Una gelateria in Cilento ha ripreso a fare i camillini e li fa buonissimi
Lo ricordate il Camillino dell’Eldorado? Gioia e dolori dei più piccoli che volevano il gelato e dovevano stare all’imposizione del biscotto con la panna in mezzo. Perché secondo le mamme degli anni ’60 e ’70 era più vicina a una merenda. Negli anni il Camillino si è evoluto prima con il testimonial Cocco Bill di Jacovitti per riapparire in nuova vita negli anni ’90 quando più o meno costava 1.000 delle vecchie lire. Poi nel 1998 il Camillino esce di scena insieme al marchio Eldorado acquistato da Unilever. E nei ricordi dell’infanzia, il quasi gelato Camillino diventa un’icona da ricordare nei post nostalgici. Si stava meglio quando c’era il biscotto con il gelato. E quindi, a voi appassionati di gelati nostalgici, piacerà questa segnalazione della gelateria che ha ripreso a fare il Camillino in versione artigianale.
Attenzione, però, perché lo chiama Fro Fro anche se ripercorre la storia nei claim social. “Perfetti per una merenda golosa e sana, da gustare ovunque tu sia”.
E noi siamo qui, in Cilento a Vallo della Lucania, davanti ai Fro Fro – camillini che occhieggiano dal bancone dedicato della nuova gelateria Neve. Da merenda consigliata, il camillino Fro Fro diventa in un attimo antipasto mentre si guarda tutta la proposta della gelateria in centro città. Buono buonissimo con la sproporzione tra gelato e le due sfoglie di biscotto. Lo troverete nei gusti nocciola, gianduia, vaniglia, mascarpone, pistacchio, stracciatella.
Cosa propone la gelateria Neve oltre ai camillini Fro Fro
La gelateria Neve è un nuovo progetto che punta sulla qualità delle materie prime anche ma non solo locali. Il latte arriva dalla Tenuta Chirico di Ascea, le nocciole sono le tonde di Giffoni, i fichi sono di Santomiele, il mirto di Michele Ferrante. Da fuori regione arriva il cioccolato, il pistacchio di Stigliano e di Bronte, la vaniglia di Tahiti.
C’è anche la tentazione food porn ma fatta con coscienza: il cono riempito nella punta con il cioccolato e poi ammantato con i gusti preferiti di gelato. La scelta è da fare scorrendo la tabella che li elenca. Ecco: gianduia con nocciole tonde di Giffoni. E un tocco di panna montata con la frusta.
Una coppetta con un gusto ad alto tasso cilentano come “Sotto l’arco di San Mango”, cioè more selvatiche dell’agriturismo La Petrosa con cioccolato bianco e menta. Di cui dovrete immaginare colore e consistenza poiché ho dimenticato di fotografare la coppetta.
La gelateria Neve vede all’opera Danilo Cinelli, artigiano di Stio vincitore del titolo Miglior Gelatiere d’Italia al Sigep 2024. Con lui c’è Irene Susini, la moglie che gestisce la gelateria Delizie Bolognesi a Bologna, e Simona Lettieri che avete visto all’opera con il cono. E Giuseppe Boccia, uscito insieme agli altri fondatori dalla compagine della pizzeria Da Zero.
Dunque anche qui stile cilentano per un gelato che entra subito nella classifica dei migliori dopo Raffaele Del Verme della gelateria Di Matteo a Torchiara e Enzo Crivella a Sapri. Un buon triangolo con questo camillino Fro Fro (il cui nome viene da frolla-frolla) perfetto per un gustoso ritorno al futuro.
Quanto costa la gelateria Neve a Vallo della Lucania
- Fro Fro il camillino (2,20 €)
- Cono gelato 2 gusti (2,80 €)
- 3 gusti (3,80 €)
- 4 gusti (5 €)
- Coppetta 2 gusti (2,80 €)
- 3 gusti (3,80 €)
- Brioche Piuma con gelato 2 palline (4 €)
- Con panna montata con la frusta (3,80 €)
- Vaschetta piccola per 3 persone 12/14 € variabile a seconda del peso