Pomodori pelati: i prezzi dopo la bolletta da 1 milione di € a La Fiammante
La Fiammante, lo sapete, ha pagato a luglio 2022 quasi 1 milione di euro (918 mila per la precisione) per la bolletta del gas. Con un aumento del 720% rispetto alla bolletta da 120.000 € dello stesso mese dell’anno scorso. Una super bolletta perché in questo periodo La Fiammante trasforma i pomodori nei nostri amati pelati e passate. Che servono per la pizza e gli spaghetti e mille altre ricette. La base irrinunciabile che ci porta al nocciolo della questione: quali saranno i prezzi dei pomodori pelati a settembre. Dopo questa campagna di trasformazione che si annuncia come la più sanguinosa sul fronte dei prezzi a memoria di uomo.
Con un rincaro del 720% c’è poco da sperare. I prezzi dei pomodori pelati, delle passate, dei sughi, dei pomodorini del piennolo, dei pomodori gialli – insomma dei pomodori in latta e in vetro – aumenteranno. Inesorabilmente.
Per fortuna l’equazione aumento del prezzo della bolletta della luce aumento del prezzo dei pomodori pelati non è esattamente corrispondente. L’aumento non sarà del 720%, cioè non pagheremo 7,20 € la latta di pomodori da 1 €. Ma molto di più del prezzo che fino ad ora abbiamo visto negli scaffali dei supermercati
Come si arriva ai nuovi prezzi dopo la super bolletta da 1 milione di euro
L’effetto shock cui abbiamo assistito è dovuto alla foto in cui Francesco Franzese, proprietario dell’industria conserviera La Fiammante di Buccino (in provincia di Salerno) ha postato su Facebook.
Accompagnato da un messaggio rivolto ai politici impegnati nella campagna elettorale per le elezioni del 25 settembre. Che forse non sono consapevoli del baratro su cui si muovono le aziende.
Mentre i nostri politici litigano per una poltrona calda, gli imprenditori sono lasciati soli in mezzo alla giungla energetica. Per lavorare 15 giorni di Luglio, mi tocca pagare una bolletta di gas di 978.000,00 a fronte di circa 120.000 dello scorso anno (per 20 giorni di lavoro) Non era meglio andare al Mare?????? #votantonio
A mare, con tutti i panni, sembra proprio che ci dovranno andare le aziende e non solo conserviere come La Fiammante. Tra le eccellenze dei pomodori pelati e con prezzi fino ad oggi ragionevoli.
Migliaia di commenti e di condivisioni che hanno messo a fuoco un elemento ritenuto ineluttabile: la protesta in piazza e non pagare più niente o fermarsi un mese per rendere chiaro il disagio.
Ma tra agende da seguire, collegi da strappare e promesse di 1 milione di alberi da piantare, già sappiamo che l’autunno sarà ben più caldo. Per i prezzi dell’energia, delle materie prime e anche dei pomodori pelati. Ci attende una raffica di aumenti che nell’agroalimentare saranno precisati a chiusura delle lavorazioni.
I pomodori pelati a settembre costeranno l’80% in più
Abbiamo chiesto a Francesco Franzese di quantificare l’aumento dei prezzi allo scaffale dei pomodori pelati e delle passate. Il prezzo è ancora una proiezione ma quello finale non si discosterà di molto. Con la stessa logica delle due bollette a confronto luglio 2021 – luglio 2022, l’aumento settembre 2021 – settembre 2022 sarà dell’80%.
In particolare, il prezzo della lattina di pomodori pelati da 400 grammi passerà da 0,48 € a 0,83 €, spiega Francesco Franzese.
Il prezzo della passata di pomodori da 750 grammi aumenterà da 0,75 € a 1,30 €.
E anche nelle pizzerie arriverà lo stesso aumento. Il cartone da 6 latte di 2,5 kg – metro di riferimento come per molti è la pizza margherita – passerà da 11 € a 20 € (prezzo in questo caso al grossista).
Come sappiamo, la campagna del pomodoro ha un calendario preciso. Si raccoglie e si trasforma nel periodo estivo. Vale per tutti i prodotti agroalimentari, dal grano all’olio di oliva. Per questo ci aspetteremo un prezzo stabile durante tutto l’anno fino alla campagna successiva. Ma non è così, perché sui prezzi finali incidono altri costi. Uno per tutti, le spese di trasporto ancora una volta legate ai prezzi energetici. Aumenta il prezzo del gasolio, aumentano i prezzi delle merci trasportate. E poi ci sono le tensioni di mercato di cui abbiamo avuto effetto tangibile con la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia.
Ma attenzione anche agli altri aumenti dei settori legati ai prezzi dei pomodori pelati e delle passate. Che vanno inscatolati o imbottigliate. Francesco Franzese riassume gli aumenti degli ultimi mesi: banda stagnata +80%, vetro +95%, plastica e cartone +30%.
Quindi il prezzo potrà ulteriormente fluttuare nel corse del 2023 con altri aumenti e poche speranze di diminuzioni.
I prezzi dei pomodori pelati per le pizzerie
Lo conferma Luigi Capasso della Capasso Selezionatori in Casoria, azienda storica di distribuzione di prodotti per le pizzerie.
“In teoria, i prezzi dei pomodori pelati non dovrebbero variare tra settembre e giugno. I pomodori in latta e in bottiglia sono sempre quelli. Trasformati durante l’estate e messi in commercio dall’autunno fino all’estate successiva. Ma non è così. Ci sono molti altri elementi che influiscono sul prezzo finale che pagano le pizzerie. I prezzi dell’energia sono diventati un incubo. Non pensate solo al prezzo del gasolio per far muovere i nostri camion. C’è da riscaldare gli ambienti e illuminarli, movimentare macchine ed attrezzature. Costano i pallet per trasportare i bancali che aumentano di continuo. La lista è lunga e ci sono da considerare anche le problematiche legate al mondo del lavoro. Proviamo a rincorrere le dinamiche di maggiori stipendi per incentivare le persone, ma i picchi stagionali sono oggettivamente ingestibili. Perché c’è difficoltà a reperire risorse umane nei momenti di maggiore richiesta del mercato”.
Ed ecco allora le fluttuazioni dei prezzi dei pomodori pelati nella stagione 2021-2022 di 5 marche molto utilizzate dalle pizzerie.
Azienda | settembre ’21 | marzo ’22 | giugno ’22 |
Capasso | 10,50 € | 13,50 € | 20 € |
La Casareccia | 11 € | 14 € | 19 € |
La Fiammante | 12,90 € | 15 € | 21,30 € |
La Rosina | 11 € | 14 € | 19 € |
La Torrente | 13 € | 14,50 € | 19,80 € |
Questi sono i prezzi dei pomodori pelati tipo Roma praticati dalla Capasso e Figli Selezionatori in Casoria alle pizzerie clienti. I pomodori San Marzano hanno un costo maggiore
A settembre è prevedibile che le pizzerie pagheranno dai 23 ai 25 € i pomodori pelati tipo Roma, conclude Francesco Franzese.
Aggiornamento: i consumi delle due bollette
L’Italia, anche questo si sa, accoglie molti complottisti. In questo caso l’obiezione era sui dettagli delle bollette e sui consumi. Qualcuno (più di qualcuno) ha messo in dubbio che a fronte dell’aumento del 720% ci fosse stato un aumento dei consumi per la produzione. Immaginiamo del 620% che così avrebbe fatto “solo” un raddoppio delle tariffe.
Invece, a fronte di un aumento dei consumi dell’8% circa – 470.000 mc nel 2022 contro i 430.000 mc del 2021 – l’aumento alla produzione è stato di circa il 10%. Un buon risultato considerata l’annata difficile per via della siccità.
Le voci delle due bollette lo spiegano. L’aumento sarà di circa il 700% virgola più virgola meno per chi ha voglia di conteggiarlo nell’aumento dei prezzi dei pomodori pelati.