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16 Dicembre 2020 Aggiornato il 16 Dicembre 2020 alle ore 13:03

Iginio Massari apre a Verona: il panettone scalzerà il pandoro?

Iginio Massari, pasticciere sempre più famoso, apre una pasticceria a Verona, dopo Brescia, Milano e Torino. Come si è evoluto il suo brand
Iginio Massari apre a Verona: il panettone scalzerà il pandoro?

Iginio Massari apre una pasticceria a Verona. A 77 anni, interessandogli meno estendere la chilometrica lista di titoli vinti, il re del panettone allunga quella delle pasticcerie.

Siamo a 4.

La prima è la leggendaria pasticceria Veneto aperta in via Salvo d’Aquisto a Brescia, nel 1971.

Molti anni dopo, nel 2018, arriva l’elegante shop milanese. Peraltro il primo del mondo all’interno di una banca, la colossale filiale di Banca Intesa in piazza Diaz.

Il terzo store di Iginio Massari apre l’anno dopo, a ottobre 2019. Siamo a Torino, in piazza CLN. Trecento metri quadri con 70 posti a sedere vicini al salotto buono di piazza San Carlo.

Iginio Massari

Ora, appunto, Verona. La nuova bottega, dove lavoreranno 20 persone, prende il posto della caffetteria Loacker in corso San’Anastasia angolo via Rosa. Poco distante dall’affollamento continuo di Piazza delle Erbe.

Il fondatore e presidente di ANPI (Accademia maestri pasticcieri italiani) è particolarmente legato a Verona. Da giovane pasticciere ha lavorato a lungo per Bauli, l’azienda dolciaria della città veneta.

L’emergenza COVID avrebbe suggerito di non aprire un nuovo punto vendita. Massari però, pur costretto a rimandare di qualche mese lo sbarco veronese, ha deciso lo stesso di osare. Come ha fatto alla stazione Termini di Roma, dove dal 10 novembre è presente un box temporaneo che vende i suoi famosi panettoni e pandori.

La nuova apertura di Iginio Massari a Verona

Iginio Massari a Verona

Nel frattempo, i veronesi sono in solluchero da quando si è diffusa la voce dei due dolci ideati dal divino Iginio appositamente per il nuovo negozio. Tra le tante monoporzioni e le altre specialità in bella mostra nelle geometriche vetrine, spuntano le due novità. Una mousse con una arena stilizzata, simbolo della città scaligera, e un dolce alla frutta con le sembianze dell’anfiteatro di Piazza Bra.

panettone Iginio Massari

Ma sarà curioso vedere se il panettone scalzerà il pandoro a Natale.

Il cambio di passo imprenditoriale per Massari è avvenuto qualche anno fa. Quando il tubo catodico della tivù ha dato popolarità a un pasticciere che ne aveva poca, nonostante fosse ritenuto il numero uno.

A quel punto, Debora Massari, giovane tecnologa alimentare entrata nell’azienda di famiglia, ha intravisto la possibilità di trasformare l’abilità del padre in una griffe.

Il percorso è passato prima per uno shop online che oggi vende 40mila panettoni all’anno nel solo periodo delle feste di Natale. Poi è arrivata l’espansione fisica a suon di negozi. Milano, Torino e Verona. Ma le generazioni di Massari al lavoro per crescere, Iginio, Debora e il fratello Nicola, non hanno nessuna intenzione di fermarsi qui.

[Immagini: Daily Verona, Brescia Oggi]

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