Guida Michelin 2020. La Campania sul podio con 6 nuove stelle
La Campania perde stelle, ma ne guadagna e continua ad essere sul podio delle regioni più titolate dopo Lombardia e Piemonte. Per la stella persa con il Marennà, che riaprirà con un nuovo chef, Roberto Allocca che ha lasciato il Relais Blu, ci sono nuovi astri che brillano sui due Golfi di Napoli e di Salerno.
Ecco chi ha preso la stella Michelin.
Monzù (Capri)
Il piatto di spaghetti al pomodoro di Luigi Lionetti al Monzù dell’Hotel Tragara di Capri sarà stato decisivo per far guadagnare la stella Michelin?
Intanto lo chef porta a casa un riconoscimento che inseguiva da tempo. E aveva colpito anche noi.
George (Napoli)
Domenico Candela che ha in carta gli spaghetti ai 7 pomodori diventati velocemente un cult del ristorante George a Napoli, conquista la stella.
Josè Restaurant (Torre del Greco)
Domenico Iavarone ritorna alla stella Michelin conquistandola per il Josè Restaurant. Per noi una certezza già da tempo confermata anche quest’anno.
E santificata dalla stella Michelin.
La Tuga (Ischia)
Avevamo giusto indicato La Tuga fra i nostri Ristoranti d’aMare quest’estate: lo ameremo ancora di più grazie alla stella? Stella che è stata guidata da Crescenzo Scotti, che della Tuga, a Costa del Capitano a Forio, è consulente, ma con una forte presenza.
Glicine (Amalfi)
Il giovane ristorante Glicine dell’hotel Santa Caterina ad Amalfi guidato dal (già stellato) Peppe Stanzione guadagna la sua nuova brava stella Michelin.
Il Flauto di Pan (Ravello)
Anche il Flauto di Pan a Villa Cimbrone a Ravello guadagna la sua prima stella. Onore al merito, anche qui da attribuire a uno chef già stellato, Crescenzo Scotti.