Un caseificio di mozzarella di bufala fa una merenda che levati di torno
Un post sul gruppo non ufficiale Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi parla di mozzarella di bufala. Brutta, bruttissima. A prima occhiata della foto sembra che abbia preso una botta di calore di quelle che trasformano la golosità in un formaggio repellente. Una brutta pubblicità per il punto vendita del novello aeroporto, gioia e dolori per viaggiatori speranzosi di avere un nuovo scalo alla volta del Cilento e di Amalfi. Nel post, diventato virale come ogni recensione negativa che si rispetti, è citato il caseificio incriminato. Montecatini che, va detto subito, non sono le terme toscane. È il nome di Latteria Montecatini che lo prende dalla località di Pontecagnano in cui c’è il caseificio delle mozzarelle di bufala. Appunto Montecatini.
E che ho conosciuto nei tanti giri per stabilire i migliori caseifici che entreranno nel tabellone del Campionato della Mozzarella 2024. Nella ridda di commenti c’è chi sottolinea la differenza tra produttore (caseificio) e rivenditore (dell’aeroporto). Il problema sembra la fermentazione dovuta a cattiva conservazione. Impossibile che un caseificio si rovini la reputazione, alta o bassa che sia, con un prodotto così mal conservato.
E guarda tu, dopo un giro per recuperare familiare arrivato a Salerno in orario da caldo equatoriale, in direzione Cilento mi sono fermato proprio a Latteria Montecatini. Saltato l’orario canonico di pranzo (e anche il pranzo), a ore 17 avresti potuto sperare in un tè inglese al massimo freddo.
Il caseificio Latteria Montecatini con la mozzarella di bufala a Pontecagnano
E invece mi è venuto in mente il caseificio di mozzarella di Pontecagnano che ha anche la gastronomia. Roberta Esposito, la titolare, è appassionata di cose buone e le ordina negli scaffali del punto vendita. Il cui punto forte sono i latticini di latte di bufala e il pane che sfornano dagli impasti abbattuti. Nel dehors alle spalle dell’ingresso ci sono dei tavoli e la fortuna è che hanno gli stessi orari del negozio.
Ripensare alla mozzarella e alla burrata mangiata in quella occasione in condizioni meteo da conduttore di cammelli del Sahara, mi fa chiedere quanto un incidente social pesi su un’azienda.
Ma per farla breve, vi dirò della merenda delle 5 che potrete annotare come spezzafame o come ristoro lungo la via di andata o di ritorno delle vacanze.
Anzi, ve lo faccio dire dalla gentile Martina che ha composto il “tagliere”.
Per parte mia, ecco la foto del taglio al tavolo della mozzarella di bufala del caseificio di Pontecagnano.
In buona compagnia della provola affumicata e della burrata.
Ecco, hai detto burrata? Silenzio al contrario di quello che accadrebbe sui social.
Sulla sezione sottolio, formaggi e salumi, nota di merito al Blu di Bufala che contrariamente a quanto si potrebbe pensare viene da più a nord di Montecatini e Pontecagnano: Quattro Portoni di Cologno al Serio (BG). Ottimo come l’accompagnamento delle zucchine alla scapece.
Se proprio devo trovare un difetto nel caseificio di mozzarelle di Pontecagnano, direi le melanzane un po’ troppo acetiche.
Chiudiamo con uno shottino di Finocchietto Esagerato di Monna Anna (sempre made in Pontecagnano) che promette quanto dichiarato nel nome.
Quanto costano i latticini di Latteria Montecatini
Altra nota dolente del post riguardava il prezzo della mozzarella di bufala (20 € al kg) praticato dalla rivendita superiore a quello del caseificio di Pontecagnano.
Mozzarella di bufala, provola affumicata e burrata hanno un prezzo di 14 € al kg.
Tutti gli altri ingredienti del tagliere sono calcolati a peso (e vedete i prezzi sullo shop on line nella scheda delle informazioni).
Se volete un tagliere standard con mozzarella di bufala, ricotta, prosciutto, sottolio, pane e una bibita viene via a 15 €.
E ora sapete che su Pontecagnano avete due indirizzi affidabilissimi per pranzo e merenda: Latteria Montecatini e Noschese Bakery.
Post scriptum. Nel gruppo Facebook, dopo la pubblicazione della mozzarella incriminata, hanno pubblicato anche il post di Latteria Montecatini [la foto della mozzarella fermentata è di Laudisio Francesco Paolo].
Dice il saggio, tutto è bene ciò che finisce bene e l’ultimo chiuda la porta.