I migliori 100 ristoranti di mare a meno di 50 euro: Isole
Per i fissati del genere, una rappresentanza nutrita tra i vacanzieri internazionali, iniziamo a circumnavigare –mare permettendo– le bellissime isole italiane. Obiettivo: scovare i migliori ristoranti a prezzi abbordabili.
Iniziamo dal nord, come di consueto, seguendo il litorale tirrenico, con tappe alle isole del Giglio e all’Elba. Orientiamo poi la prua verso Pontine e Sardegna, tocchiamo la Sicilia e le isole circostanti, finiamo risalendo alle Tremiti.
Tra un lasco e una bolina, vogliamo vedere chi si siede a tavola per primo?
81. Isole: i profumi del golfo al Giglio
Nella perla dell’arcipelago delle isole toscane, meta privilegiata degli amanti del mare sotto e sopra il pelo dell’acqua, tra un’escursione e un’immersione, si può godere dei sapori tradizionali da Amerigo Brizzi, chef e patron della Trattoria del Golfo, a Giglio Campese. Isolano doc, Amerigo ha sposato una filosofia slow nell’approccio alla cucina, utilizza solo prodotti stagionali, preferibilmente locali, e propone ricette tipiche e sue rielaborazioni. Tra i cavalli di battaglia, le tagliatelle seppie e gorgonzola dolce e gli spaghetti con le vongole e granella di pistacchio.
Prezzo: per una cena si spendono mediamente 40 €.
Trattoria del Golfo. Via Provinciale 26. Isola del Giglio (GR). Tel. +3905641836292
82. Isole: il rinnovato Moro all’Elba
Andrea Severino colpisce ancora al Ristorante Al Moro, locale di livello, recentemente rinnovato. Cucina di mare e di terra, che pesca nelle produzioni locali per quanto possibile, proposte con originalità. Ottima scelta di crudi, che compongono una sezione a parte del menu; il pesce spada cotto a bassa temperatura è tra i piatti da provare, così come la scelta di vini elbani. Si mangia alla carta con piatti intorno ai 15-20 euro, ma assolutamente consigliabile il menu degustazione a 50 euro.
Prezzi: menu degustazione con 3 antipasti, primo, secondo e dessert a 50 €.
Ristorante Al Moro. Via Giuseppe Pietri 1277. Campo nell’Elba, Isola d’Elba (LI). Tel. +393924430495
83. Isole: la cucina di mare a Ponza
Lui è sempre Oreste Romagnolo e a Ponza, sul più bel porticciolo delle isole Pontine, è presente con l’Orestorante, con l’Oresteria, e ora con un nuovo locale direttamente sulla spiaggia di Santa Maria: OreRock, aperto fresco fresco quest’estate. OreRock alza ulteriormente l’asticella della qualità, già piuttosto alta, nella scelta delle materie prime e nella cura della preparazione e presentazione dei piatti. Si mangia alla carta, con proposte tra i 15 e i 25 euro (30 la grigliata mista di pesce per una persona).
Prezzo: mediamente si spendono 50 €.
OreRock. Spiaggia di Santa Maria. Isola di Ponza (LT). Tel. +393486993820
84. Isole: la tradizione a Ventotene
Nei pressi del porto romano, nella piccola Ventotene, forse la più amata dai romani che scelgono le Isole Pontine, al bar ristorante Porto Vecchio i titolari, Simone e Giusy, vi accolgono con le specialità tipiche dell’isola. Lenticchie a parte (presidio SlowFood), Ventotene è celebre per i piatti a base di pesce povero, come murena, razza e scorfano, che qui diventano una vera prelibatezza. Ottime notizie anche per gli appassionati di crostacei: gli spaghetti con l’aragosta al Bar Porto Vecchio non mancano mai.
Prezzo: 40 €.
Bar Porto Vecchio. Via Porto Romano 20. Ventotene (LT). Tel. +39077185041
85. Isole: follemente a Ischia Porto
Tutto il calore partenopeo e una vista sulla stupenda spiaggia di San Pietro ad Ischia basterebbero per convincere anche i piu diffidenti ad assaggiare la cucina di Pazziella Beach Restaurant. Poi, una volta seduti ci pensano Francesco ed Emilia con le specialità della casa. Crudi freschissimi, antipasti di mare in batteria, le chicche vongole e porcini, le linguine baccalà e tarallo, e poi zuppetta di cozze, tra gli assaggi obbligati. Ma ci si può anche fermare per un aperitivo a tutto mare.
Prezzo: per una cena completa mediamente si spendono 40 €.
Pazziella Beach Restaurant. Viale Regina Elena 25, Ischia (NA). Tel. +393894647722
86. Isole: indimenticabile Procida
Per non perdersi lo spettacolo dei tramonto di fine estate a Procida, forse i più struggenti delle isole campane, cercate il ristorante Vivara, a Marina Chiaiolella, nel borgo più pittoresco dell’isola. Si mangia con i piedi quasi nell’acqua e lo sguardo è indeciso se soffermarsi di più sul panorama o sui piatti. Da assaggiare i tortelli ai ricci di mare, gli spaghetti alle vongole, la frittura di calamaretti freschi: nulla è lasciato al caso neppure i dessert, al di sopra della media. Carta dei vini ben curata.
Prezzo: 45 €.
Vivara. Lungomare Cristoforo Colombo 12, Procida (NA). Tel. +390818960594
87. Tutto il sapore di Stintino
A metà strada tra la cinquecentesca Tonnara Saline e la Pelosa, probabilmente la più celebre spiaggia di questa parte della Sardegna, la Darsena di Walter Sechi è decisamente un buon punto per rifocillarsi. Il ristorante è affacciato sul porticciolo turistico di Stintino, e serve ricette tradizionali dal pesce freschissimo che arriva dal golfo dell’Asinara. Fregula tostata risottata nel vermentino, la catalana di astice, e naturalmente le tagliate di tonno sono tra i must have del locale. Si mangia alla carta con piatti sui 15 euro (mediamente), oppure ci si può affidare allo chef e al suo menu degustazione di mare da ben 8 portate.
Menu degustazione 8 portate a 50 €.
La Darsena. Lungomare Cristoforo Colombo, 6. Stintino (SS). Tel. +39079523204
88. Le orziadas da Mirko ad Alghero
Ad Alghero Mirko Casu ha la trattoria lungo una via gremita di ristoranti, nel centro della suggestiva cittadina, enclave catalana nell’isola. Per non confondervi, e rischiare di mancare gli ottimi piatti di terra e di mare, quelli veraci, a prezzi molto competitivi per il luogo, fatevi guidare dall’insegna Trattoria da Mirko proprio sopra il piccolo dehors su strada. Si mangia alla carta con piatti da 12 a 18 euro (è anche il prezzo del misto mare di 7 assaggi). I più audaci possono viziarsi con le orziadas (le anemoni di mare, urtigara nel dialetto locale) a 15 euro.
Prezzo: per una cena mediamente si spendono 45 €.
Trattoria da Mirko. Via Gioberti 54-56. Alghero (SS). Tel. +390799400850
89. Mangiare bene a Cagliari
A metà strada tra il porto di Cagliari e i bastioni del castello, la trattoria Sa Piola si pone a salvaguardia della cucina sarda autentica, di terra e di mare. Per apprezzare i sapori tradizionali, sa burrida (a base di gattuccio), lorighittas e malloreddus, fregula ai frutti di mare, ma anche i crudi di pesce (in particolare il carpaccio di tonno) e i primi della casa, magari annaffiati da un buon vino di piccole ma interessanti cantine locali (di cui la cantina è ben rifornita), questo è l’indirizzo giusto.
Prezzo: il menu fisso (misto di terra e mare) costa 30 €.
Ristorante Sa Piola. Vico Santa Margherita, 3. Cagliari. Tel. +39070666714
90. All’ombra delle palmette a Cagliari
Andare a Cagliari e non farsi tentare dal poetto è impossibile, e anche sconsigliabile: i chioschi che punteggiano la spiaggia della città sono oasi di piacevolezza. Tra i primi che si incontrano, Le Palmette è beach club, cocktail e lounge bar e naturalmente ristorante di mare, affacciato sul golfo degli Angeli e a poca distanza dal suggestivo promontorio noto come Sella del Diavolo. Lo chef Iacopo Lenza propone sempre una vasta scelta di crudi (il plateau con 2 scampi, 2 gamberi, 2 ostriche e una tartare di tonno costa 28 euro) e proposte in carta dai 10 ai 18 euro. Alcuni piatti vengono serviti anche direttamente in spiaggia.
Prezzo: per una cena si spende intorno ai 35 €. Il plateau di crudi 28 €.
Le Palmette Beach Club. 1a Fermata, Lungomare Poetto. Cagliari. Tel. +393381041979
91. Il pane cunzatu della nonna a Panarea
La pizza col cornicione sta a Napoli come il pane cunzato sta alle isole Eolie: è un fatto incontrovertibile e un segno di maturità culturale non esimersi dall’esperienza full immersion che il piatto forse piu tipico di questi luoghi è in grado di offrire. Mangiare povero, ma ricchissimo di sapore, fresco ed estivo eppure sostanzioso piatto unico, da gustare seduti sul porticciolo, magari della sciccosa Panarea, lasciando penzolare i piedi a pelo d’acqua (cristallina). Quello di Nonna Pasqualina è già lì che vi aspetta, insieme alle sue celebri sarde a beccafico, e le altre specialità locali, nella omonima gastronomia con pochi tavolini all’aperto, che è una diretta emanazione del più noto ristorante Da Francesco, sempre a Panarea.
Prezzo: si mangia a sazietà con 15 €.
Le delizie di Nonna Pasqualina. Via San Pietro Da Francesco, Panarea. Tel. +39090983179
92. Aprire la buatta a Palermo
In pieno centro storico a Palermo, La Buatta è un vaso di sapori antichi da scoperchiare con curiosità. Nel menu ci sono tutti i piatti tipici della cucina popolare siciliana, dallo sfincione (di cui il locale va oltremodo fiero, con alici e caciocavallo) agli anelletti al ragu, dai bucatini con le sarde alla minestra di tenerumi. Non mancano anche proposte a base di carne, tratte anch’esse dai menu tradizionali delle nonne palermitane. Carta dei vini declinata sulle cantine locali, ottima occasione per assaggiare vini dell’Etna e del ragusano.
Prezzo: per una cena completa si spendono mediamente 35 €.
Buatta Cucina Popolana. Via Vittorio Emanuele, 176. Palermo. Tel. +39091322378
93. Aspettando il tramonto a San Vito lo Capo
E’ in quell’ora del tardo pomeriggio quando il cielo si colora di fuoco e il mare, più trasparente che mai, restituisce pagliuzze dorate, che un angolino affacciato sullo spettacolo piu romantico del mondo ha il suo perché. Sul lungomare di San Vito Lo Capo ci sono i tavolini di Assoccuc’e’, wine bar e trattoria, che pensano alla soddisfazione dello stomaco, mentre del cuore si occupa il panorama. Si mangia alla carta con i piatti tipici della sicilia sul mare (da non mancare il couscous di pesce), abbinati ai vini isolani, che giustamente si stanno imponendo a livello mondiale. Si spende il giusto, l’atmosfera la passa la casa.
Si mangia a sazietà con circa 40 €.
Assoccucc’e’ Wine Bar and Food. Via Dante Alighieri 9. San Vito Lo Capo (TP). Tel. +393892199743
94. Non si discute a Licata
Proseguendo il viaggio verso Ovest, si passa per Licata, paesino che ha ispirato Andrea Camilleri per le ambientazioni del suo commissario Montalbano. Tra una caletta e uno sperone, questa parte di costa è rimasta abbastanza distante dall’edilizia selvaggia e ha conservato una certa tipicità. Nel centro storico del paese, il ristorante De Gustibus mantiene il legame con il territorio, concedendosi qualche excursus tra le ricette di altre regioni italiane. Le paste fatte in casa, l’amore per le erbe aromatiche, il profumo degli agrumi e il pesce freschissimo dei mari siciliani non mancano mai; è possibile anche avere delle versioni gluten free dei piatti in carta, preavvisando il locale.
Prezzo: piatti tra i 10 e i 16 €.
De Gustibus. Via Principe di Napoli, 3. Licata (AG). Tel. +390922835349
95. Ricette antiche a Siracusa
Alle porte di Ortigia, la bellissima isola di Siracusa, la cucina tipica locale si mangia da Mamma Iabica, ristorante e bar caffetteria arredato in modo da ricordare le antiche latterie siciliane, semplice ma accogliente. Ingredienti a km0, ricette tipiche siracusane di mare e di terra preparate nel rispetto delle tecniche tradizionali. Mamma Iabica è anche bottega alimentare per portarsi via quello che dal piatto è entrato nel cuore.
Prezzo: i piatti in carta vanno dagli 8 ai 18 €.
Mamma Iabica. Via G. Perasso, 13. Siracusa. Tel. +393331893176
96. Isole: granite e non solo a Lipari
A Lipari è impossibile resistere al fascino di Marina Corta, il più piccino ma pittoresco dei due piazzali che dividono il porto turistico dell’isola. Affacciato sul mare, con i tavolini sulla pietra bianca del porticciolo, il Caffè Bistrot La Vela è il luogo per il buongiorno di chi arriva e l’arrivederci a presto di chi parte, salutando entrambi con gli irresistibili sapori che fanno delle isole siciliane un paradiso per i golosi. Arancini, pane cunzato, insalate, primi e secondi piatti con il pesce freschissimo di quei mari, senza dimenticare le granite, imperdibili e rinfrescanti. E per l’aperitivo, cocktail a go-go…
Prezzo: chi sceglie di fare una cena completa spende circa 30 €.
Caffè Bistrot La Vela. Piazza Ugo Sant’Onofrio. Lipari (ME). Tel. +390909812600
97. Isole: c’era una volta a Favignana
Il bianco e il blu dominano l’isola di Favignana, la piu grande delle Egadi, l’anima ubiqua di Sottosale è ristorante gourmet e osteria contemporanea, in cui sperimentare un tuffo nell’atmosfera isolana. Legno, ceramiche, tecniche tradizionali di conservazione degli ingredienti e loro preparazione ne fanno una tappa obbligata per chi sosta sull’isola. Crudi di pesci e crostacei (compresi i rossi di Mazara), busiate alla norma, tonno panato tra le specialità della casa.
Prezzo: si mangia alla carta con piatti da 8 a 24 €.
Sottosale Osteria. Via Garibaldi, 38. Favignana (TP). Tel. +390923921480
98. Il tesoro dei corsari a Pantelleria
Un puntino in mezzo al blu profondo, macchiato di verde da cui si distinguono a malapena le pietre dei dammusi. La poesia di Pantelleria è nel suo misto di selvaggio e antico, come le isole domate a fatica e recalcitrante come un purosangue. E purosangue si può definire anche la sua cucina fatta di sapori decisi, intensi e mediterranei. L’osteria Il Principe e il Pirata, a punta Karace, riflette bene questa dualità affascinante, nei piatti della tradizione (cous cous pantesco, macco di fave e finocchietto, pescato e fritture) ma serviti con garbo e attenzione su una terrazza affacciata sul mare. E per dessert, la pasticceria secca al passito di Pantelleria, e il tipico Bacio per salutarsi. Pantesco, naturalmente.
Prezzo: per una cena prevedete di spendere 50 €.
Osteria Il principe e il pirata. Punta Karace. Pantelleria (TP). Tel. +390923691108
99. Isole: il tesoro di Lampedusa
Non è proprio affacciato sul mare di Lampedusa, ma vale lo stesso la sosta: Sciuri e Fava, winebar e bistrot nascosto tra le stradine del paese si presenta come una valida alternativa al classico ristorante, a un ottimo prezzo. Qui si servono taglieri di terra e di mare guarniti con salse e conserve tradizionali, o plateau con crudi di mare di primissima scelta, che diventano anche farciture golose per i panfocaccia e i panfocaccia cunzati, furba versione del più tradizionale pane. Da non perdere il tris di tartare di mare, magari da abbinare a uno dei tanti vini siciliani in carta, anche biologici e naturali.
Prezzo: i gran plateau di crudi costano 24 €, i panfocaccia di mare 10 €, cunzati tra 7 e 10 €.
Sciuri e Fava. Via Giovanni Verga 1. Lampedusa (AG). Tel. +393409550108
100. Atmosfera di famiglia alle Isole Tremiti
E’ a conduzione familiare e gode di una meravigliosa vista sul mare di San Nicola con il Cretaccio e le isole di San Domino sullo sfondo, l’Architiello trattoria tipica di mare dall’atmosfera rilassata e conviviale. Cucina tremitese con materie prime di ottima qualità, esaltate dalla pasta fatta in casa, dal vino locale, e dalla cordialità dei proprietari. Servizio efficiente e un rapporto qualità prezzo super favorevole, per godersi la vacanza fino all’ultimo senza rimpianti.
Prezzo: per una cena completa si spendono mediamente 35 €.
L’Architiello. Via salita delle mura, 5. San Nicola. Isole Tremiti (FG). Tel. +390882463054
Con le isole Tremiti termina il nostro giro dell’Italia costiera a tavola, nella speranza di avervi raccontato un po’ delle storie di resistenza gastronomica da tutelare e sostenere, nonché di aver contribuito all’ispirazione per partenze di là da venire.
Buone vacanze e buon appetito!