Crazy Pizza Napoli ha aperto il 17 settembre: margherita a 17 euro
San Gennaro aiutaci tu avremmo detto a dare ascolto ai rumors raccolti in via Lucilio angolo via Nazaurio Sauro circa la data di apertura di Crazy Pizza a Napoli. La nuova avventura della pizzeria/spettacolo – diremmo entertainment – di Flavio Briatore inizia sul lungomare di Napoli, ma nella parte non liberata dal traffico veicolare. Siamo oltre via Partenope e l’infilata di locali e pizzerie dominata in avvio da Lievito Madre al Mare di Gino Sorbillo.
A dare l’annuncio dell’imminente apertura di Crazy Pizza Napoli – che si doveva festeggiare a maggio, poi a luglio – era stato lo stesso Flavio Briatore dalle colonne del Corriere della Sera. Che ad avvio di intervista restava vago: “Apriremo alla fine della stagione estiva”.
Ma i rumors insistevano su una data che sarebbe più di un simbolo anche per Crazy Pizza a Napoli: giovedì 19 settembre. Cioè San Gennaro. A voler mettere in riga i rumors (19 settembre), la dichiarazione (fine della stagione estiva, 21 settembre) e i colpi mediatici di Briatore si potrebbe accettare. Che Crazy Pizza a Napoli avesse aperto il 19 settembre.
Invece, Crazy Pizza a Napoli apre martedì 17 settembre come annunciato con un post su Instagram. E fa il paio con un altro 17, cioè i 17 € necessari per mangiare una pizza margherita. Si direbbe che il 17 è il numero fortunato per Briatore e Crazy Pizza Napoli. In aperto contrasto con tutte le scaramanzie napoletane: aprire di martedì e per giunta il 17. Che Crazy Pizza Napoli non voglia i napoletani all’apertura?
Sarà il miracolo atteso dal popolo napoletano gastro-arrabbiato per quella che vedono come una profanazione del loro cibo divino, cioè la pizza? O il contrario di quelli che, strali social alla mano, sperano che l’apertura non si materializzi nemmeno alla fine della stagione invernale, 19 o 21 marzo che sia?
Qualche precisazione intanto la facciamo.
Cos’è Crazy Pizza che apre a Napoli martedì 17 settembre
Crazy Pizza non è una pizzeria o almeno non è una pizzeria nel senso più tradizionale del termine come inteso a Napoli. È un locale di spettacolo in cui la pizza accompagna le performance dei dj-set e in cui la pizza diventa spettacolo. Non nel senso di pizza spettacolare alla maniera dei 5 Top pizzaioli della finale del Campionato della Pizza. Ma di pizza che dà spettacolo con il volteggio acrobatico dei dischi in aria. Che è comunque materia di trofeo mondiale. Se la dovessimo dire in breve, una pizza più da guardare che da mangiare.
E oltre al volteggio del (finto) disco di pasta sullo sfondo del Vesuvio, ecco le prime foto degli interni di Crazy Pizza Napoli. Divani e tavoli tondi con poltrone comode. Tessuti rigati che riprendono i toni rosso pompeiano delle pareti, il bar e le foto alle pareti. Un locale che mixa elementi di spettacolo e caratteri “tipici” internazionali per attirare soprattutto una clientela straniera. In fondo, lo spazio pizzeria, quasi esiguo, con il forno dipinto in nero.
Lo sanno benissimo i clienti e gli affezionati di Crazy Pizza a Milano o a Roma. E al sud a Catania. Quindi un locale dove trascorrere una serata di divertimento mangiando una pizza. Che non è napoletana ma nemmeno romana. È una pizza stile Briatore dichiarata con poco lievito che così a suo dire è più digeribile. I gastrofanatici della pizza sanno bene che non c’entra nulla la quantità di lievito ma per la digeribilità è necessaria la corretta maturazione. Solo che il messaggio del poco lievito fa più presa sul pubblico. Come la litania dei grani antichi, delle iper idratazioni, delle alveolature monstre e compagnia cantando.
Quanto costano le pizze da Crazy Pizza a Napoli
In fondo il vero punto dolente di tutta la ridda di articoli on line, che il comunicatore Falvio Briatore si è procurato con un battage pubblicitario che gli è costato zero €, sono i prezzi delle pizze.
Scandalo, la pizza margherita costa 17 €. Esattamente come al Crazy Pizza Milano ma siamo a Napoli. Per una volta che qualcuno equipara polentoni e terroni senza discriminazioni di sorta e calcoli su canoni di locazione e ammortamenti centenari, viene giù il web.
La pizza è piatto popolare e come tale va difeso nella sua componente più importante, il prezzo. Vogliamo per caso buttare alle ortiche la pizza sospesa e la pizza ad otto giorni? Ma, come detto, Crazy Pizza non è una pizzeria. Si compra un biglietto per assistere a uno spettacolo che ha un costo in base ai gusti scelti. Un po’ come andare a un concerto o a allo stadio e pagare in base al posto migliore per godersi lo spettacolo.
Briatore ha già vinto sul prezzo
Vero anche che Flavio Briatore annuncia tra gli elementi distintivi dell’offerta di lusso di Crazy Pizza – e non solo a Napoli – la qualità degli ingredienti. Punto sul quale pizzerie e pizzaioli napoletani dovrebbero fare più attenzione. Fiumi di olio evo “comunitario” e di formaggi da cagliate si riversano ancora sui tavoli in nome di manteniamo basso almeno il prezzo della nazionalpopolare margherita.
Che poi è salita dagli scarsi 5 € ai 6,50 – 7 € del prezzo montato assieme alla polemica che vide coinvolti Briatore e Sorbillo. Ora non fa più scandalo un margherita che ha doppiato la soglia psicologica dei 5 €. Con la pizza margherita di Crazy Pizza a 17 €, sarà costretto a lasciare lo scettro di margherita più costosa di Napoli Concettina ai Tre Santi alla Sanità. 12 € è il prezzo per mangiare la pizza di Ciro Oliva. Che diventa il secondo più costoso della città partenopea.
La pizza con il Patanegra a 65 €
Il vero lusso è pagare una pizza margherita a 17 € (salita in 2 anni dai 14 €) o 65 € la celeberrima pizza con il prosciutto spagnolo? Solo l’apertura di settembre ci dirà quanto colpirà la pizza divertimento del pazzo locale di Napoli. Per molti cultori della pizza napoletana – pizzaioli, clienti, osservatori – Crazy Pizza farà un buco nell’acqua a Napoli.
Locale turistico per viaggiatori sprovveduti non napoletani è il sottotitolo che si vorrebbe affibbiare alla creatura di Briatore. Cioè lo stesso target su cui puntano i mangimifici sparsi tra stazione marittima, piazza Municipio, via Toledo e centri commerciali. Altrimenti non si capirebbe l’enorme successo di frittatine, pizze e sfogliatelle congelate e mal rigenerate. Che uno spettacolo proprio non sono.
E non bisogna dimenticare l’effetto social di un selfie o di un reel da girare al tavolo di Crazy Pizza a Napoli (che ora su Instagram conta solo 1800 follower). Ci saranno i pizzaioli con videomaker e social media manager a seguito pronti a criticare con arguzia la pizza che è una sottiletta. È già accaduto a Roma e ha fatto la fortuna di uno dei pizzaioli più social del momento.
A colpi di like si confronteranno youtuber e influencer nati sotto il Vesuvio che metteranno a confronto la chiusura a portafoglio con la rigidità croccante. E poi ci saranno loro, i clienti napoletani vere star di TikTok che sono più numerosi di quelli di Pechino e Shanghai. Pronti a dare una mano con lo storytelling che decreterà la vittoria a tavol(in)o di Peppe ‘o zuzzuso che fa pagare 5,50 € la Margherita con olio quasi Evo e cagliata maturata in autobotte con targa dell’Est.
Pronti a scommettere sulla pubblicità che verrà fatta a Crazy Pizza Napoli da martedì sera 17 settembre 2024?