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4 Giugno 2011 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 15:56

Aspettando la Festa a Vico 2011. La carriera der porco di Adriano Baldassarre

"La carriera der porco" di Trilussa Una vorta un Maiale d'ingegno, che veniva da un sito lontano, chiese aiuto a un Somaro italiano de trovaje un impiego
Aspettando la Festa a Vico 2011. La carriera der porco di Adriano Baldassarre

“La carriera der porco”
di Trilussa

Una vorta un Maiale d’ingegno,
che veniva da un sito lontano,
chiese aiuto a un Somaro italiano
de trovaje un impiego in città.
Er Somaro je disse: – M’impegno
volentieri de datte ‘na mano
se me dichi per filo e per segno
qual’è l’arte che mejo sai fa’.
Vendi er vino? – Nun posso soffrillo,
me fa male soltanto a odorallo.
– Sei droghiere? – Nemmanco a pensallo!
So’ nervoso e nun pijo caffè.
Sei tenore? – Pe’ gnente! Se strillo
me viè fòra la voce der gallo…
– Se è così torna a casa tranquillo
ché ‘sti posti nun fanno pe’ te.
– Io, però, – disse allora er Maiale –
faccio er porco, e de più ciò pe’ moje
la più bella fra tutte le troje,
co’ cert’occhi che fanno incantà.
L’ho sposata, ma è un nodo legale
ch’ogni tanto se lega e se scioje…
– S’è così – disse er Ciuccio nostrale –
resta qui. ché l’affare se fa.

Trilussa – Carlo Alberto Salustri (poeta dialettale italiano, 1871-1950), Le favole.

Che cucina e arte siano spesso strettamente legate, è confermato da più esponenti del settore gastronomico; ma in questo caso la poesia diviene vera e propria musa ispiratrice del titolo di un piatto… e che piatto!
Parliamo del simpatico bon-bon che lo chef Adriano Baldassarre di Roma (Neo Salotto Culinario), proporrà alla Festa a Vico di Gennaro Esposito: “La Carriera der Porco”. Una “polpetta”, intensa e golosa, giocata tra bellissimi contrasti di grassezza dolce e “coriacea”. L’estroso Adriano ci offre un audace accostamento/incontro tra Testina di maiale e Coda di Scampo (scioglievolissimo in versione ripieno), impreziositi da sambuca e finoccchietto. L’anteprima provata (da migliorare ulteriormente?), ha comunque convinto al primo assaggio, per equilibrio e composizione degli elementi. Efficace fin dalla panatura esterna… Se si aggiunge il sottile parallelismo con la poesia del Trilussa, sull’incontro tra lo Chef (Testa di Porco) e la Moglie (Coda di Scampo); come si può non rimanere stregati da questo sfiziosissimo connubio!?!?
Attendiamo con ansia la versione definitiva ed il discorso a Vico… l’ora è vicina e nel frattempo al Salotto Culinario si mangia sempre meglio…
Siete pronti per la Festa!?!? 🙂

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