7 pizze che in questa estate insolita si sono date al delivery
Il delivery non avrà salvato la pizza, ma di sicuro aiutato e parecchio le pizzerie. E non solo in Campania dove è stato vietato sino a maggio al contrario del resto d’Italia.
La pizza si adatta abbastanza bene al trasporto in un contenitore. C’è differenza rispetto alla pizza consumata appena sfornata al tavolo e di questo i pizzaioli sono consapevoli. La modifica dell’impasto con un calo dell’idratazione o un differente punto di cottura sono le caratteristiche più gettonate.
L’ottava edizione di Una Pizza per l’Estate, ormai tradizionale appuntamento organizzato da Mulino Caputo, considerata l’impossibilità dello svolgimento del format consolidato (che avrebbe provocato un inevitabile assembramento) ha guardato proprio al delivery.
Non solo per mantenersi nel perimetro delle disposizioni anti coronavirus, ma soprattutto per indagare il potenziale di una pizza che da street food e quindi più o meno lungamente trasportato, nelle stufe piuttosto che nella carta paglia della pizza a portafoglio, si è trasferita sul tavolo.
Questa edizione della Pizza per l’Estate è in pratica il primo evento food post emergenza diciamo quasi pubblico e con una formula partecipativa a distanza. Un modello che probabilmente sarà imitato.
Il delivery è così stato un ritorno alle origini raccontato in chiave contemporanea tra app, rider e la trasmissione video sul canale social del mulino con il commento di Gianpaolo Trombetti e Antimo Caputo.
Le pizze sono state preparate dai pizzaioli nelle proprie pizzerie finalmente riaperte dopo il lungo periodo di lockdown e inviate alla sede del mulino a Napoli.
Le 7 pizze per questa estate 2020
Niente assaggi, questa volta, ma soltanto il racconto del periodo di quarantena e la ritrovata voglia di estate con pizze che utilizzano ingredienti e caratteri della bella stagione.
In pole position tra gli ingredienti, le zucchine che sono nella farcitura di 4 pizze sulle 7 presentate.
La più verticale è la Nonna Adele di Vincenzo Capuano che è un concentrato di zucchine con crema, polpette e fiori di zucca.
Egualmente Errico Porzio ha giocato sul passato con la sua Ricordi d’infanzia che mette insieme la crema di zucchine, i fiori di zucca e gli amaretti sbriciolati.
Scampi e gamberi sono finiti sulla pizza di Salvatore Balzano e sulla fritta di Cristiano Piccirillo che è una sorta di bruschetta.
Anche la pizza nel ruoto arriva con il delivery di Ciro Oliva che utilizza le alici.
Pesce anche per Carlo Sammarco che ha preferito il tonno in abbinamento con i peperoncino verdi.
E infine la gluten free di Sara Palmieri che pur riprendendo le zucchine alla scapece, un classico dell’estate, non esita a dare vigore e sostanza con la pancetta arrotolata.
Ecco le proposte.
1. Salvatore Balzano. Palazzo Vialdo
Pizza Vialdo: fiordilatte, vellutata di zucchine, code di scampi e grattugiata di agrumi.
2. Vincenzo Capuano. Pizzeria Capuano
Nonna Adele: stracciatella, polpettine di zucchine, chips di fiori di zucca, basilico, olio extravergine di oliva e vellutata di zucchine in uscita.
3. Ciro Oliva. Concettina ai Tre Santi
Pacchianella: pomodoro San Marzano, pomodorini datterino, olive nere, capperi, alici, aglio, olio extravergine di oliva, origano.
4. Sara Palmieri. Gluten Free
Fresca 3.0: focaccia morbida in teglia senza glutine, bufala, zucchine alla scapece, pancetta arrotolata.
5. Cristiano Piccirillo. La Masardona
Pizza Masardona: base di bruschetta fritta, bufala, pomodori all’insalata, tartare di gambero.
6. Errico Porzio. Pizzeria Porzio
Ricordi d’infanzia: crema di zucchine, fiori di zucca, fiordilatte, sbriciolata di amaretto, cacioricotta cilentano.
7. Carlo Sammarco. Sammarco 2.0
Tonno e peperoncini verdi: tonno fresco scottato, peperoncini verdi, basilico, provola affumicata, pepe macinato in uscita.
Cosa dice Antimo Caputo
In questo momento il consumo della pizza vede nella consegna e nell’asporto una grande opportunità” ha dichiarato Antimo Caputo “una abitudine da sempre diffusa a Napoli, ora di grande attualità e che rappresenta un modo per non rinunciare a gustare la nostra amata pizza. E’ per questa ragione che abbiamo voluto dedicare l’ottava edizione della manifestazione al tema della consegna a casa, che è anche un atto di fiducia negli altri, e che permette di mangiare un cibo buono. I pizzaioli hanno consegnato le loro proposte al mulino, così come la consegnano abitualmente a domicilio, garantendone bontà, fragranza e qualità. Ci auguriamo per la nona edizione, nella primavera del 2021, di tornare, come di consueto, a incontraci di persona, con i pizzaioli che lavorano spalla a spalla ai forni mentre si scambiano opinioni e consigli sulle nuove realizzazioni. Siamo orgogliosi di aver realizzato l’edizione di quest’anno con nuove idee e grazie alle tecnologie offerte dal web, mantenendo così la tradizione della manifestazione e permettendo ai pizzaioli di farsi conoscere sempre più. Una dimostrazione di come la condivisione e la coralità possano agevolmente superare le distanze fisiche, soprattutto quando sono supportate da una passione comune che, nel nostro caso, è il mondo della farina, dell’arte bianca e della pizzeria.”