Chi è Fabrizia Meroi, eletta Chef Donna Michelin 2018
La Guida Michelin ha assegnato il premio Chef Donna 2018 a Fabrizia Meroi, Ristorante Laite, Sappada (Udine), una stella Michelin dal 2002, nell’ambito dell’Atelier des Grandes Dames, tributo alle donne dell’alta ristorazione di Veuve Clicquot,.
Fabrizia ha due grandi amori, strettamente legati: la famiglia e la cucina.
La cucina, imparata dalla mamma e dalla nonna materna, è sempre stata per lei la quotidianità. Dal papà ha ereditato il senso del dovere, “quello che
ti dice di restare in cucina anche 12 o 15 ore”.
Friulana doc (è nata a Cividale del Friuli il 24 05 1969), eredita la passione per la cucina dalla mamma e dalla nonna, ma, dopo una stagione a Sappada, in Veneto, la sua vita cambia: l’incontro con Roberto, oggi suo marito, segna l’inizio di una svolta sentimentale e professionale.
Insieme, nel 1990 aprono il Keisn, dove sperimentano e sedimentano le loro rispettive arti, la cucina e il vino.
Nel 1994 entrano a far parte del prestigioso club Jeunes Restaurateurs d’Europe, che permette loro di farsi conoscere a livello nazionale. Così l’autodidatta Fabrizia decide di farsi ispirare da grandi chef come Enzo de Pra e Vissani e segue corsi di alto livello in Italia e in Spagna.
Nel 2001 Fabrizia e Roberto trasformano una vecchia casa in legno in un accogliente e originalissimo ristorante, il “Laite”, dove ancora oggi lavorano.
Fabrizia si definisce “cuoca autodidatta”. I suoi anni di formazione in Friuli, Veneto e Carinzia hanno costruito la sua sapienza gastronomica. I sapori di queste terre e i prodotti di ogni loro stagione caratterizzano i suoi menu, abbinati ai vini scelti con passione dal marito Roberto nella sua cantina.
Nella cucina della casa settecentesca, Fabrizia lavora con semplicità e precisione, regalando una suggestiva esperienza di gastronomia locale dal tocco femminile deciso sia nei sapori sia nei gentili accostamenti. Un’esperienza che ha conquistato gli ispettori come chiunque si sieda a un tavolo delle due romantiche stube del Laite.
Fabrizia Meroi è una delle 44 chef italiane a capo di ristoranti stellati. In tutto il mondo sono 141.
L’Italia ha il primato del maggior numero di chef stellate al mondo: il 31%.
Il premio speciale Michelin Chef Donna 2018 by Veuve Clicquot si inserisce tra i premi assegnati da Michelin in occasione della presentazione della 63a edizione della Guida Michelin Italia, lo scorso novembre, quale riconoscimento di storie di italiani che contribuiscono all’eccellenza del patrimonio culturale del Bel Paese: i premi Giovane Chef Michelin 2018, assegnato ad Alessio Longhini, Stube Gourmet, Asiago (Vicenza), che quest’anno ha conquistato anche la prima stella, Qualità nel tempo Michelin 2018, assegnato al ristorante Al Gambero, Calvisano (Brescia), e Servizio di Sala Michelin 2018, assegnato al ristorante Meo Modo, Loc. Palazzetto, Chiusdino (SI).
La premiazione di Fabrizia Meroi è stata preceduta da una conferenza sul ‘valore aggiunto al femminile’ nell’alta ristorazione in Italia.
Atelier des Grandes Dames, con la sua terza edizione, si avvia al consolidamento dei valori su cui si basa il network come la forza, l’empatia e la concretezza, evolvendosi con un progetto coerente che guarda «sempre più avanti», proponendosi di mettere in evidenza il “valore aggiunto al femminile” e che cosa questo aspetto apporta di positivo oggi all’interno di un contesto in piena e continua evoluzione. La scelta di diventare chef per una donna dovrebbe dunque oggi incontrare consapevolezza innanzitutto (c’è bisogno che se ne parli), e un sistema virtuoso pronto a sostenerla, attraverso un insieme evoluto di virtù che ne esalti la visione dell’alta ristorazione al femminile, facendo emergere i grandi valori aggiunti che questa offre.
Per far emergere questa tematica, Veuve Clicquot ha deciso di utilizzare il potere del racconto delle immagini fotografiche, e durante la serata sono infatti stati presentati degli scatti realizzati appositamente con lo scopo di esaltare il valore aggiunto al femminile all’interno del contesto; un fotografo e una Chef che da soli avessero la possibilità di ragionare sul tema, senza tensioni, a mente libera, solo e unicamente attraverso un pensiero che arrivando dall’anima di ognuna di esse potesse poi essere colto dal fotografo e poi raccontato.
Così, Caterina Ceraudo è stata ritratta da Francesca Brambilla/Serena Serrani,
Isa Mazzocchi da Lido Vannucchi, Fabrizia Meroi da Andrea Moretti.
Iside De Cesare da Marco Varoli.
Marianna Vitale ancora da Marco Varoli.