Crazy Pizza Roma: menu e prezzi. Quando apre la pizzeria di Briatore
Flavio Briatore apre una sua nuova pizzeria Crazy Pizza a Roma con intenti bellicosi.
A Repubblica spiega che ha in mente di risvegliare Roma dal suo stato dormiente ma con un brand, non una pizzeria: Crazy Pizza, appunto.
La sottile distinzione tra pizzeria e brand è presto detta. Roma è piena di pizzerie, ma “di Pizza Antonio, Pizza Giuseppe. Non c’è un brand”.
Roma si salverebbe con un brand di pizza, per molti costosa, per altri una non pizza immangiabile. E la sede non potrebbe che essere in Via Veneto. Il risveglio della Dolce Vita, in pratica.
Menu e prezzi: quanto costa una Crazy Pizza a Roma
Sul punto del presunto costo delle pizze che ha intrattenuto il web con diverse discussioni, non ha dubbi.
“I prezzi non li abbiamo ancora fatti, ma certo non occorrerà svaligiare una banca. A Riad e Monaco una margherita sta a 14 euro”, spiega. Si direbbero prezzi inferiori di un euro rispetto a quanto praticato nel menu di Montecarlo. 15 € la margherita, 14 € la marinara. Che sono meno delle 14 sterline necessarie per la margherita a Londra (al cambio 18,5 €).
Roma quiescente non è paragonabile a Montecarlo, a Londra o a Riad e quindi il prezzo sarà inferiore ma non troppo? Questioni di brand e di posizionamento lo sconsiglierebbero, stando alle sue parole.
D’altronde la scelta di Via Veneto come sede della Crazy Pizza a Roma la spiega in termini esclusivi. Via Veneto è un brand dentro il brand ed è perfetto per accogliere “La nostra clientela è internazionale e trasversale, ama divertirsi, cerca un’alternativa”. Alle pizzerie di Peppe, sottinteso.
Quando apre
Ma non c’è solo Crazy Pizza che apre a via Veneto a gennaio. A maggio sulla terrazza dell’hotel Bernini aprirà il Twiga. Investimento previsto per i due locali, 4 milioni di euro. Briatore conta di arrivare a 6 milioni di fatturato col Twiga e a 2,5 col Crazy Pizza. Un polo di brand rafforzato dalle aperture sempre in via Veneto del ristorante Nobu e di altri 5-6 alberghi tra cui Bulgari e Four Season. Che si aggiungono al Soho House.
La Crazy Pizza di Briatore a Roma
Briatore non parla di Crazy Pizza in termini di pizzeria. “Parlare di pizzeria non è corretto. È molto, molto di più”.
Perché?
“Vede, la pizza è uno street product, di solito te la portano su tavoli spogli o non apparecchiati, te la buttano là con un servizio approssimativo, roba che non ti invoglia a rimanere nel locale. Noi abbiamo pensato di fare una pizzeria chic, branché. Serviamo ottime pizze, in un posto elegante, con un servizio impeccabile. La pizza è un prodotto importante, ma è presentato in modo cheap, noi gli abbiamo creato intorno un enviroment diverso”.
Con buona pace, dunque, delle nuove pizzerie aperte anche con la consulenza di architetti che hanno mandato in soffitta le tovaglie a quadretti.
Ovviamente abbiamo già voglia di assaggiare la pizza Bismark.
Pizzaioli napoletani, no grazie
Ma la chicca migliore di Crazy Pizza a Roma è un’altra. E riguarda i pizzaioli a caccia di tradizioni inoppugnabili e di stelle.
Se immaginate al forno un pizzaiolo napoletano, vi sbagliate. “Non necessariamente. Ne abbiamo molti, ma non sta scritto da nessuna parte che debbano essere per forza napoletani”.
Con altra buona pace di alcuni pizzaioli napoletani. Che, giurano in anonimato, di essere stati contattati dal Crazy Pizza Briatore per aprire la nuova pizzeria a Roma. Ma Briatore vuole un brand, mica la pizza di Peppe o di Antonio.