Il pranzo semplicemente perfetto al ristorante Il Papavero di Eboli
Bello e buonissimo il ristorante Il Papavero ad Eboli. Voi lettori di Scatti di Gusto sapete che abbiamo un debole per questo ristorante aperto da Maurizio Somma. Che fa tutt’altro nella vita – biologo – ma ha una passione incredibile per la cucina. Tanto che Il Papavero si è meritato la stella Michelin.
Un bell’ambiente, una casa con sale che sono salotti e un giardino imperdibile con la bella stagione.
Uno chef che sa il fatto suo, Fabio Pesticcio, di poche parole e molta sostanza. Per lui al ristorante Il Papavero parlano piatti che mescolano ingredienti ancestrali del territorio e abile rielaborazione.
Una passione a tutto tondo con una squadra giovane che ha contagiato anche la famiglia. Ora nella piccola ma efficace brigata c’è anche la figlia Benedetta che a vedere girare piatti è diventata pastry chef. Nessuna raccomandazione paternalistica per lei, anzi. Ha messo al centro dolci semplici ma raffinati che ancora una volta rivelano il piacere di cercare gli ingredienti giusti.
Quanto costa il ristorante Il Papavero
E poi c’è la nota del rapporto qualità prezzo. Il ristorante Il Papavero è sempre stato tra le stelle migliori della Michelin quanto a prezzi. Se non il migliore. E questa linea continua per il piacere dei clienti.
Due i menu degustazione: da 5 portate a 45 € e da 7 portate a 60 €.
Veramente dire di trovarsi a casa nelle sale al primo piano di questo edificio rurale non è una retorica. Il camino ad accompagnare gli ultimi refoli di freddo della stagione primaverile e ragazzi in sala molto accoglienti.
Si parte con il benvenuto della cucina del ristorante Il Papavero in piccoli bocconi di sfoglie e di fritti, i grissini e i taralli all’oliva.
Il vino che scegliamo è un gaglioppo ‘A Vita e che accompagnerà tutto il pranzo. La gentile signora ci lascia spazio per costruire un menu degustazione e la carne in carta promette bene per farsela sfuggire.
Come si mangia al ristorante Il Papavero
Anche se l’antipasto è di mare con lo sgombro locale con estratto di mela verde, olio e foglioline di acetosa, composta di mela verde. Ad accompagnare un paninetto limone e bottarga di sgombro. Sbam, lo sgombro c’è e non è mitigato. Perfetto l’abbinamento con la spinta verde. Una droga il paninetto che va a raccogliere il fondo in una scarpetta casalinga.
Ci accorgeremo tra un po’ che il capitolo lievitati di casa è fantastico.
Intanto ci deliziamo con la triglia e pecorino con salsa di frutti rossi e grattugiata di cocco gelato. Inzuppiamo la triglia nella salsetta e il risultato è ottimo.
Arriva il pane e la focaccia di castagna ed è subito festa con l’olio extravergine di oliva Auri di Pietra dei Venti. Toccherà fermare i rimpiazzi per evitare di eccedere con un pane eccezionale.
La tradizione
Parlavo di ancestrale ed eccola la scelta: gnumarelle, le interiora, con lenticchie “normali”, zabaione e lenticchie soffiate. Piatto raffinatissimo e altra scarpetta irrinunciabile.
Il capitolo pasta si apre con le linguine del pastificio Gerardo Di Nola al ciauliello, cioè i pomodori e le zucchine essiccate per portare la bella stagione anche in inverno. Perfetti come sa fare Fabio Pesticcio che vivacizza scena e sapori con la spolverata di peperone crusco.
Si continua con i tortelli ripieni al ragù accompagnati da un brodo di parmigiano 36 mesi affumicato. Una delizia per consistenza e sapori.
L’anatra al ristorante Il Papavero
Avevamo detto carne ed arriva in tavola l’anatra cotta con burro e timo, riduzione di passito, funghi cardoncelli e scalogno. E a rinvigorire i sapori, il fondo di cottura dell’anatra. Esplosivo anche grazie ad una magistrale cottura.
I dolci di Benedetta Somma
Il capitolo dolci al ristorante Il Papavero parte con il reset dell’arancia in tre consistenze al naturale, in succo e al velo. Con una spuma di panna acida.
E poi un piccolo assaggio confezionato da Benedetta Somma. Un semifreddo alla vaniglia con biscuit di mandorle e olio, una crema alla vaniglia, zucchero a velo, pepe rosa lamponi ghiacciati. Con crema di mandorle e lamponi. Una bella sterzata rispetto alle acidità del pre dessert.
Non è semplicemente di maniera il tortino con liquirizia e cacao accompagnato dalla crema inglese che fora la superficie. Buonissimo.
La tazza trasparente accoglie la base di chiffon tostato, parfait al miele millefiori, crema al latte, polline e miele di castagno. Un equilibrio di zucchero inaspettato a vedere la colata di miele in aggiunta. Semplicemente ottimo.
Chiudiamo con la piccola pasticceria e i macaron alla lavanda, panna cotta all’amarena, mini rocher alle arachidi, un cioccolatino. E i lollipop di cioccolato bianco ripieni di cacao.
Da Eboli è tutto. E se non siete ancora andati al ristorante Il Papavero di Eboli, segnate l’indirizzo in rubrica. È perfetta tappa autostradale ora che si avvicina Pasqua e i viaggi da nord a sud.
Voto: 9,5/10
Ristorante Il Papavero. Corso Garibaldi, 112. Eboli (SA). Tel. +390828330689