Hamburger a domicilio a Milano. Il migliore tra Burghi, Golocious e Sberla
Il ritorno degli hamburger a Milano complice la pandemia è cosa fatta. Ecco Sberla, Burghi e Golocious. Naturalmente, in tempo di lockdown da coronavirus, non potevano che tornare arrivando direttamente a casa nostra.
Segnaliamo quindi tre arrivi recenti nel panorama della ristorazione a domicilio, nati come “dark hamburgerie”, cucine senza ristorante, almeno in questa fase. Sono legate a una serie di marchi già affermati nel mondo della pizza. Si tratta di imprenditori di successo, che hanno creato delle vere e proprie catene del loro brand, alle quali hanno aggiunto un nuovo marchio. Sberla per Cocciuto, Burghi per Crocca, entrambi milanesi, e Golocious per Delicious, napoletano.
Hanno aperto tutti nel giro di poche settimane, solo per la consegna a domicilio. Le cucine infatti sono ospitate all’interno dei locali-madre, tranne che per Golocious, la cui dark kitchen è all’interno del Nyx Hotel (Stazione Centrale).
Li ho assaggiati ed ecco la classifica degli hamburger a domicilio.
1. L’hamburger Nerano di Golocious
Golocious nasce da Hamburger&Delicious, il format molto food porn creato da Vincenzo Falcone a Cava de’ Tirreni . Cui fa seguito anche il format della pizza in teglia che approda a Napoli nel 2019.
Il format Golocious, ideato insieme a Gian Andrea Squadrilli (tecnologo alimentare, influencer e fondatore di Italy Food Porn), è sbarcato a Napoli a maggio scorso.
Una tappa a Roma, e da pochi giorni anche a Milano, stavolta in una dark kitchen all’interno del Nyx, albergo di design accanto alla Stazione Centrale.
I prezzi degli hamburger vanno dai 9 ai 13 €. I nomi sono abbastanza indicativi: Golocheese, Cisburger, Dabbol Cis, The Lord of Pistacchio, Nerano, Carbonara Burger. Si segnala il Suicide Burger, che oltre al Burger comprende anche del pulled pork, e una serie di Burger in edizione limitata. Ci sono anche frittatine, nuggets, e qualche altra proposta tipo antipasto.
Ho preso per iniziare una Frittatina di Bucatini alla Nerano con besciamella, zucchine fritte e in crema, grana e pepe (3,50 €). Piacevole ma non entusiasmante, la frittura soffre un po’ nel trasporto.
Per l’hamburger, ho deciso per il Nerano Burger: Hamburger di macina golocious da 200 grammi, fonduta cacio e pepe, zucchine fritte, provola, crema di zucchine alla Nerano. Prezzo, 11,50 €.
Direi il mio preferito: una bella polpetta, buona cottura, piacevoli le zucchine, buona tenuta del pane.
Golocious è su Uber Eats.
2. Gli hamburger Tre e Undici di Burghi
Burghi fa parte di un’altra grande “famiglia” di locali, quella che nel corso degli anni ha visto nascere e crescere i vari Marghe, Pizzium, Giolina, Crocca, Gelsomina. Pizzerie e pasticcerie sparse per Milano e l’Italia, alle quali si è aggiunta questa dark kitchen, ospitata da Crocca.
Il nome Burghi rievoca quello di una delle catene storiche di hamburgerie, Burghy con la -y. Il priimo Burghy, nato nel 1991, giusto trent’anni fa, in San Babila a Milano, era il locale-simbolo dei “Paninari”. In seguito la catena venne acquisita da McDonald’s.
A parte l’omaggio più o meno intenzionale alla storia dell’hamburger milanese, Burghi presenta una dozzina di hamburger, variamente assortiti. In questo periodo di lancio, i burger sono scontati al 50%, e costano dai 4 ai 7 €. Fra gli ingredienti, bacon, fiordilatte, provola, pomodori, salsiccia, ma anche pollo fritto. Ne ho provati due, il Tre e l’Undici.
Il Tre prevede un Bun fatto in casa, Burghi di Angus da 100 grammi, Bacon Croccante, Insalata verde, Maionese (4,15 €).
Per l’Undici: Bun fatto in casa, Burghi di Angus da 100 grammi, Insalata verde, Peperoni spadellati, Salsa Burghi segreta (7 €).
Il pane è fatto in casa con una ricetta di Lorenzo Cannito di Altamura. Buono, ma tendeva a lasciarsi un po’ andare. Ho fatto fatica a tenerlo assieme. Ma niente altro di negativo da segnalare. Gli ingredienti, i sapori funzionano molto bene.
Anzi, sì: ho fatto fatica a prenotare, il primo giorno di apertura online. In pratica, erano andati in tilt per il numero eccessivo di prenotazioni, e di tanto in tanto dovevano sospendere. Bene così.
Burghi si trova su Uber Eats, Glovo e Deliveroo.
3. Lo Smokeburger affumicato di Sberla
Sberla, “il Burger che colpisce” (carino come slogan), è quello attivo da più tempo: vi avevamo anticipato l’apertura già a novembre. Gli hamburger vengono preparati nella cucina di Cocciuto, creatura del duo Paolo Piacentini – Michela Reginato.
Ho preso uno Smokeburger, ovvero Hamburger di manzo fassona presidio Slow Food, cheddar, bacon, lattuga, pomodoro, jalapeño, cipolla fritta e salsa smoke, 10 €. Con una Coca-Cola Zero, 3,50 €, e patatine – French Fries, 4 €.
Mi è piaciuto. Il pane non mi ha entusiasmato, in realtà, ma l’insieme di carne e accessori vari è stato decisamente soddisfacente. Cottura della carne: cotta, ma non troppo, bene così. Come è ovvio, non si possono ordinare sfumature, da al sangue al più o meno media cottura e così via. Le patatine solo discrete.
Sberla è su Uber Eats con le due sedi di Porta Venezia e Porta Romana.