Casa del Brodo a Palermo: il Dottore è un mago del bollito
Il bello di certe persone e luoghi è il profumo del ricordo. È il fascino di menti lungimiranti e di mano sapienti che costituiscono un tutto integrato in un rapporto simbiotico. Un rapporto inscindibile, come quello tra Gaetano Romeres e La Casa del Brodo dal Dottore, attività storica di Palermo (dal 1890), che spicca e si distingue in quel mare magnum di insegne turistiche nel cuore della città.
Il patron, pacato e modesto, vive il proprio lavoro con disarmante tranquillità e identità. Lontano, a ragione, da ogni forma moderna di gastro-tendenze passeggere e ibridazioni mal riuscite. Non conosce personaggio Gaetano, così come la sua cucina non è “in cerca d’autore”, ma ancorata saldamente ad una profonda eredità familiare. È una raccolta di emozioni, una storia antica che si fa contemporanea nel desiderio di ricercare la perfezione in un ricettario d’antan.
Schietta e appassionata, la proposta enogastronomica è uno spaccato della più autentica tradizione siciliana, con interessanti spunti mediterranei di un’arte culinaria a cavallo tra Oriente ed Occidente. Il risultato è una biografia di famiglia, declinata all’oggi, capace di traghettare al presente i segreti ed i quanto basta di 5 generazioni di ristoratori.
Il menu, giustamente conciso, dedica ampio spazio alle lente cotture e al quinto quarto (tortellini in brodo, lingua, caldume e simili). Cui si affianca una ragionata selezione di piatti di mare.
Consiglio ricevuto da Vincenzo Pagano che aveva assaggiato bollito e lingua alla cena di benvenuto di Taormina Gourmet.
Come si mangia alla Casa del Brodo
Cedendo alla tradizione, l’avvio del pasto è affidato allo Sfincione della casa (7 €), proposto ovviamente in perfetto stile palermitano. Generoso nel condimento, rimanda immediatamente alla sicilianità più verace, con quel sapore rotondo ed appagante che abbraccia il palato e nutre l’anima. Un esempio di puro comfort food che, per bontà complessiva, fa perdonare un impasto ancora da perfezionare.
Il macco di fave (10 €), da saggezza contadina a bontà dei tempi moderni, sorprende per una cremosità da manuale e per un gusto elegantemente “agricolo”. Il finocchietto, infatti, conferisce freschezza ad una cucchiaiata avvolgente, che invita al boccone successivo e fa perdere l’ospite in sapori centenari.
Il bollito di manzo (15 €) si presenta sin da subito nella sua essenzialità studiata. Ed è capace di sfidare i più famosi carelli delle piole piemontesi. Perfettamente cedevole al taglio, la trama testimonia la grande sapienza nella preparazione. Un know-how di secoli che esplode in bocca in un rincorrersi armonico di succulenza e golosità, abbrivi cartilaginei e qualità della materia prima.
Se l’abbinamento con la salsa verde homemade è rodato, quello con le patate allo zafferano (6 €) è una riuscita rappresentazione enogastronomica di un matrimonio all’italiana.
A rendere unica l’esperienza, i ragazzi di sala, coordinati da Marisa (la moglie di Gaetano) che, con savoir-faire e sorrisi, è l’artefice di un tempio indiscusso dell’ospitalità.
La carta dei vini conta prevalentemente etichette regionali, con mirate incursioni di bottiglie non isolane in sintonia con il menu.
La Casa del Brodo è un luogo che non solo ha vissuto, ma scritto la storia di una Palermo in costante cambiamento. Un luogo non luogo, dove l’artigianalità del fare e la rara abilità del “prendersi cura” trovano una dimensione senza tempo. Nessun inizio, nessuna fine. Come le migliori leggende.
Info
Casa del Brodo dal Dottore. Via Vittorio Emanuele, 175. Palermo. Tel. +39091321655. Instagram
Orari. Lunedì – Domenica: 12:30 – 15:00 / 19:30-23:00. Martedì: chiuso