Food design, Arcangelo e il piatto del supplì
Roma. Metti una mattina a scattare qualche foto da Arcangelo che sta rielaborando la presentazione della sua (per me mitica) Carbonara. Tentativo di descrizione di una Carbonara a Roma è il titolo del piatto che viene presentato su fondo nero. Ovviamente un assaggio tira l’altro e come va a finire? “Vincè, due supplì che l’olio è caldo”. E che vuoi dire di no che sono giusto le 11-11,30 della pausa caffè? Ecco che arrivano due supplì sul fazzoletto di carta pesante. Guardo il Tentativo su piatto nero. Arcà non mi piace. Francesco si gira pensando che abbia dato di matto dopo avermi ascoltato più volte magnificare l’uovo di riso delle meraviglie. E mette mano al telefono per il 118. Nun me piace questa presentazione, mentre mi delizio filando il risotto prêt-à-porter. “Vedo che non ti piacciono”, risposta corale. Infatti, bisogna cambiare.
Facciamo due foto per vedere come presentarli. Escono sul set i piatti del ristorante. No e no. Mi affaccio alla cucina. Eccolo il più fresco! Mi passate la confezione di uova. Un ottimo supporto per i supplì che si alzano in tutta la loro rotondità. Giochiamo un po’ con questi supplì. Ma moveteve che si fanno freddi. (E ora l’ostedercentrostorico come la presenterà la rosticceria? Intanto io me li magno e voi chiedete i supplì freschi di giornata – qui la ricetta).
Foto: Francesco Arena