola, si trova in Corso Resina, 370 a Ercolano, lungo quella strada su cui ancora si affacciano le ville storiche di questa terra baciata dal sole e dal mare e che conserva i tratti nobili di una storia affogata in buona parte da una dissennata corsa al mattone.
La pizzeria Gina Pizza è in un palazzo del ‘700, ma le reminiscenze storiche si fermano qui.
Come si ordina la pizza di Gina
“In questi mesi di lockdown ho molto pensato al delivery che era una forma usuale – in verità l’asporto dei clienti – per la vecchia Parùle, ora completamente rimodernata e con i due impasti tradizionale e contemporaneo, ma che abbiamo abbandonato in favore del servizio al tavolo”, spiega Pignalosa. “Ho pensato di riprenderla ma senza snaturare Le Parùle che lavora troppo per consentire di dedicarsi anche all’asporto di qualità e quindi ho deciso di aprire Gina Pizza”.
Ed eccola la pizzeria delivery e take away, consegne a domicilio e asporto, in un format contemporaneo che prevede l’ordine via app dedicata (sui telefoni Android e Ios si può scaricare l’icona che dà accesso diretto al menu).
Il sito è già attivo e ci sono le indicazioni per usufruire del servizio.
Puoi avere la pizza di Gina a casa tua. Vai sull’app dedicata e scegli le pizze che desideri, aggiungi il tuo antipasto preferito e i dolci per la chiusura. Seleziona le bevande con cui vuoi accompagnare il pranzo o la cena.
Ora decidi: vuoi che un rider di Gina ti porti la pizza a domicilio? O preferisci venire a ritirarla in pizzeria?
Gina Pizza è solo pizza a casa tua! Ma come se fossi in pizzeria.
L’ordine arriva sullo schermo del pizzaiolo di Gina Pizza che provvede a preparare la pizza. Dal bancone la pizza sfornata viene messa in un cartone subito sigillato e un nastro porta la confezione al bancone dove il cliente o il rider la prende per consegnarla a domicilio.
Arredi e insegna sono di Salvatore Pizza, nomen omen di Smaf di Nola che ha già curato Le Parùle.
Menu e prezzi di Gina Pizza
Saranno 4 gli addetti che lavoreranno alla pizzeria tra pizzaiolo, fornaio, cassiere e friggitore. 12 le pizze previste nel menu con le classiche e le speciali cui si aggiunge una selezione di fritti, il tagliere di salami e di formaggi, e i dolci.
Si parte con la Margherita all’ottimo prezzo di 4 €, come la Marinara e la Cosacca.
Ci sarà anche la Capricciosa (8 €) che è la pizza simbolo delle Parùle ma in un’edizione riveduta con l’impasto studiato per consentire lo stazionamento nella confezione di cartone (vegetale) in modo da arrivare a casa come se fosse mangiata in pizzeria o quasi.
Ci saranno anche due speciali, la crocché e la würstel e patatine ma con i crocché e le patatine che saranno consegnati in una confezione a parte e verranno aggiunte dal cliente a casa per la gioia (anche) dei più piccoli.
“Un piccolo accorgimento per evitare che patatine e crocché assorbano umidità e comunque entrambi si potranno scegliere come antipasti”, spiega Pignalosa.
Il blend delle farine di Mulino Caputo è stato modificato (ma qui Pignalosa è reticente) e sono stati confermati i fornitori da Latteria Sorrentina per i latticini ai pomodori della Fiammante e al prosciutto cotto San Giovanni di Capitelli.
C’è anche la Nerano (8 €), recentemente assaggiata alle Parùle, ma bisognerà vedere le differenze.
Gina la Regina come la madonna di Banksy
Sul sito campeggia anche il visual della pizzeria che si rifa alla Madonna con la pistola in piazza dei Gerolomini a Napoli. L’opera di street food richiama quella di Banksy, in questi giorni alla ribalta delle cronache per il ritrovamento della figura velata che aveva dipinto sulle porte del Baclan di Parigi e per la proposta di sostituire la statua di Edward Colston il mercante di schiavi buttata in acqua a Bristol per le proteste anti razzismo seguite alla morte di George Floyd.
“L’idea è venuta a un mio amico artista che mi ha sempre sentito dire che la pizza è sacra. E così Gina ha assunto le fattezze della madonna di Banksy e abbiamo adottato lo slogan La pizza è sacra”, continua Pignalosa.
Per conoscere la nuova pizza di Pignalosa tocca scaricare l’app e abitare ad Ercolano o comunque in un raggio d’azione di 4 chilometri dalla pizzeria per il delivery.
Per soddisfare la curiosità, se si abita più lontano, la modalità è l’asporto da consumare anche in versione street food dando un’occhiata ai dintorni che parlano della storia di un territorio famoso anche per il suo mercato.
Gina Pizza. Corso resina, 370. Ercolano (NA).