Cannavacciuolo fa strike: 2 nuove stelle Michelin e diventa Mentore
Antonino Cannavacciuolo fa ancora una volta centro e conquista due nuove stelle Michelin nella Guida 2025. Una stella per il nuovo ristorante Le Cattedrali aperto ad Asti, e un’altra stella ancora per Cannavacciuolo by the Lake a Pettenasco (Novara). Stelle ritirate dai rispettivi resident chef, Gianluca Renzi e Gianni Bertone.
Con queste nuove stelle Michelin, Antonino Cannavacciuolo arriva a un totale di 8 stelle e si conferma tra i migliori chef e imprenditori italiani. E ricordiamo che è anche proprietario di boutique hotel (Laqua Collection), combinando quindi l’attività di ristorazione e di hotellerie.
Ricordiamo poi che anche un altro chef stellato, Vincenzo Manicone, esce dalle sue cucine. E proprio il suo essere riuscito ad “allevare” una generazione di giovani chef che ne portano avanti l’insegnamento gli ha valso un premio speciale Michelin. Si tratta del Mentor Chef Award Michelin 2025. Che Cannavacciuolo ha ritirato, visibilmente commosso, ringraziando tutti.
Ecco comunque il quadro completo con le stelle (e le chiavi) conquistate da Antonino Cannavacciuolo dal nord al sud dell’Italia.
Quante stelle Michelin ha Antonino Cannavacciuolo
1. Villa Crespi a Orta San Giulio, ristorante con 3 stelle Michelin e hotel con 1 chiave Michelin
2. Antonino Cannavacciuolo Bistrot a Torino, 1 stella Michelin
3. Laqua Countryside a Vico Equense (NA), 1 stella Michelin
4. Laqua Vineyard a Casanova (PI), 1 stella Michelin
5. Le Cattedrali Relais by Laqua Collection ad Asti, 1 stella Michelin (new)
6. Laqua by The Lake a Pettenasco (NO), 1 stella Michelin (new)
E quindi partiamo subito alla scoperta del ristorante di Cannavacciuolo alle Cattedrali che ha guadagnato la prima stella Michelin.
Cosa si mangia al relais Le Cattedrali
Dunque la Guida Michelin ha assegnato la stella e forse niente ve lo faceva prevedere leggendo la scheda della menzione nella guida web. “Sulle colline della campagna astigiana, è un moderno relais con camere immerso in ben diciotto ettari di prati e boschi. Atmosfera contemporanea e minimalista anche all’interno, se direttore d’orchestra è il notissimo chef tristellato Cannavacciuolo, ai fornelli non c’è proprio una comparsa, ma Gianluca Renzi, cuoco che ha già dimostrato in tante esperienze passate un grande valore. D’origine romana e poi professionalmente cresciuto in diversi contesti, la sua cucina sposa creatività personale e spunti regionali, qui con qualche richiamo in più alla tradizione piemontese. Eccezionale carta dei vini, più di duemila etichette con impressionanti selezioni di Barolo e Barbaresco”.
E invece, tra i 121 nuovi ingressi, come preventivato si celava una delle nuove stelle Michelin.
Lo chef Gianluca Renzi guida la cucina del ristorante Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti ed è autore dei piatti che sono valsi la stella.
In carta, come detto dalla Guida Michelin, coniuga spunti regionali e tradizione piemontese. Come il tartufo cui è dedicato un menu degustazione, ma è possibile ordinare le portate dedicate al tartufo bianco anche alla carta. Con l’uovo morbido in testa ai piatti più tradizionali anche se qui è abbinato alla zuppa di amaranto e alla salsa al parmigiano.
Quanto costa il nuovo ristorante stellato Le Cattedrali
4 i menu degustazione e si possono anche ordinare i piatti alla carta.
1. Menu Riflessi (110 €)
Benvenuto
Ricciola, insalata romana, codium e basilico
Plin di gallina bianca, funghi, gorgonzola e zafferano
Animella di vitello, bagnet verd, anguilla affumicata e vermouth bianco
Pane, burro e marmellata
Rosa rosso
2. Menu Tartufo del ristorante stellato Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti (130 €)
Benvenuto
Ricciola, crema di zucca e cardo gobbo
Risotto, sedano rapa fermentato e nocciola
Uovo morbido, zuppa di amaranto e salsa al parmigiano
Filetto di vitello, funghi e patate croccanti
Pre dessert
Cioccolato, cardamomo e caffè
Tartufo Bianco Piemontese: 7 € al grammo
Le portate dedicate al tartufo bianco possono anche essere scelte à la carte
3. Menu Bacialè (150 €)
Benvenuto
Tonno rosso in bagna cauda, katsuobushi e capperi
Composizione di patate, tartufo nero e funghi
Cappellacci ai tre arrosti di selvaggina, alici, whisky e pinoli
Seppia alla brace, salsa alla Luciana e chimichurri
Piccione, aglio nero, arachidi salati e cristalli di Nebbiolo
Pane, burro e marmellata
Nocciola, banana ossidata e bufala
4. Menu a Mano libera del ristorante stellato Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti (130 €)
Percorso di cinque portate a sorpresa per lasciarsi guidare dalla cucina del Resident Chef Gianluca Renzi
I piatti alla carta
Antipasti
Tonno rosso in bagna cauda, katsuobushi e capperi (40 €)
Animella di vitello, bagnet verd, anguilla affumicata e vermouth (40 €)
Ricciola, insalata romana, codium e basilico (40 €)
Composizione di patate, tartufo nero e funghi (40 €)
Primi piatti del ristorante stellato Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti
Plin di gallina bianca, funghi, gorgonzola e zafferano (38 €)
Spaghetto, aglio, olio e peperoncino, gambero viola e pane mediterraneo (40 €)
Cappellacci ai tre arrosti di selvaggina, alici, whisky e pinoli (38 €)
Risotto, germano, salvia e tartufo nero (38 €)
Fusillone, crema di mandorle e ricci di mare, seppie e prezzemolo (40 €)
Secondi
Piccione, aglio nero, arachidi salati e cristalli di Nebbiolo (50 €)
Spigola, broccolo romanesco, frutti di mare e beurre blanc allo yuzu (50 €)
Capriolo alla Rossini (50 €)
Seppia alla brace, salsa alla Luciana e chimichurri (50 €)
Dolci del ristorante stella Michelin Cannavacciuolo Le Cattedrali Asti
Cioccolato, cardamomo e caffè (25 €)
Rosa rosso (25 €)
Orange tree (25 €)
Nocciola, banana ossidata e bufala (25 €)
La stella Michelin a Cannavacciuolo by the Lake
Ecco la motivazione della prima stella Michelin al Cannavacciuolo by the Lake:
«All’interno del raffinato boutique hotel Laqua by the Lake – facente parte della “galassia” Cannavacciuolo – la vista del lago fa da accompagnamento alla cucina del resident chef Gianni Bertone. Lo chef assicura piatti dal forte accento mediterraneo e fantasiose elaborazioni. Tre i percorsi degustazione: “Brezza” d’ispirazione lacustre; “Acquolina” dagli afflati partenopei e, infine, un menu totalmente “Vegetariano”. Per chi volesse scegliere in maniera più personale, la carta è sempre disponibile. Gli imperdibili secondo l’ispettore: ricciola, finocchio e bottarga e il ghiottissimo babà di Antonino.»
Potete trovare i menu qui.